lawnmover ha scritto:Ciao Ivano,
Un sognatore, che ha portato una piccola azienda a far saltare il sonno ai giapponesi.
ora...su una nuvola, mi immagino siano seduti lui, Claudio Castiglioni , Massimo Tanburini, e li altri Giganti del motociclismo che hanno reso l'industria italiana un autentico diamante.
Che la terra ti sia lieve come il carbonio che vestiva le tue splendide macchine.
R.I.P.
Ehh si .... Ivano è stato proprio un grande.
Da produrre biciclette a produrre moto e vincere " 56 Titoli " , a scoprire ed allevare personaggi del calibro di Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Max Biaggi, Loris Capirossi, Testuja Harada, Manuel Poggiali e tanti altri, a creare una scuola di squadra corse con Jan Wittheveen, Gigi dall'Igna e staff di ingegneri seconda a nessuno tantomeno ai giapponesi.
Solo con il passaggio ai 4T i giapponesi si sono riscattati, col 2T erano sempre ad inseguire nelle piccole cilindrate che sono poi quelle che scoprono i talenti e li trasformano in campioni.
Ha dato lavoro ad un migliaio di persone locali, Noale , Scorze', voleva dire Aprilia.
Economia reale, basata su numeri reali, le banche non lo hanno sostenuto nel momento di maggior espansione, hanno preferito investire nei "derivati" salvo poi fare i mega buchi che tutti noi italiani stiamo contribuendo a sanare perchè in Italia le banche non possono fallire, L' Aprilia ora è passata sotto la guida di Colaninno e adesso ricorre la parola esuberi esuberi esuberi.
Eppure Ivano era un Italiano vero, le sue moto con le grafiche replicavano la bandiera Italiana, il tricolore colorava con una stupenda livrea le moto di serie degli anni '70 - '80.
Solo chi come noi segue e vive le competizioni sportive motociclistiche puo' capire e dare un valore a cio' che Ivano ha fatto e proprio perchè non ha avuto remore a confrontarsi con dei competitors del calibro di Honda, Yamaha e tanti altri e a fargli passare notti insonni .
Ha scritto pagine di storia e il suo nome " Ivano Beggio " è scritto su quelle pagine e ci restera' per sempre.