Ryoga64 ha scritto:Questa è solo una parte : Diverse sono le piste per auto e moto in provincia di Pavia, nell'immagine quelle sottoposte a Valutazione d'impatto ambientale (VIA) in regione. Su 12 ben 5 studi hanno riguardato progetti in provincia di Pavia. Dall'elenco mancano quelle di Dorno e Ottobiano (possibile che un impianto così grande, immagine 2, e che continua a crescere, non abbia la VIA?), ben vengano inchieste e controlli...
Bancarotta e rifiuti il motodromo di Ottobiano sotto sequestro
da la Provincia Pavese del 25.6.2020 (https://laprovinciapavese.gelocal.it/pavia)
Adriano Agatti e Maria Fiore - Blitz della Guardia di finanza ieri mattina alla pista South Milano di Ottobiano, tra i circuiti più conosciuti a livello europeo per moto e kart. Gli uomini delle Fiamme gialle vigevanesi hanno perquisito il circuito e, al termine degli accertamenti, durati diverse ore, hanno sequestrato l'impianto sportivo e contestato ai gestori sia reati di carattere fiscale che ambientale. Uno degli amministratori, Roberto Gualini, 57 anni, originario di Garlasco ma residente a Montecarlo, è stato posto in stato di fermo di polizia giudiziaria con le accuse di bancarotta, false fatturazioni e reati ambientali. Da quanto risulta l'imprenditore avrebbe cercato di allontanarsi dai finanzieri, sfuggendo quindi ai controlli, per raggiungere un'altra destinazione. Si trova adesso agli arresti domiciliari, in attesa dell'udienza di convalida del provvedimento da parte del gip, che sarà fissata nei prossimi giorni. gli altri indagatiIl fratello Luca Gualini, 54 anni, residente a Garlasco, è invece indagato insieme ad altre sei persone. Si tratta di Niki Rossotto, 40 anni, residente a Lomello, Danilo Ferrari, 49 anni, abitante a Gaglianico, in provincia di Biella, Erica Lanza, 35 anni di Lomello, Olga Margherita Cazzavacca, 52 anni di Mortara, Fabrizio Cazzavacca, 52 anni e Fabio Rossetti, 50 anni. Sono accusati, a vario titolo, di bancarotta, utilizzo di false fatturazioni, truffa, appropriazione indebita e gestione illecita di rifiuti. lo smaltimento di rifiutiNel corso della perquisizione, al termine della quale sono stati sequestrati diversi documenti, i finanzieri hanno anche scoperto presunti reati ambientali all'interno del circuito stesso. Qualcuno aveva infatti interrato inerti (a quanto pare non pericolosi, ma questo è da accertare) nella zona delle tribune. In ogni caso i rifiuti dovranno essere esaminati dai tecnici dell'Arpa. Le Fiamme gialle hanno anche scoperto che pneumatici e olii esausti sarebbero stati smaltiti in modo non conforme alle disposizioni di legge. Accuse che, ovviamente, dovranno essere verificate, ma che intanto sono bastate a far scattare il sequestro della struttura. Nel pomeriggio i finanzieri sono tornati alla periferia di Ottobiano per mettere i sigilli all'impianto sportivo. Ieri gli avvocati difensori (Fabio Santopietro per Rossotto e i due Cazzavacca, mentre gli altri indagati dovevano ancora nominare propri legali di fiducia ) hanno solo ricevuto le notifiche degli avvisi di garanzia ma non hanno potuto ancora approfondire gli atti. In ogni caso sarà necessario attendere la conclusione degli accertamenti. i reati fiscali L'inchiesta della Guardia di finanza è coordinata da un pool di magistrati della Procura della repubblica di Pavia. A capo c'è il procuratore aggiunto Mario Venditti che si avvale della collaborazione dei sostituti Andrea Zanoncelli, Chiara Giuiusa e Camilla Repetto. Quattro magistrati che dovranno chiarire quello che è successo all'interno di un circuito molto importante dove, tra le altre cose, nel 2017 e nel 2018 si sono svolti i campionati del mondo di motocross. Nel provvedimento notificato ieri agli indagati ci sono i capi di accusa e le ipotesi di reato. Che ruotano attorno a due pilastri: i reati di tipo ambientale, legati all'accumulo di rifiuti non autorizzato in una zona dell'impianto, e i reati di carattere fiscale, legati al fallimento di due società, la Jkj Srl e la Track Biulders, collegate alla South Milano Karting Spa, quella che gestisce la struttura. –
Scoperti pure scarti edili scattano le analisi Arpa
Materiali inerti interrati sotto le tribune del circuito di Ottobiano. Sono stati trovati dai militari della Guardia di finanza di Vigevano durante e il blitz effettuato ieri mattina al South Milano. Un cumulo di rifiuti che adesso dovranno essere analizzati dai tecnici dell'Arpa per chiarire la loro natura e per stabilire il grado di pericolosità. Da un esame superficiale sembra non siano nocivi per la salute ma la conferma ufficiale spetterà alle analisi. Sempre per quanto riguarda i reati di carattere ambientale, gli uomini delle Fiamme gialle hanno scoperto che pneumatici e oli esausti non sarebbero stati smaltiti come previsto dalla legge.Per quanto riguarda questo tipo di reato i magistrati della procura della repubblica di Pavia hanno disposto il sequestro dell'intero circuito South Milano. Non è da escludere che, nei prossimi giorni, saranno eseguiti nuovi sopralluoghi in altre parti del circuito.Il blitz della Guardia di finanza è scattato ieri mattina alle 8. Le auto delle Fiamme gialle sono entrate a sirene spiegate a Ottobiano, hanno attraversato il paese e si sono subito dirette in periferia verso l'ingresso del circuito.I primi dipendenti della società che lo gestisce erano appena arrivati al lavoro e si sono trovati di fronte i militari che hanno subito ordinato di aprire i cancelli per entrare con le loro automobili di servizio. Dopo qualche minuto è arrivato anche Luca Gualini, uno dei titolari, e gli agenti della Guardia di finanza lo hanno fatto subito entrare. --A. A.
Fatture false e società "satellite" così l'accusa ricostruisce la frode
L'indagine - Un groviglio di operazioni fiscali poco trasparenti che avevano lo scopo di mettere al riparo la gestione dell'impianto e i relativi incassi. Il meccanismo ricostruito finora dalla procura gira attorno a due società, la Jkj Srl e la Track Builders Srl, che sarebbero state usate solo come strumento per portare a termine alcune operazioni - tra cui le false fatturazioni - contestate dagli inquirenti. Società satellite, di fatto, che alla fine sarebbero state svuotate e "sacrificate". Sarebbero stati, secondo l'accusa, i due fratelli Gualini, amministratori della South Milano Karting Spa a provocare il fallimento delle società, alla fine del 2019. La procura ipotizza la bancarotta fraudolenta, perché una parte delle operazioni finite nel mirino della finanza avrebbero portato alla distrazione di beni, tra cui 102 moto e 500mila euro.
il crac delle società - Nella bancarotta oltre ai fratelli Gualini avrebbero avuto un ruolo, e sono per questo indagati, anche Niki Rossotto e Danilo Ferrari, che risultano amministratori della Track Builders Srl, e Erica Lanza e Fabrizio Caccavazza che sono invece collegati alla Jkj Srl. Le posizioni dei singoli indagati sono ancora da approfondire (i finanzieri hanno sequestrato ieri una mole ingente di documentazione), ma è stato proprio il fallimento delle due società ad attirare l'attenzione degli investigatori e a far partire l'inchiesta.i contratti di affitto sotto esame
Il curatore fallimentare, infatti, aveva notato alcune anomalie nella ricostruzione del patrimonio delle società. Tra le operazioni sospette, in particolare, due contratti di affitto, stipulati nel 2018, quindi prima del fallimento, con cui la South Milano Karting Spa affidava alla Jkj Srl la gestione di due piste da motocross (la nazionale e internazionale) e la gestione dell'attività di vendita al dettaglio e noleggio di motoveicoli off road attraverso condizioni svantaggiose per la Jkj e vantaggiose per la South Milano. In sostanza la Jkj oltre a versare il canone mensile a favore della società madre doveva anche versare ogni giorno gli incassi della sua attività alla South Milano Karting, che quindi manteneva di fatto la gestione dell'impianto senza però mai comparire. Lo stesso meccanismo sarebbe stato messo in pratica con l'altra società, la Track Builders Srl, che avrebbe ottenuto l'affitto delle stesse attività in un periodo successivo. Anche questa società sarebbe stata "sottomessa" alla South Milano Karting, che quindi avrebbe continuato a conservare la gestione della struttura sportiva. Le due società avrebbero anche avuto il compito di simulare delle cessioni di beni che in realtà sarebbero servite solo a creare false fatturazioni. Si indaga anche su incassi "in nero".
le altre accuse - Nel provvedimento notificato agli indagati ci sono altre contestazioni, tra cui la truffa (che sarebbe stata commessa ai danni di un'altra società) e anche l'appropriazione indebita (un indagato si sarebbe impossessato di una Ferrari di proprietà della South Milano Karting). E poi i reati ambientali, che hanno portato al sequestro: macerie interrate nella zona delle tribune che ora saranno esaminate.
Vedi Cruscone che è arrivato......Lauda???????
Mi spiace moltissimo per le famiglie che lavoravano là e mi piange il cuore per un impianto polivalente come pochi,ma era da molto che era nell'aria,la chiusura del team è stata solo l'inizio.......