Ciao e se accorciò i tempi di recupero?
Voglio provare a stare fermo solo 30/35 minuti tra un'entrata e l'altra....ci ho provato sabato ed ovviamente i minuti di permanenza in pista sono calati...ma secondo me si può' fare!!
Cosa ne dite??
tnt ha scritto:Ciao e se accorciò i tempi di recupero?
Voglio provare a stare fermo solo 30/35 minuti tra un'entrata e l'altra....ci ho provato sabato ed ovviamente i minuti di permanenza in pista sono calati...ma secondo me si può' fare!!
Cosa ne dite??
vascular67 ha scritto:tnt ha scritto:Ciao e se accorciò i tempi di recupero?
Voglio provare a stare fermo solo 30/35 minuti tra un'entrata e l'altra....ci ho provato sabato ed ovviamente i minuti di permanenza in pista sono calati...ma secondo me si può' fare!!
Cosa ne dite??
Sarò molto preciso ( come scritto da Giustino ):
MA DIVERTIRSI E BASTA?????.....non essendo sportivi professionisti e non dovendo puntare ad risultato sportivo "a tutti i costi" io penserei a solo stare meglio ( e ciò si ottiene fuori dalle piste e non dentro ).
Ridurre il periodo ( refrattario ) di riposo tra una manche ed altra aumenta solo il rischio di farsi male......si rientra in pista quando ci si sente e sopratutto si esce quando si è al limite ( e non dopo ...)
giustino ha scritto:Abbiamo un poco torto ed un poco ragione tutti. Partiamo dalla sacrosanta verità di Vascular: "divertirsi e basta ??" Allora, tecnicamente girare impegnandosi al limite per x manche da x tempo comporta evidentemente rischio, impegno e determinazione, ma NON E' allenarsi. Non lo è per un semplice motivo tecnico. La definizione di "allenamento" è comunemente intesa come "tramite un lavoro costante, intenso e PROGRESSIVO adattare il proprio fisico (la propria mente) ad una situazione di stress (di performace) superiore." Bisogna quindi decidere se ci si vuol divertire (pur dando tutto) o se ci si vuole allenare (pur non divertendosi). Se ci si vuol divertire impegnandosi, si può anche dilatare (non troppo, altrimenti secondo mè diventa controproducente) il tempo di pausa, se ci si vuol divertire e basta ho scritto chiaramente di buttare alle ortiche orologi e cronometri. (non però il buon senso..). Se ci si vuol allenare, bisogna attenersi forzatamente alla regola della progressione e degli obiettivi. (ma diventa un lavoro, appassionante forse, ma pur sempre lavoro). Come esempio, raggiunta la capacità fisica e mentale di effettuare 4 manche da 30' con 40' di pausa tra una e l' altra, ho solo gettato le basi del lavoro da fare: questo è il tempo di manche che mi garantisce in gara di arrivare in condizioni decenti alla fine? benissimo, allora devo stabilire un tempo "campione" sul giro, più basso ovviamente di quello medio di manche, e devo cercare di avvicinarlo per tutti i 30'. Al contrario ho bisogno di poter fare manche più lunghe? ok, progressivamente devo aumentare il tempo di manche senza peggiorare il tempo sul giro. Va da sè che non solo ho bisogno di qualcuno che mi segua, ma anche che il rischio di farmi male aumenta esponenzialmente e statisticamente. Se è il mio lavoro posso anche trarre piacere dai miglioramenti (magari pure del mio conto in banca..), e accettarne i rischi connessi, se è lo sport che amo, la domanda è una sola "NE VALE LA PENA?" La risposta la conosce solo ognuno per se stesso....
michael 471 ha scritto:giustino ha scritto:Abbiamo un poco torto ed un poco ragione tutti. Partiamo dalla sacrosanta verità di Vascular: "divertirsi e basta ??" Allora, tecnicamente girare impegnandosi al limite per x manche da x tempo comporta evidentemente rischio, impegno e determinazione, ma NON E' allenarsi. Non lo è per un semplice motivo tecnico. La definizione di "allenamento" è comunemente intesa come "tramite un lavoro costante, intenso e PROGRESSIVO adattare il proprio fisico (la propria mente) ad una situazione di stress (di performace) superiore." Bisogna quindi decidere se ci si vuol divertire (pur dando tutto) o se ci si vuole allenare (pur non divertendosi). Se ci si vuol divertire impegnandosi, si può anche dilatare (non troppo, altrimenti secondo mè diventa controproducente) il tempo di pausa, se ci si vuol divertire e basta ho scritto chiaramente di buttare alle ortiche orologi e cronometri. (non però il buon senso..). Se ci si vuol allenare, bisogna attenersi forzatamente alla regola della progressione e degli obiettivi. (ma diventa un lavoro, appassionante forse, ma pur sempre lavoro). Come esempio, raggiunta la capacità fisica e mentale di effettuare 4 manche da 30' con 40' di pausa tra una e l' altra, ho solo gettato le basi del lavoro da fare: questo è il tempo di manche che mi garantisce in gara di arrivare in condizioni decenti alla fine? benissimo, allora devo stabilire un tempo "campione" sul giro, più basso ovviamente di quello medio di manche, e devo cercare di avvicinarlo per tutti i 30'. Al contrario ho bisogno di poter fare manche più lunghe? ok, progressivamente devo aumentare il tempo di manche senza peggiorare il tempo sul giro. Va da sè che non solo ho bisogno di qualcuno che mi segua, ma anche che il rischio di farmi male aumenta esponenzialmente e statisticamente. Se è il mio lavoro posso anche trarre piacere dai miglioramenti (magari pure del mio conto in banca..), e accettarne i rischi connessi, se è lo sport che amo, la domanda è una sola "NE VALE LA PENA?" La risposta la conosce solo ognuno per se stesso....
concordo su tutto...ma ho un appunto da fare, e vale anche per vascular67, il nostro sport per essere praticato in sicurezza necessita di tanto allenamento, e comunque non ci mette a riparto da eventuali botte, e danni fisici causati anche da una stupida scivolata...
quindi credo che riuscire a trovare la quadra per poter correre in modo decente, con tempi di recupero minimi sia molto importante...
ripeto io le gare le soffro particolarmente in quanto trovo che pause da 2 ore e più oltre a togliermi la concentrazione mi facciano "raffreddare troppo", e faccio molta fatica a gestirlo...
quindi cerco di allenarmi quando posso sfruttando l'intera giornata...paradossalmente però faccio meno ore in moto e arrivo a casa la sera meno "allenato"
discorso inverso durantte l'inverno che concentro gli allenamenti alla sola mezza giornata, e con manche più lunghe e ravvicinate...
quindi non so se sia meglio o peggio...
il divertimento io in questo "maledetto" sport lo devo far coincidere anche con un minimo di sicurezza, e se non sono a posto fisicamente non riesco a divertirmi...
michael 471 ha scritto:si funziona...ma in gara poi è un casino...pause di tre ore, e dopo il giro di allineamento mi venivano i crampi e non aprivo le mani...
l'intervallo giusto per me e il mio fisico va dai i 45 minuti al massimo 90 minuti...non di più...
magari accorcio un filo la manche per fare i 90 minuti di stop...in modo da fare un po piu di defaticamento a fine manche...
giustino ha scritto:Nell' elenco di Vascular manca secondo mè un altra cosa. Magari per sua fortuna non ha mai dovuto sperimentarla, io l' ho provata e...pagata .
- in moto si sale sempre a mente sgombra! Se si è preoccupati, stanchi, incazzati, se viene in mente la fidanzata che non la dà o il lavoro da fare domani... o si riesce a "svuotare la mente" oppure è meglio per quel giorno dedicarsi ad altro.-
signo501 ha scritto:Però è proprio vero.....io vado in moto perché sono un drogato di motocross ecc ecc e PROPRIO PER SVUOTARE LA MENTE.....in quella mezza giornata che riesco ad andare a girare esisto io la moto e il mondo della moto!!
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