Cruscone ha scritto:Bello il freno posteriore a destra
Cruscone ha scritto:Bello il freno posteriore a destra
Aledei ha scritto:Cruscone ha scritto:Bello il freno posteriore a destra
é una genialata di Dall‘igna
kawarossi ha scritto:Aledei ha scritto:Cruscone ha scritto:Bello il freno posteriore a destra
é una genialata di Dall‘igna
per creare qualcosa di rivoluzionario: freno a sx e cambio a dx!!
andycott64 ha scritto:Sei rimasto agli anni 70-80 eh....
franci700 ha scritto:andycott64 ha scritto:Sei rimasto agli anni 70-80 eh....
Mah, non direi proprio . L'ultima (e per fortuna unica) ducati che ho avuto , e che sposava esattamente questa filosofia, la ho acquistata nuova nel 2008, 848 come ho gia scritto sopra... Dopo una sfilza di jap ho provato a comperare italiano... grande errore...
right_revenge ha scritto:
LA FOTO è VECCHIA
.... Questo nuovo “assetto” del mercato ha portato molti motociclisti a interessarsi e appassionarsi al Racing off-road, specialità di nicchia (in Europa, non negli USA, dove il Supercross è sicuramente più famoso della Velocità), che oggi rappresenta terra di conquista per marchi storicamente legati all’asfalto delle strade e delle piste. Stiamo parlando della Triumph e, ultimamente, della Ducati, che però, come abbiamo spiegato, non ha improvvisato un progetto Cross ed Enduro ma l’ha sviluppato con calma, valutando attentamente pro e contro. Oggi vediamo la punta dell’iceberg ma dietro questo progetto ci sono tanti ragionamenti per risolvere importanti problemi. Uno degli obiettivi del progetto è incrementare le vendite.
Banalmente, allargando le “famiglie” delle moto stradali, è possibile ritoccare al rialzo il numero di moto vendute ma per ottenere un risultato importante bisogna ripetere quello che la KTM fece tanti fa, passando dall’off-road all’on-road, rivolgendosi a clienti che fino a quel momento non avevano mai preso in considerazione l’acquisto di una moto austriaca, semplicemente perché la KTM produceva principalmente delle monocilindriche da Cross e da Enduro.
La Ducati, in modo speculare, farà la medesima operazione, a nostro avviso incontrando maggiori difficoltà, poiché nel mercato delle moto da Cross e da Enduro le prestazioni e i successi nelle corse contano molto di più rispetto all’on-road. Per intenderci, la S 1000 RR ha avuto un ottimo successo commerciale anche se la BMW non ha mai vinto un mondiale Superbike e non ha mai corso ufficialmente in MotoGP. Nel Cross e nell’Enduro, a differenza della Velocità, le moto che vengono usate nelle corse sono molto simili a quelle che sono vendute dai dealers; per questo motivo, i successi nel Racing hanno un peso maggiore.
La KTM ha conquistato una posizione dominante nel Fuoristrada grazie ai successi nelle competizioni nazionali e internazionali e alle prestazioni delle sue moto; il motore 125 2T e il 250 4T da anni sono riferimenti a livello di potenza e coppia e questi “plus” sono apprezzati dagli utenti che spesso usano le moto per gareggiare. Poi, l’importante questione legata al valore dell’usato. Tutti i team e molti Crossisti ed Enduristi cambiano moto alla fine di ogni stagione, pertanto la facilità di vendita dell’usato (elevata, nel caso della KTM) e il deprezzamento del prodotto (molto basso, nel caso della KTM) hanno un’importanza rilevante, quando si deve decidere quale moto acquistare.
right_revenge ha scritto:
LA FOTO è VECCHIA
.... Questo nuovo “assetto” del mercato ha portato molti motociclisti a interessarsi e appassionarsi al Racing off-road, specialità di nicchia (in Europa, non negli USA, dove il Supercross è sicuramente più famoso della Velocità), che oggi rappresenta terra di conquista per marchi storicamente legati all’asfalto delle strade e delle piste. Stiamo parlando della Triumph e, ultimamente, della Ducati, che però, come abbiamo spiegato, non ha improvvisato un progetto Cross ed Enduro ma l’ha sviluppato con calma, valutando attentamente pro e contro. Oggi vediamo la punta dell’iceberg ma dietro questo progetto ci sono tanti ragionamenti per risolvere importanti problemi. Uno degli obiettivi del progetto è incrementare le vendite.
Banalmente, allargando le “famiglie” delle moto stradali, è possibile ritoccare al rialzo il numero di moto vendute ma per ottenere un risultato importante bisogna ripetere quello che la KTM fece tanti fa, passando dall’off-road all’on-road, rivolgendosi a clienti che fino a quel momento non avevano mai preso in considerazione l’acquisto di una moto austriaca, semplicemente perché la KTM produceva principalmente delle monocilindriche da Cross e da Enduro.
La Ducati, in modo speculare, farà la medesima operazione, a nostro avviso incontrando maggiori difficoltà, poiché nel mercato delle moto da Cross e da Enduro le prestazioni e i successi nelle corse contano molto di più rispetto all’on-road. Per intenderci, la S 1000 RR ha avuto un ottimo successo commerciale anche se la BMW non ha mai vinto un mondiale Superbike e non ha mai corso ufficialmente in MotoGP. Nel Cross e nell’Enduro, a differenza della Velocità, le moto che vengono usate nelle corse sono molto simili a quelle che sono vendute dai dealers; per questo motivo, i successi nel Racing hanno un peso maggiore.
La KTM ha conquistato una posizione dominante nel Fuoristrada grazie ai successi nelle competizioni nazionali e internazionali e alle prestazioni delle sue moto; il motore 125 2T e il 250 4T da anni sono riferimenti a livello di potenza e coppia e questi “plus” sono apprezzati dagli utenti che spesso usano le moto per gareggiare. Poi, l’importante questione legata al valore dell’usato. Tutti i team e molti Crossisti ed Enduristi cambiano moto alla fine di ogni stagione, pertanto la facilità di vendita dell’usato (elevata, nel caso della KTM) e il deprezzamento del prodotto (molto basso, nel caso della KTM) hanno un’importanza rilevante, quando si deve decidere quale moto acquistare.
right_revenge ha scritto:
LA FOTO è VECCHIA
.... Questo nuovo “assetto” del mercato ha portato molti motociclisti a interessarsi e appassionarsi al Racing off-road, specialità di nicchia (in Europa, non negli USA, dove il Supercross è sicuramente più famoso della Velocità), che oggi rappresenta terra di conquista per marchi storicamente legati all’asfalto delle strade e delle piste. Stiamo parlando della Triumph e, ultimamente, della Ducati, che però, come abbiamo spiegato, non ha improvvisato un progetto Cross ed Enduro ma l’ha sviluppato con calma, valutando attentamente pro e contro. Oggi vediamo la punta dell’iceberg ma dietro questo progetto ci sono tanti ragionamenti per risolvere importanti problemi. Uno degli obiettivi del progetto è incrementare le vendite.
Banalmente, allargando le “famiglie” delle moto stradali, è possibile ritoccare al rialzo il numero di moto vendute ma per ottenere un risultato importante bisogna ripetere quello che la KTM fece tanti fa, passando dall’off-road all’on-road, rivolgendosi a clienti che fino a quel momento non avevano mai preso in considerazione l’acquisto di una moto austriaca, semplicemente perché la KTM produceva principalmente delle monocilindriche da Cross e da Enduro.
La Ducati, in modo speculare, farà la medesima operazione, a nostro avviso incontrando maggiori difficoltà, poiché nel mercato delle moto da Cross e da Enduro le prestazioni e i successi nelle corse contano molto di più rispetto all’on-road. Per intenderci, la S 1000 RR ha avuto un ottimo successo commerciale anche se la BMW non ha mai vinto un mondiale Superbike e non ha mai corso ufficialmente in MotoGP. Nel Cross e nell’Enduro, a differenza della Velocità, le moto che vengono usate nelle corse sono molto simili a quelle che sono vendute dai dealers; per questo motivo, i successi nel Racing hanno un peso maggiore.
La KTM ha conquistato una posizione dominante nel Fuoristrada grazie ai successi nelle competizioni nazionali e internazionali e alle prestazioni delle sue moto; il motore 125 2T e il 250 4T da anni sono riferimenti a livello di potenza e coppia e questi “plus” sono apprezzati dagli utenti che spesso usano le moto per gareggiare. Poi, l’importante questione legata al valore dell’usato. Tutti i team e molti Crossisti ed Enduristi cambiano moto alla fine di ogni stagione, pertanto la facilità di vendita dell’usato (elevata, nel caso della KTM) e il deprezzamento del prodotto (molto basso, nel caso della KTM) hanno un’importanza rilevante, quando si deve decidere quale moto acquistare.
Ilgalloreal ha scritto:Cruscone ha scritto:Bello il freno posteriore a destra
perché tu di solito lo tieni a sinistra come sulla ducati in foto....
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