Bellissima iniziativa, quella di sensibilizzare tutti gli addetti e apassionati di motocross, sulla sicurezza in pista. E solo con l'unione possiamo avere la forza di farci sentire sino ai "piani alti" di questo sport.
Purtroppo però, siamo alle solite.
La scorsa domenica si è svolta la seconda prova del Campionato Sardo di Motocross, nella bella e famosa pista di Gonnesa, famosa nel cross Isolano per essere una delle prime piste ed essere stata, in passato, sede di gare di importanza Nazionale.
Dopo un lungo periodo di inattività la pista è tornata a nuova vita, grazie anche all'Amministrazione Comunale di Gonnesa che ha speso tanti tanti tanti soldi sulla struttura. Purtroppo, come ormai accade da cinque anni, cioè da quando si sono riprese le manifestazione in questa struttura, chi la fa da padrone è sempre la polvere, e dato che in Sardegna la pioggia è rara.... potete immaginare come si svolgono le gare.
Purtroppo ci si mette anche la sfortuna, ed ogi qualvolta c'è una gara e non piove... si rompe la pompa che spinge l'acqua nell'impianto di irrigazione che... non c'è.
Esattamente quello che è accaduto anche domenica scorsa.
Vista la situazione davvero impossidile e pericolosa, 40 dei 46 piloti regolarmente iscritti e presenti alle prove libere, hanno sollevato il problema della vsibilità, cercando di sensibilizzare il Direttore di Gara, il Commessario, ma anche il Delegato Regionale presente in pista, oltre che gli Organizzatori.
Ovviamente è stata manifestata alla D.G. l'intenzione di non prendere parte alla manifestazione qualora non ci fosse stata la possibiliotà di bagnare ed eleminare la polvere almeno nei punti più critici.
Si ècostituito un Comitato spontaneo formato da cinque piloti, i quali si sono accordati co il Direttore di Gara per effettuare alcuni giri di prova eliminando un tratto di pista particolarmente polveroso, e concentrando le scarsissime risorse idriche nei punti stratregici.
Ma nulla di tutto ciò è avvenuto.
I piloti sono stati chiamati per le qualifiche, il tracciato non è stato bagnato se non con tubo d'acqua tipo quelli utilizzati nei giardini, quindi del tutto inadeguato, e quì finalmente per la prima volta in Sardegna, i piloti non sono entrati in pista per le qualifiche. Solo sei dei sette piloti del Moto Club MCM Gonnesa organizzatore dell'evento iscritti alla manifestazione sono entrati in pista, un pilota del Club, bravo ed esperto, non è entrato, ricevendo fortissime critiche dai rappresentanti del sodalizio.
La gara si èquindi svolta con i soli sei piloti in pista tutti facenti parte del Moto Club organizzatore.
Ma la cosa che maggiormente mi preoccupa, è che ne il Direttore di gara, ne il Commissario di gara, ne tantomeno il Delegato regionale hanno condiviso con i piloti, arrivati li da tutta la Sardegna, la preoccupazione sul grande pericolo che presentava lo svolgimento della gara in quelle condizioni.
La gara si è svolta in sei, tutti del Moto Club organizzatore ed e stata regolarmente omologata Incredibile. Sembra già dimenticato il lutto della scorsa primavera, lutto che pensavo avesse maggiormente messo in prima linea il problema legato alla sicurezza.
Ma quello che più mi addolora, sono le dichiarazioni dell'organizzatore nei quotidiani Isolani dei giorni successivi alla manifestazione.
Desidero riportarvi alcuni passi dell'articolo uscito sulla Nuova Sardegna:
"i piloti - spiega Chicco Casti - hanno colto la palla al balzo per evivenziare falsi deficit organizzativi del Sud Sardegna. La gara si sarebbe potuta disputare comunque"
Dopo che Gianmario Asole, forte pilota Sardo ed in testa al Campionato, ivece ribatte che a Gonnesa c'è sempre stato questo problema, spiegando gli inutili tentativi di irrigare il tracciato con un tubetto d'acqua, ed evidenziando l'impissibilità oggettiva di poter mettere in pista trenta moto in quelle condizioni, e facendo una analisi di quanto accaduto in mattinata, senza dimenticare Federico, morto in pista la scorsa primavera, il Si. Chicco Casti continua:
"La polvere fa parte del Motocross, lo dimostrano le gare Nazionali. Chi non la vuole è meglio che cambi sport"
A queste parolo resto basito, incredulo che nel 2008 un addetto ai lavori storico come il Sig. Casti, presidente dell MCM Gonnesa del quale sono stato onorato socio nel 1983 anno della mia prima licenza, organizzatore per anni del Rally di Saredegna, possa mettere interessi personali di immagine davanti alla sicurezza dei piloti. E non è la prima volta che gli espongo i miei dubbi sulla preparazione della pista da lui gestita, l'anno scorso sono stati più di dieci i piloti iscritti che sono andati via già dal sabato a causa della palvere e della inadeguata preparazione della pista, me compreso, che tra le altre cose presentava un salto doppio in discesa assolutamente vietato, nonostante fosse stata omologata dai tecnici FMI due settimane prima.
E sicuramente al Sig. Casti "sfugge" quanto riportato dal regolamento 2008 alla pagina 180 della sezione Motocross, ART.5 - SICUREZZA Punto 5.6: "La pista deve essere correttamente irrigata prima e durante la manifestazione, al fine di assicurare condizioni di gara normali e proteggere il pubblico ed i piloti dalla polvere".
Sono stupito dalle parole di Chicco, ma sopratutto offeso, perchè nessun pilota del Nord Sardegna ha mai cercato di mettere in cattiva luce i tracciati e gli organizzatori del Sud Sardegna, come nessun pilota del Centro Sardega e nessun Pilota del Sud Sardegna lo ha mai fatto.
Quello che non ha presente il Sig. Casti è che siamo un gruppo, siamo un gruppo dipiloto SARDI, non ci sono quelle contrapposizioni Nord Sud alle quali lui allude, siamo tutti AMICI, andiamo al matrimonio degli Amici di Tempio, ospitiamo loro e da loro siamo ospitati, siamo AMICI, e forse questo sfugge al Sig. Casti.
Finalmente i piloti Sardi hanno dimostrato che uniti si può vincere.
Ora, però, abbiamo bisogno della FMI, abbiamo bisogno che il Comitato Regionale FMI possa rivedere la situazione e avere ilcoraggio di prendere decisioni importanti, abiamo bisogno che la FMI da Roma dia un segnale importante sulla sicurezza, che venga annullata una gara disputata dai soli piloti del Moto Club organizzatore, abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti, perchè quì in Sardegna, credetemi, noi piloti non contiamo nulla, anzi, siamo sempre quelli che si devono adedguare, quelli che se fanno presente carenze o situazioni pericolose sono additati come i "rompipalle", quelli che anche quando vengono commessi errori enormi, come quando è accaduto che il Direttore di Gara della gara di Siniscola, prima prova del Campionato Sardo Classe 125, ha voluto prendere i migliori trenta tempi assoluti delle due batterie di qualificazione invece che i migliori quindici di ciascuna batteria lasciando fuori dalla gara del Gruppo A il quattordicesimo ed il quindicesimo tempo dalla seconda batteria, cercando di far riflettere il Direttore di Gara sulla sua decisione, mi sono sentito rispondere proprio dal Direttore di Gara "non mi spaccare i coglioni, sto lavorando", dobbiamo inchinare la testa e girare i tacchi, e sinceramente dopo 25 anni di gare, una decina da Presidente di Moto Club, quasi quarantaquattro anni e due figlie, mi da molto fastidio essee mancato di rispetto in questo modo e non evere la possibilità di replica.
FEDERAZIONE MOTOCICLISTICA ITALIANA
AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO AIUTO
GRAZIE A TUTTI DELLA LETTURA E GRAZIE DI QUALUNQUE AIUTO POSSIATE DARCI.
Fabio Serra
Presidente Moto Club Hobby Moto Matr. 3874
fas64@libero.it