kimi416 ha scritto:Pensate a quanto tempo è passato da quando Tony vince le gare nel mondiale.
Praticamente si sono ritirati tutti quelli contro cui ha gareggiato. Cioè, quando ha vinto le prime c'erano Chiodi, Sword e Carl Nunn
Se penso quando correva contro il povero Mcfarlane, Rattray, i fratelli Pourcel, philippaerts, Ramon, Barragan, Nagl, la sfida ai nazioni con Villopoto, sembrano passati 20 anni ed è ancora lì.
Secondo me ha dato tutto quello che aveva nell'ultimo mondiale perso contro Herlings, dove praticamente hanno vinto solo loro due con distacchi abissali su quelli dietro (compresi quelli che ora sembrano fenomeni)
kaiserktm ha scritto:kimi416 ha scritto:Pensate a quanto tempo è passato da quando Tony vince le gare nel mondiale.
Praticamente si sono ritirati tutti quelli contro cui ha gareggiato. Cioè, quando ha vinto le prime c'erano Chiodi, Sword e Carl Nunn
Se penso quando correva contro il povero Mcfarlane, Rattray, i fratelli Pourcel, philippaerts, Ramon, Barragan, Nagl, la sfida ai nazioni con Villopoto, sembrano passati 20 anni ed è ancora lì.
Secondo me ha dato tutto quello che aveva nell'ultimo mondiale perso contro Herlings, dove praticamente hanno vinto solo loro due con distacchi abissali su quelli dietro (compresi quelli che ora sembrano fenomeni)
Ribadisco: Tony è il più grande di sempre. Non c'è mai stato un altro pilota che per 17 anni ininterrottamente ha vinto almeno un gran premio.
Avversari ne ha avuti più di Everts, se non altro perché la regola della Mxgp attuale impone che tutti i migliori piloti siano al via della stessa classe. Ai tempi di Everts, invece, i campioni si "sparpagliavano" tra tre cilindrate. Ed era anche più bello, ma tant'è...
E, a differenza di Everts, quando Cairoli era nel pieno della maturità e della forma non c'era un pilota in grado di batterlo. Cioè, tra il 2006 e il 2017 non è mai esistito un Albertyn o un Tortelli. Solo Gajser nel 2016, ma l'anno dopo Tony ha riordinato le idee e lo ha distrutto.
Sarebbe stato bello vederlo contro un Roczen al 100% (cioè prima della trasvolata in America) o un Villopoto più dignitoso di quello che è venuto a farsi prendere in giro nel 2015.
Carmichael? Imbattibile, ma dopo 8 anni da schiacciasassi ha smesso perché era arrivato alla frutta (anzi, all'hamburger...). Avrebbe potuto continuare a stare al vertice (magari vincendo meno) per altri 10 anni? Sì, ma non l'ha fatto.
Bayle? Fenomeno assoluto, ma è durato 4 anni.
E concordo con Long: il Cairoli al 110% l'abbiamo visto solo a inizio 2018 quando duellava con Herlings. Lì abbiamo capito quello che avrebbe potuto fare se ne avesse avuto bisogno negli anni precedenti.
kaiserktm ha scritto:kimi416 ha scritto:Pensate a quanto tempo è passato da quando Tony vince le gare nel mondiale.
Praticamente si sono ritirati tutti quelli contro cui ha gareggiato. Cioè, quando ha vinto le prime c'erano Chiodi, Sword e Carl Nunn
Se penso quando correva contro il povero Mcfarlane, Rattray, i fratelli Pourcel, philippaerts, Ramon, Barragan, Nagl, la sfida ai nazioni con Villopoto, sembrano passati 20 anni ed è ancora lì.
Secondo me ha dato tutto quello che aveva nell'ultimo mondiale perso contro Herlings, dove praticamente hanno vinto solo loro due con distacchi abissali su quelli dietro (compresi quelli che ora sembrano fenomeni)
Ribadisco: Tony è il più grande di sempre. Non c'è mai stato un altro pilota che per 17 anni ininterrottamente ha vinto almeno un gran premio.
Avversari ne ha avuti più di Everts, se non altro perché la regola della Mxgp attuale impone che tutti i migliori piloti siano al via della stessa classe. Ai tempi di Everts, invece, i campioni si "sparpagliavano" tra tre cilindrate. Ed era anche più bello, ma tant'è...
E, a differenza di Everts, quando Cairoli era nel pieno della maturità e della forma non c'era un pilota in grado di batterlo. Cioè, tra il 2006 e il 2017 non è mai esistito un Albertyn o un Tortelli. Solo Gajser nel 2016, ma l'anno dopo Tony ha riordinato le idee e lo ha distrutto.
Sarebbe stato bello vederlo contro un Roczen al 100% (cioè prima della trasvolata in America) o un Villopoto più dignitoso di quello che è venuto a farsi prendere in giro nel 2015.
Carmichael? Imbattibile, ma dopo 8 anni da schiacciasassi ha smesso perché era arrivato alla frutta (anzi, all'hamburger...). Avrebbe potuto continuare a stare al vertice (magari vincendo meno) per altri 10 anni? Sì, ma non l'ha fatto.
Bayle? Fenomeno assoluto, ma è durato 4 anni.
E concordo con Long: il Cairoli al 110% l'abbiamo visto solo a inizio 2018 quando duellava con Herlings. Lì abbiamo capito quello che avrebbe potuto fare se ne avesse avuto bisogno negli anni precedenti.
Lucindo ha scritto:In qualsiasi sport l'idea che ci sia stato il MIGLIORE di TUTTI i TEMPI la ritengo un'idea esclusivamente personale di chi lo sostiene e non dimostrabile , ognuno ha vinto contro i propri avversari del prorprio tempo e dunque è stato il migliore di quel periodo , come pure la mia tesi , sia chiaro , è puramente personale , ma Toni ha vinto contro Bayle ? E contro RC ? O contro Geboers ? E cosi contro come altri campioni , Toni è SICURAMENTE uno dei migliori di tutti i tempi , e se l'è guadagnato questo merito condiderando da dove è partito , e i km che ha dovuto sorbirsi per guadagnarsi tutto questo , ma sminuire ciò che si son guadagnati TUTTI gli altri è mancanza di obbiettività associata ad un leggero campanilismo da tifo , rispetto il pensiero , ma ripeto , NON DIMOSTRABILE con nessun dato o statistica , se fosse cosi , in percentuale avrebbe vinto molto di più un JMB in un breve periodo e ...... in 2 mondi !! Ma nemmeno lui è stato il migliore di tutti i tempi , ma solo del suo !!
kaiserktm ha scritto:kimi416 ha scritto:Pensate a quanto tempo è passato da quando Tony vince le gare nel mondiale.
Praticamente si sono ritirati tutti quelli contro cui ha gareggiato. Cioè, quando ha vinto le prime c'erano Chiodi, Sword e Carl Nunn
Se penso quando correva contro il povero Mcfarlane, Rattray, i fratelli Pourcel, philippaerts, Ramon, Barragan, Nagl, la sfida ai nazioni con Villopoto, sembrano passati 20 anni ed è ancora lì.
Secondo me ha dato tutto quello che aveva nell'ultimo mondiale perso contro Herlings, dove praticamente hanno vinto solo loro due con distacchi abissali su quelli dietro (compresi quelli che ora sembrano fenomeni)
Ribadisco: Tony è il più grande di sempre. Non c'è mai stato un altro pilota che per 17 anni ininterrottamente ha vinto almeno un gran premio.
Avversari ne ha avuti più di Everts, se non altro perché la regola della Mxgp attuale impone che tutti i migliori piloti siano al via della stessa classe. Ai tempi di Everts, invece, i campioni si "sparpagliavano" tra tre cilindrate. Ed era anche più bello, ma tant'è...
E, a differenza di Everts, quando Cairoli era nel pieno della maturità e della forma non c'era un pilota in grado di batterlo. Cioè, tra il 2006 e il 2017 non è mai esistito un Albertyn o un Tortelli. Solo Gajser nel 2016, ma l'anno dopo Tony ha riordinato le idee e lo ha distrutto.
Sarebbe stato bello vederlo contro un Roczen al 100% (cioè prima della trasvolata in America) o un Villopoto più dignitoso di quello che è venuto a farsi prendere in giro nel 2015.
Carmichael? Imbattibile, ma dopo 8 anni da schiacciasassi ha smesso perché era arrivato alla frutta (anzi, all'hamburger...). Avrebbe potuto continuare a stare al vertice (magari vincendo meno) per altri 10 anni? Sì, ma non l'ha fatto.
Bayle? Fenomeno assoluto, ma è durato 4 anni.
E concordo con Long: il Cairoli al 110% l'abbiamo visto solo a inizio 2018 quando duellava con Herlings. Lì abbiamo capito quello che avrebbe potuto fare se ne avesse avuto bisogno negli anni precedenti.
signo501 ha scritto:E comunque il fatto di correre 3 gare in una settimana,a 35 anni ha ampliato la differenza di prestazione.....secondo me se si correva in media ogni 15 giorni,come da normalità, il campionato poteva essere diverso.non dico che Cairoli avrebbe vinto,ma avendo più tempo per recuperare fatica e piccoli infortuni,avrebbe corso con la mente più sgombra.
signo501 ha scritto:E comunque il fatto di correre 3 gare in una settimana,a 35 anni ha ampliato la differenza di prestazione.....secondo me se si correva in media ogni 15 giorni,come da normalità, il campionato poteva essere diverso.non dico che Cairoli avrebbe vinto,ma avendo più tempo per recuperare fatica e piccoli infortuni,avrebbe corso con la mente più sgombra.
long jhon ha scritto:I numeri non fanno la storia ma dipende, ci sono tante considerazioni che si possono fare per misurare lo spessore di un atleta e quindi se vogliamo mai nessuno meglio di RC e mi trova d'accordo, straordinario Everts e figuriamoci, ... e si potrebbe andare avanti con Geboers, Jobè e vari del passato e del presente come Herlings, Gajser ecc.
Ma a 35 anni la carriera di Cairoli semplicemente dice:
al suo diciassettesimo mondiale, ha conquistato per la quattordicesima volta un posto sul podio iridato, avendo all'attivo nove titoli di campione del mondo (2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2017), tre secondi posti (2006, 2016, 2018) e due terzi (2004, 2020). In questa travagliata stagione, Tony ha raggiunto l'incredibile traguardo dei 10.000 punti in carriera, delle 500 partenze, dei 250 Gran Premi disputati e delle 17 stagioni consecutive chiuse con almeno una vittoria.
Direi che possiamo avere tutte le impressioni soggettive che vogliamo ...
scoiattolo ha scritto:ma si è solo per rompere i coglioni i discorsi di lezgatto
basta ricercare in giro anche solo la % di massa muscolare che perdi dopo i 30, e se non la vuoi perdere ti devi allenare il doppio di un altro di 20 anni per mantenerla
non sono professionista manco io, ma a 30 andavo in moto ad allenarmi il sabato mattina ed il sabato pomeriggio in mountain bike con gli amici sui monti (no e-bike del cazzo....ma quella a pedali vera 25-30km sulle montagne)
quando giro adesso sto due giorni per riprendermi
Visitano il forum: Nessuno e 19 ospiti