USPP77787 ha scritto:É difficile definire i flussi visto il caos deterministico che alberga nel carter pompa, ma la tendenza a flussi lenti ovvero giù di giri é sempre di seguire la strada meno frenata e il primario col suo grande volume in camera si "mangia" la maggior parte del flusso accelerandolo vista la sua forma a imbuto.
Il secondario a questo regime lavora in flusso laminare subsonico e tende a risucchiare dal cilindro più che spingere a causa del transito della miscela fresca in sacca verso il primario.
Al crescere dei giri il primario funge da collo di bottiglia e si satura creando un muro a livello fluidodinamico che obbliga la miscela fresca a spingere sempre più nei secondario e nel coanda.
Il flusso all' arrivo del picco di coppia passa a regime ultrasonico e diventa turbolento, accelerando vistosamente e portando i secondari a partecipare in maniera più attiva al lavaggio creando una turbolenza elevata in cupola (ovviamente restando sotto i 50 metri per secondo quadrato, sennò si creerebbero spot di incombusto proni alla detonazione).
Per quanto riguarda il calcolo dei pesi dell' albero nulla di impossibile, ma é più che altro laborioso.
Lorenzo Dei Medici ha scritto:USPP77787 ha scritto:É difficile definire i flussi visto il caos deterministico che alberga nel carter pompa, ma la tendenza a flussi lenti ovvero giù di giri é sempre di seguire la strada meno frenata e il primario col suo grande volume in camera si "mangia" la maggior parte del flusso accelerandolo vista la sua forma a imbuto.
Il secondario a questo regime lavora in flusso laminare subsonico e tende a risucchiare dal cilindro più che spingere a causa del transito della miscela fresca in sacca verso il primario.
Al crescere dei giri il primario funge da collo di bottiglia e si satura creando un muro a livello fluidodinamico che obbliga la miscela fresca a spingere sempre più nei secondario e nel coanda.
Il flusso all' arrivo del picco di coppia passa a regime ultrasonico e diventa turbolento, accelerando vistosamente e portando i secondari a partecipare in maniera più attiva al lavaggio creando una turbolenza elevata in cupola (ovviamente restando sotto i 50 metri per secondo quadrato, sennò si creerebbero spot di incombusto proni alla detonazione).
Per quanto riguarda il calcolo dei pesi dell' albero nulla di impossibile, ma é più che altro laborioso.
Davvero molto interessante, però hai detto che all’arrivo del picco di coppia i flussi raggiungono il regime “ultrasonico”, intendi regime prossimo alla velocità del suono? Te lo chiedo perché credo sia impossibile che in un motore i fluidi possano raggiungere tali numeri. Sarebbe anche un bel problema dato che cambiano le leggi della aereo/fluidodinamica in tal caso. Poi se il flusso all’interno del travaso diventa turbolenta non genera perdite in termini di portata? Io ho sempre ritenuto importante la turbolenza dopo che esce dalle luci…
Il bilanciamento e le masse inerziali momenti polari eccetera li dovrei affrontare quest’anno fin’ora ho fatto il solo dimensionamento di alberi sottoposto a vari tipi di sollecitazioni escluse le bielle.
USPP77787 ha scritto:Lorenzo Dei Medici ha scritto:USPP77787 ha scritto:É difficile definire i flussi visto il caos deterministico che alberga nel carter pompa, ma la tendenza a flussi lenti ovvero giù di giri é sempre di seguire la strada meno frenata e il primario col suo grande volume in camera si "mangia" la maggior parte del flusso accelerandolo vista la sua forma a imbuto.
Il secondario a questo regime lavora in flusso laminare subsonico e tende a risucchiare dal cilindro più che spingere a causa del transito della miscela fresca in sacca verso il primario.
Al crescere dei giri il primario funge da collo di bottiglia e si satura creando un muro a livello fluidodinamico che obbliga la miscela fresca a spingere sempre più nei secondario e nel coanda.
Il flusso all' arrivo del picco di coppia passa a regime ultrasonico e diventa turbolento, accelerando vistosamente e portando i secondari a partecipare in maniera più attiva al lavaggio creando una turbolenza elevata in cupola (ovviamente restando sotto i 50 metri per secondo quadrato, sennò si creerebbero spot di incombusto proni alla detonazione).
Per quanto riguarda il calcolo dei pesi dell' albero nulla di impossibile, ma é più che altro laborioso.
Davvero molto interessante, però hai detto che all’arrivo del picco di coppia i flussi raggiungono il regime “ultrasonico”, intendi regime prossimo alla velocità del suono? Te lo chiedo perché credo sia impossibile che in un motore i fluidi possano raggiungere tali numeri. Sarebbe anche un bel problema dato che cambiano le leggi della aereo/fluidodinamica in tal caso. Poi se il flusso all’interno del travaso diventa turbolenta non genera perdite in termini di portata? Io ho sempre ritenuto importante la turbolenza dopo che esce dalle luci…
Il bilanciamento e le masse inerziali momenti polari eccetera li dovrei affrontare quest’anno fin’ora ho fatto il solo dimensionamento di alberi sottoposto a vari tipi di sollecitazioni escluse le bielle.
Il regime diventa sempre ultrasonico ovvero superiore alla velocità del suono oltre un certo numero di giri.
Se ci pensi un travaso con una fase di 135 gradi e quindi un area presupposta di 1 cm^2 a 13000 giri quanto tempo resta aperto.
Fai una botta di conti giri/60= 216 aperture al secondo ovvero una fase completa dura 0.005 secondi di cui solo 0.0015 col travaso realmente aperto che lavora.
Tenendo conto di circa un litro di volume complessivo di carter pompa che comprime a 1,2 fai alla svelta a capire che le velocità in gioco sono elevatissime.
Inoltre l'esperienza di reynolds sulla stratificazione dei flussi laminari sub sonici e ultrasonico indica che il moto turbolento è più veloce del laminare perché il fluido fermo sulle pareti delle condotte riduce di sezione utile e crea freno fluidodinamico del flusso in movimento.
USPP77787 ha scritto:Pensa che però tu non hai tenuto presente che il tempo in cui si apre del tutto il travaso non é il tempo totale di apertura ma solo un microscopica porzione per la maggioranza del tempo di apertura il travaso lavora parzializzato.
USPP77787 ha scritto:Non si fa il calcolo ci sono apposite tabelle allo scopo.
USPP77787 ha scritto:Allora, un estrema precisione non si può avere ne serve, il discorso del grafico é che tu ti calcoli l'area travaso e invece di stare lì a farti il calcolo della sinusoide di movimento del pistone e dedurre l'effettiva portata del travaso ti basi su numero di giri e area travaso unita alla fase e sai dove devi arrivare, il calcolo esiste ovviamente, se vuoi te lo trascrivo, ma é na pagina di roba e se non sei scafato di trigonometria ti esce roba strana e inspiegabile
Ricordati sempre che il timearea come dato va ottimizzato per i giri target, in tutti gli altri regimi sarai ben lontano dall' ottimale
Lorenzo Dei Medici ha scritto:Mi potresti dire cos'è l'isteresi? Io ne avevo sentito parlare in elettromagnetismo. Dai dati delle bancate risulta che la potenza max. la eroga a 13000 rpm ma la coppia max. la eroga a 12517 rpm, sperando che il ritardo di letture del banco non sia eccessivo consideriamolo come un successo dai.
Lo sai che mi hai messo la pulce nell'orecchio, il TA serve a vedere circa il regime di potenza massima o il regime di maggior portata di travasi e scarico?? Ma soprattutto i miei calcoli ti tornano? Perché li ho fatti come credo io che vadano eseguiti (aiuto rischio la trucidazione dalla mia prof d'italiano) ma non me l'ha detto nessuno come andrebbero fatti.
USPP77787 ha scritto:Lorenzo Dei Medici ha scritto:Mi potresti dire cos'è l'isteresi? Io ne avevo sentito parlare in elettromagnetismo. Dai dati delle bancate risulta che la potenza max. la eroga a 13000 rpm ma la coppia max. la eroga a 12517 rpm, sperando che il ritardo di letture del banco non sia eccessivo consideriamolo come un successo dai.
Lo sai che mi hai messo la pulce nell'orecchio, il TA serve a vedere circa il regime di potenza massima o il regime di maggior portata di travasi e scarico?? Ma soprattutto i miei calcoli ti tornano? Perché li ho fatti come credo io che vadano eseguiti (aiuto rischio la trucidazione dalla mia prof d'italiano) ma non me l'ha detto nessuno come andrebbero fatti.
Concettualmente hai fatto giusto poi ricorda che come ti ho detto ti dà un idea ma non ti dice cosa succede davvero nel motore.
L'isteresi é un fenomeno per cui la risposta elastica dei materiali inficia in modo relativo un sistema dinamico
Lorenzo Dei Medici ha scritto:USPP77787 ha scritto:Lorenzo Dei Medici ha scritto:Mi potresti dire cos'è l'isteresi? Io ne avevo sentito parlare in elettromagnetismo. Dai dati delle bancate risulta che la potenza max. la eroga a 13000 rpm ma la coppia max. la eroga a 12517 rpm, sperando che il ritardo di letture del banco non sia eccessivo consideriamolo come un successo dai.
Lo sai che mi hai messo la pulce nell'orecchio, il TA serve a vedere circa il regime di potenza massima o il regime di maggior portata di travasi e scarico?? Ma soprattutto i miei calcoli ti tornano? Perché li ho fatti come credo io che vadano eseguiti (aiuto rischio la trucidazione dalla mia prof d'italiano) ma non me l'ha detto nessuno come andrebbero fatti.
Concettualmente hai fatto giusto poi ricorda che come ti ho detto ti dà un idea ma non ti dice cosa succede davvero nel motore.
L'isteresi é un fenomeno per cui la risposta elastica dei materiali inficia in modo relativo un sistema dinamico
Grazie per la risposta, quindi il timearea mi da un'idea della portata o della potenza?
Continuerò a fare ricerche e prove, che il sapere non è mai troppo, nel caso, scrivo sul topic.
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