71alex111 ha scritto:Forse non hai capito che il motocross è un business solo per qualche gestione di piste (in prevalenza del nord italia) che tra l'altro neanche si interessa a fare gare perchè in un qualsiasi weekend guadagna di più con gli allenamenti che con una gara...
Per il resto la gran parte dei motoclub sono gestiti da appassionati/volontari che tirano a far pareggiare i bilanci e possibilmente ad avanzare qualcosa per aggiornare i servizi e gli impianti del circuito e per i quali il motocross è ancora uno sport e si prodigano (con tutti i rischi del mestiere) per tirare avanti la baracca. Il motocross esiste perchè è una passione tanto per i piloti quanto per i membri dei motoclub.
Solo a certe condizioni un circuito di motocross può dare un buon ritorno ecomomico a mio parere. Per le altre realtà si tira a campare o poco più.
michael 471 ha scritto:Long credo che la visione di questo post, ha un problema di fondo, che le due realtà in italia, son molto differenti, qui da noi, è palese che i gestori facciano cassa perchè son imprese fatte e finite, cosa diversa per voi...da voi i terreni son già difficili, l'affluenza credo che possa essere su per giu al 50% che qui...quindi impegni, sforzi e introiti son ben diversi...
qui da noi se è in programma una gara 2/3 settimane prima fanno nel week comodamente 200 moto (tra sabato e domenica), e aggiungi 50/60 la settimana, perchè qui c'è pure gente che va in settimana per provare la pista del regionale.
in quelle 2 settimane, tolta qualche eccezione, le piste son sistemate ma mai preparate come per una gara, quindi con costi,e tempistiche diverse...
quindi arrivare la domenica trovarsi con la pista allagata e magari senza aver fresato significa rischiare di fare mucchi, e dopo poco avere la polvere...perciò se fai così le cose son 2, te ne sbatti, o non sei in grado...
michael 471 ha scritto:71alex111 ha scritto:right_revenge ha scritto:
Davvero con 270 partenti, i 13500 euro di iscrizione
Mi sai anche quantificare anche i costi nell'organizzare una gara fra cronometristi, medici, ambulanze, coppe, assicurazione gara, quota federazione, gasolio mezzi, tesseramento personale di gara, eventuale personale da pagare se non volontario ecc.. per favore?
Così tanto per farsi un'idea
2 ambulanze e un medico per la giornata ci va un mille...mi sembra 350 a fmi....mettici 1500 di gasolio e acqua per irrigare...altri 500 per 10 sbandieratori (50 al giorno per persona),credo sui 2000 per il cronometraggio, ma che penso sia portato da FMI, previo pagamento...non so poi se la federazione chiede una tantum a pilota...però mettiamo che del 13500 vengano spesi completamente, un margine di circa 3000 euro possa far si che il sabato la pista resti chiusa per preparare a modo la gara il giorno dopo...altrimenti se si sa già che non si è in grado di sostenere quei ritmi e tante moto, bisognerebbe avere un pò di umiltà e non inventarsi il nulla...
PS al 13500 vanno aggiunti gli incassi bar e servizi vari, che oggi con l'inaccessibilità del pubblico sicuramente son ridotti, ma fanno sempre la loro bella parte
kawarossi ha scritto:michael 471 ha scritto:71alex111 ha scritto:right_revenge ha scritto:
Davvero con 270 partenti, i 13500 euro di iscrizione
Mi sai anche quantificare anche i costi nell'organizzare una gara fra cronometristi, medici, ambulanze, coppe, assicurazione gara, quota federazione, gasolio mezzi, tesseramento personale di gara, eventuale personale da pagare se non volontario ecc.. per favore?
Così tanto per farsi un'idea
2 ambulanze e un medico per la giornata ci va un mille...mi sembra 350 a fmi....mettici 1500 di gasolio e acqua per irrigare...altri 500 per 10 sbandieratori (50 al giorno per persona),credo sui 2000 per il cronometraggio, ma che penso sia portato da FMI, previo pagamento...non so poi se la federazione chiede una tantum a pilota...però mettiamo che del 13500 vengano spesi completamente, un margine di circa 3000 euro possa far si che il sabato la pista resti chiusa per preparare a modo la gara il giorno dopo...altrimenti se si sa già che non si è in grado di sostenere quei ritmi e tante moto, bisognerebbe avere un pò di umiltà e non inventarsi il nulla...
PS al 13500 vanno aggiunti gli incassi bar e servizi vari, che oggi con l'inaccessibilità del pubblico sicuramente son ridotti, ma fanno sempre la loro bella parte
Da quello che mi ricordo io, fino a qualche anno fa, qui in veneto le cifre (per UISP, ma penso siano uguali per una gara di FMI) erano:
- cronometristi FICR: 1800-2000 € (a carico dell'organizzatore);
- 2 ambulanze + 2 medici: 1000+1000+1500 = 3500 € (a carico dell'organizzatore);
- coppe: dipende dal numero di categorie premiate, indicativamente sei sui 6-700 € (a carico dell'organizzatore);
- gasolio per sistemare la pista: dipende dai mezzi del gestore, indicativamente sui 1.000-1500 € (a carico dell'organizzatore);
- sbandieratori e personale di gara (mediamente 50 €/cad.): 5-600 € (a carico dell'organizzatore);
- assicurazione gara: non lo so
- quota federazione: non lo so con certezza ma mi pare un 30% a pilota, forse addirittura di più..
RIcapitolando, quote spese certe: 7.800-8.600€
Ricavi del gestore, detratto il contributo alla federazione (ipotizzando iscrizioni pari a 13.500 €) = 9.450 €
Rimane "netto" circa 1.500-1.650 € a cui si sommano eventuali vendite di panini, caffè, bibite etc etc..
Non è che rimanga una cifra da andare a farsi le ferie alle bahamas...io ne conosco di gestori di piste (soprattutto in veneto), alcuni sono proprio miei amici e tutti mi hanno sempre detto che se non si facevano almeno 150 piloti (con quota iscrizione a 40€ cadauno) arrivavi a stento a coprire le spese di giornata...
maniaco ha scritto:cruscone bene o male ci conosciamo pero ammetti che senti cio che scrivo qui sotto da varie piste ormai da anni e non faccio conti in tasca a nessuno
io mi chiedo se un gestore non guadagna un cazzo....ma chi glielo fa fare di sbattersi a far le gare? cioe e' una vita che sento
a) con le gare non ci guadagnano
b)a gestire una pista ci si rimette
c)voglio vendere
d)non vendo perche ce la passione
e)ho rifiutato offerte vicino a i 200 mila euro...ecc
dai su
a 43 anni ho scoperto che qualsiasi pista si puo gestire innaffiare e fresare (su ad asti era un coglione? )
forse si perche iniziava alle 5,30 pm del sabato e finiva anche alle 22 pm ?
nel 2021 ci sono milioni di modi per curare il terreno di qualsiasi pista
p.s i miracoli di piste impossibili da fresare ma tirate da sbavo le ho viste solo quando vi erano vipsssss della motogpppppppp ....quindi volere e' potere !
ci sono molti esempi di piste dure come il cemento quando giriamo noi brocchi e tirate da sbavo il giorno della gara (perche tutti sanno che sara da sbavo vedi nord emilia)
quindi la luna non e' una formaggia.....dopo ovvio ci sono molte altre problematiche ma se parliamo della mia pista mantova
potrei aprire una bibbia di bestemmie.......ma non e' mia non e' casa mia ed e' giusto che i gestori facciano come vogliono e' casa loro e io ormai la penso cosi!pace e amore a tutti
la penso cosi perche piu volte mi e' stato risposto cosi ! giusto o sbagliato me la sono messa via....
long jhon ha scritto:.... e si deve leggere un intervento come questo del signor "right_revenge"
right_revenge ha scritto:long jhon ha scritto:.... e si deve leggere un intervento come questo del signor "right_revenge"
ma perché mai, devi?
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e così non ti infastidiscono più i commenti
71alex111 ha scritto:Forse non hai capito che il motocross è un business solo per qualche gestione di piste (in prevalenza del nord italia) che tra l'altro neanche si interessa a fare gare perchè in un qualsiasi weekend guadagna di più con gli allenamenti che con una gara...
Per il resto la gran parte dei motoclub sono gestiti da appassionati/volontari che tirano a far pareggiare i bilanci e possibilmente ad avanzare qualcosa per aggiornare i servizi e gli impianti del circuito e per i quali il motocross è ancora uno sport e si prodigano (con tutti i rischi del mestiere) per tirare avanti la baracca. Il motocross esiste perchè è una passione tanto per i piloti quanto per i membri dei motoclub.
Solo a certe condizioni un circuito di motocross può dare un buon ritorno ecomomico a mio parere. Per le altre realtà si tira a campare o poco più.
michael 471 ha scritto:Long credo che la visione di questo post, ha un problema di fondo, che le due realtà in italia, son molto differenti, qui da noi, è palese che i gestori facciano cassa perchè son imprese fatte e finite, cosa diversa per voi...da voi i terreni son già difficili, l'affluenza credo che possa essere su per giu al 50% che qui...quindi impegni, sforzi e introiti son ben diversi...
qui da noi se è in programma una gara 2/3 settimane prima fanno nel week comodamente 200 moto (tra sabato e domenica), e aggiungi 50/60 la settimana, perchè qui c'è pure gente che va in settimana per provare la pista del regionale.
in quelle 2 settimane, tolta qualche eccezione, le piste son sistemate ma mai preparate come per una gara, quindi con costi,e tempistiche diverse...
quindi arrivare la domenica trovarsi con la pista allagata e magari senza aver fresato significa rischiare di fare mucchi, e dopo poco avere la polvere...perciò se fai così le cose son 2, te ne sbatti, o non sei in grado...
long jhon ha scritto:Col cavolo che il terreno di una pista è sempre lo stesso, non si sa proprio di che si sta parlando
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