long jhon ha scritto:Precisando che certe cose non le facciamo manco morti perchè di principio siamo contrari e perchè le cose sono cambiate e oggi si rischia tanto in questo ambito (se non siete passati in certe situazioni non avete un idea di cosa rischia un pilota e un gestore ogni volta che si accende una moto per un allenamento o una gara .... infatti se molti lo sapessero certi atteggiamenti da tuttologi spavaldi e da piloti senza regole non si vedrebbero a meno di essere a quel punto del tutto deficienti), personalmente anche io trovo il discorso del messaggio qualcosa di non idoneo allo svolgimento della nostra disciplina. In un ottica molto più ampia di lotta all'abusivismo di certe attività e di tutela del pilota tesserato FMI l'assicurazione dovrebbe essere attivata ogni qualvolta che viene registrata dal motoclub la presenza del tesserato in pista: con una fava si prenderebbero molti piccioni e si eliminerebbero i comportamenti che stanno affossando l'attività dei motoclub che si comportano correttamente e che non vengono tutelati per niente dalla Federazione.
come avevo scritto sopra sarebbe la cosa migliore:
arrivi in pista, all'ingresso ti chiedono la licenza, verificano che sia VERA e loro inoltrano l'attivazione assicurativa a FMI.
la pista più all avanguarda su questa cosa comunque è faenza...è l'unica pista che ho trovato finora che ti scanerizza la licenza con la pistola del codice a barre e vuole anche un documento di identità per confrontare i dati, la foto ecc..
infatti un amico che gira sempre con la licenza "in prestito" se lè chiappata nel culo e non l'hanno fatto girare.
ma parliamo di 1 pista su 200!!
domenica ero in una nota pista lombarda.. il regolamento covid dice ingresso solo ai piloti e max 1 accompagnatore...
sembrava la fiera degli obei obei.. gente anche in tenda a dormire ecc...100 visitatori...ecc ecc... di cosa stiamo parlando dai... è utopico applicare un sistema cosi avanzato e intelligente