giacomo72 ha scritto:Anche i ciclisti usano l avampiede per pedalare,hanno l aggancio del pedale fissato nella parte anteriore della scarpa.
KASTY ha scritto:giacomo72 ha scritto:Anche i ciclisti usano l avampiede per pedalare,hanno l aggancio del pedale fissato nella parte anteriore della scarpa.
I ciclisti non saltano con la bici e girano i pedali!
matteo_mx8395 ha scritto:KASTY ha scritto:giacomo72 ha scritto:Anche i ciclisti usano l avampiede per pedalare,hanno l aggancio del pedale fissato nella parte anteriore della scarpa.
I ciclisti non saltano con la bici e girano i pedali!
Certo, ma prova a spingere i pedali con il mezzo del piede oppure con la punta, nel senso del punto appena dopo le dita.. poi dimmi la differenza di forza che applichi
Lo-KYB ha scritto:
porcodighel la gommaaaa
come cazzo fa a sopportare la GUTS? avrà la grattuggia nelle mutande?
matteo_mx8395 ha scritto:Lo-KYB ha scritto:
porcodighel la gommaaaa
come cazzo fa a sopportare la GUTS? avrà la grattuggia nelle mutande?
Avranno le mousse, altrimenti avrebbe già bucato dai
La sella della Guts l’avevo anche io sull’Husky factory ma l’avevo cambiata perché facevo fuori un paio di pantaloni al mese.. kenny non ha di questi problemi
KASTY ha scritto:giacomo72 ha scritto:Anche i ciclisti usano l avampiede per pedalare,hanno l aggancio del pedale fissato nella parte anteriore della scarpa.
I ciclisti non saltano con la bici e girano i pedali!
VADABRUT ha scritto:Visto che tirate in ballo i ciclisti vi posso dare qualche informazione in più:
prima di tutto il posizionamento delle tacchette non è così semplice come sembra, i piedi non sono tutti uguali( normale, cavo, piatto, supinato, pronato ecc. ecc.) e va considerato l' insieme "piede, caviglia, ginocchio, anca".
L' osservazione di @Kasty non è del tutto giusta , è vero che i ciclisti fanno un movimento diverso da un motocrossista, ma se l' assetto è corretto, in fase di spinta il tallone non "crolla", permettendo al ciclista di esprimere la potenza voluta. Io credo che nel tuo caso Kasty, il tuo tendine si sia spezzato per due possibili motivi, o era già alla frutta, o eri mal posizionato sulle pedane. Le mie sono solo ipotesi eh..... su una moto da cross, all' atterraggio da un salto, può succedere di tutto, ma se provate a posizionare i piedi sulle pedane, avendo cura di centrare la posizione tra la prima e la quinta testa metatarsale, potrete notare che il tallone non crolla e il piede regge tutto il vostro peso tranquillamente...... il problema sta nel fatto che gli stivali non sono vincolati alle pedane come le scarpe dei ciclisti ai pedali delle bici e il motocrossista, per ovvi motivi, non può essere sempre in perfetto assetto. Per quanto riguarda le bici bastano pochi millimetri per mandare a bagasce tutto il resto, spesso provocando danni, quindi figuriamoci cosa può succedere su una moto da cross, soprattutto se guidata da un amatore.
Ok, credo di aver esaurito l' argomento tacchette che sarebbe molto più complesso, ma non mi sembra il caso di continuare, personalmente cerco di tenere i piedi sulle pedane come li tengo sulla bici, ma ammetto che a volte "scappano" e mi ritrovo con la pedana vicino al tacco......nelle lunghe discese enduristiche appoggio il tacco destro sulla pedana per arrivare al freno posteriore ( porto il 40 ), diversamente non ci arrivo o non arrivo in tempo.
VADABRUT ha scritto:Visto che tirate in ballo i ciclisti vi posso dare qualche informazione in più:
prima di tutto il posizionamento delle tacchette non è così semplice come sembra, i piedi non sono tutti uguali( normale, cavo, piatto, supinato, pronato ecc. ecc.) e va considerato l' insieme "piede, caviglia, ginocchio, anca".
L' osservazione di @Kasty non è del tutto giusta , è vero che i ciclisti fanno un movimento diverso da un motocrossista, ma se l' assetto è corretto, in fase di spinta il tallone non "crolla", permettendo al ciclista di esprimere la potenza voluta. Io credo che nel tuo caso Kasty, il tuo tendine si sia spezzato per due possibili motivi, o era già alla frutta, o eri mal posizionato sulle pedane. Le mie sono solo ipotesi eh..... su una moto da cross, all' atterraggio da un salto, può succedere di tutto, ma se provate a posizionare i piedi sulle pedane, avendo cura di centrare la posizione tra la prima e la quinta testa metatarsale, potrete notare che il tallone non crolla e il piede regge tutto il vostro peso tranquillamente...... il problema sta nel fatto che gli stivali non sono vincolati alle pedane come le scarpe dei ciclisti ai pedali delle bici e il motocrossista, per ovvi motivi, non può essere sempre in perfetto assetto. Per quanto riguarda le bici bastano pochi millimetri per mandare a bagasce tutto il resto, spesso provocando danni, quindi figuriamoci cosa può succedere su una moto da cross, soprattutto se guidata da un amatore.
Ok, credo di aver esaurito l' argomento tacchette che sarebbe molto più complesso, ma non mi sembra il caso di continuare, personalmente cerco di tenere i piedi sulle pedane come li tengo sulla bici, ma ammetto che a volte "scappano" e mi ritrovo con la pedana vicino al tacco......nelle lunghe discese enduristiche appoggio il tacco destro sulla pedana per arrivare al freno posteriore ( porto il 40 ), diversamente non ci arrivo o non arrivo in tempo.
Dicio174 ha scritto:Comunque per evitare la rottura del tendine d'Achille avevo visto dei blocchi allo stivale fatti abbastanza artigianalmente che bloccavano lo stivale dopo una certa estensione.
Comunque per quel che mi riguarda guido sulle punte da tanti anni, ormai una decina e anche atterrando abbastanza lungo (prima o poi capita a tutti) le caviglie sono state l'ultimo problema. Sembrerà strano ma una volta mi sono fatto male al polso così mentre nella zona caviglie zero dolore.
matteo_mx8395 ha scritto:Dicio174 ha scritto:Comunque per evitare la rottura del tendine d'Achille avevo visto dei blocchi allo stivale fatti abbastanza artigianalmente che bloccavano lo stivale dopo una certa estensione.
Comunque per quel che mi riguarda guido sulle punte da tanti anni, ormai una decina e anche atterrando abbastanza lungo (prima o poi capita a tutti) le caviglie sono state l'ultimo problema. Sembrerà strano ma una volta mi sono fatto male al polso così mentre nella zona caviglie zero dolore.
Anche io giro da sempre così e mi era capitata la stessa cosa, una bomba sul piatto e solo i polsi ne hanno risentito!
matteo_mx8395 ha scritto:Cruscone ha scritto:Be ci vuole un pò di cognizione nelle cose.
La posizione delle pedane è una di quelle cose che insegnano subito ed è basilare nella guida, basta comprare una di quelle tavolette propriocettive che vendono al decatlon per capire come funziona la storia.
C'è da usare la parte del piede dopo le dita per capirci non rimanere attaccati per le unghie altrimenti è logico farsi male, idem "ammortizzare" a peso morto, è come fare un salto da fermi e atterrare con le gambe rigide o completamente molli...a parte che è impossibile perchè il nostro cervello reagisce ma nel caso è palese farsi male alle gambe o alla schiena perchè non ammortizzando la botta và a scaricare da qualche parte per forza di cose.
Finalmente uno che usa l’esempio che faccio sempre anche io.
A mio padre glielo dico sempre a tutte le girate ma non riesce. È come saltare a piedi giù da qualcosa, automaticamente si atterra con le punte ammortizzando il colpo. Stessa cosa lo si fa con la moto sotto al culo, solo che invece di avere il terreno sotto ai piedi ci sono le pedane.
È semplice.
Cruscone ha scritto:matteo_mx8395 ha scritto:Cruscone ha scritto:Be ci vuole un pò di cognizione nelle cose.
La posizione delle pedane è una di quelle cose che insegnano subito ed è basilare nella guida, basta comprare una di quelle tavolette propriocettive che vendono al decatlon per capire come funziona la storia.
C'è da usare la parte del piede dopo le dita per capirci non rimanere attaccati per le unghie altrimenti è logico farsi male, idem "ammortizzare" a peso morto, è come fare un salto da fermi e atterrare con le gambe rigide o completamente molli...a parte che è impossibile perchè il nostro cervello reagisce ma nel caso è palese farsi male alle gambe o alla schiena perchè non ammortizzando la botta và a scaricare da qualche parte per forza di cose.
Finalmente uno che usa l’esempio che faccio sempre anche io.
A mio padre glielo dico sempre a tutte le girate ma non riesce. È come saltare a piedi giù da qualcosa, automaticamente si atterra con le punte ammortizzando il colpo. Stessa cosa lo si fa con la moto sotto al culo, solo che invece di avere il terreno sotto ai piedi ci sono le pedane.
È semplice.
Be basta provare a saltare la corda stando sui talloni...
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