A me ne sono capitati di tutti incolori; la più bella rimane una e basta:
-Max: abitava non distante da casa mia, mai visto o conosciuto. Mi tartassa di chiamate che vuole la moto a tutti i costi. Non sembra molto normale al telefono.
Chiamate continue con racconti di gioventù ed affari con auto super lusso.
Io chiaro come al solito: contanti e subito. Lui: non ti preoccupare....poi insiste con un assegno. Io dico di no. Lui insiste insiste insiste. Sento in giro mi dicono che sia un tipo molto strano ma affidabile.
Uno che lo conosce bene ridendo mi dice “da lui puoi prendere anche un assegno”.... e continua a ridere.
Sto Max continua a chiamarmi con la smania di avere la moto “ma me la devi portare”.
Allora armati di coraggio, andiamo in due con un furgone che manco gli zinghi. Tanto era vicino casa.
Ci manda la posizione: entriamo in una bettola con giardino che sembrava catapultata dalle favelas di rio.
Terrorizzati lui ancora non era arrivato; poco dopo arriva una Audi a8 nuova di pacca, scende lui.
Secco allampanato con canottiera e costume (era marzo), doppio orecchino, occhiali da sole (pioveva) e barboncino bianco in braccio.
Appena ci vede ci abbraccia e ci invita in garage. O meglio: una capanna di lamiera.
Dentro: Dodge viper black mamba, Dodge pick-up motore viper, Mercedes sl amg, jeep wrangler super modifica, R1 nuova e tante trappole per i topi. Li io ed il mio amico di guardiamo e lui mi fa: “tranquillo volevo vedere se ti fidavi....io gli assegni non so neanche cosa sono”
Ci invita ad entrare in casa....o quello che si può definire topaglia con tetto.
Madre inferma a letto, lui prende un coltello gigante dal lavandino sporco e Mentre pela delle patate me lo punta dicendo: “spero di non prendere una fregata”.
Poi apre una porta di una stanza con dentro un arsenale di armi automatiche E non viste solo in call of duty. Tutte regolarmente tenute e con i permessi.
Spaventati e con i soldi in mano torniamo a casa scioccati da un personaggio del genere.
Poi scopriamo che il padre gli lasció una fortuna...e della pazzia