primi subbugli in Mxgp..

La chiacchiera dell'MXBARS!!!

Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Dobermann » ven giu 24, 2022 8:18 am

Cruscone ha scritto:
j-axl ha scritto:
Dobermann ha scritto:Vendono scooter....moto di bassa cilindrata....

Detto questo, ho visto il benvenuto che gli hanno dato, poi anni fa parlavo con un amica che aveva uno zio che viveva la e il motocross piace molto, era fatto a modo loro ma hanno veramente tante richieste!
Quindi io credo sia anche giusto fare gare la, perchè si dovrebbero tagliare fuori dal mondo???
Hanno una cultura pure loro e hanno dei mercati che stanno crescendo, se gli enti locali vogliono gare del genere è xkè vogliono intrattenimenti per generare movimento mediatico e di pubblico, basta guardare la musica e il cinema che ha tanti personaggi che arrivano da li....
Come andare in Australia ha senso, è vicino ad Indonesia e Thailandia e sappiamo bene che da li di campioni ne sono usciti parecchi....
Quindi credo sia sbagliato da dire che non ha senso correre li... :oops: :oops: :oops:

Giusto.
Allora bisogna che il promoter aiuti i team in qualche modo, soprattutto i team minori.
Non è inserendo date nel calendario che puoi pretendere tutti abbiano fondi e voglia da buttare.


Appunto. :wink:
Mi pare che in motogp e anche in f1 il promoter aiuti non poco i team, se non erro in motogp addirittura la dorna da un incentivo a 6 zeri per le moto.
Qui invece vanno in questi mercati (giustamente) ma poi andarci sono cazzi del team, anzi vogliono le iscrizioni anticipate al campionato, l'importante è tirare il cassetto e averlo pieno ad andare a sera poi domani si vedrà... :D

Bisogna vedere gli incentivi.....e comunque il pubblico non sono 5000 persone paganti....ma almeno il triplo... :)
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Cruscone » ven giu 24, 2022 9:30 am

2.5 milioni a pilota

Poco ma nemmeno troppo se calcoliamo che è più di 20% delle spese approssimative per un team motogp.

In Usa gira ancora come da noi negli anni 90 con premi economici per posizionamento e come già detto miliardi di volte un camporese o un pincopallino può permettersi di provare da privatone a correre...

Con infront come gira?

Io la vedo così, è come un bar.
C'è il bar con il caffè da 10 euro a piazza San marco a Venezia ma hai un servizio e una location inimitabili e lo sai già comunque dove vai a parare.
Oppure hai il bar col caffè da 1,50 euro ma c'è la barista tettona e il caffè anche se è slavato e caro si fà perdonare. :D
Qui c'è un caffè slavato a 10 euro fatto da un ciccione....

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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda j-axl » ven giu 24, 2022 9:42 am

Dobermann ha scritto:
Cruscone ha scritto:
j-axl ha scritto:
Dobermann ha scritto:Vendono scooter....moto di bassa cilindrata....

Detto questo, ho visto il benvenuto che gli hanno dato, poi anni fa parlavo con un amica che aveva uno zio che viveva la e il motocross piace molto, era fatto a modo loro ma hanno veramente tante richieste!
Quindi io credo sia anche giusto fare gare la, perchè si dovrebbero tagliare fuori dal mondo???
Hanno una cultura pure loro e hanno dei mercati che stanno crescendo, se gli enti locali vogliono gare del genere è xkè vogliono intrattenimenti per generare movimento mediatico e di pubblico, basta guardare la musica e il cinema che ha tanti personaggi che arrivano da li....
Come andare in Australia ha senso, è vicino ad Indonesia e Thailandia e sappiamo bene che da li di campioni ne sono usciti parecchi....
Quindi credo sia sbagliato da dire che non ha senso correre li... :oops: :oops: :oops:

Giusto.
Allora bisogna che il promoter aiuti i team in qualche modo, soprattutto i team minori.
Non è inserendo date nel calendario che puoi pretendere tutti abbiano fondi e voglia da buttare.


Appunto. :wink:
Mi pare che in motogp e anche in f1 il promoter aiuti non poco i team, se non erro in motogp addirittura la dorna da un incentivo a 6 zeri per le moto.
Qui invece vanno in questi mercati (giustamente) ma poi andarci sono cazzi del team, anzi vogliono le iscrizioni anticipate al campionato, l'importante è tirare il cassetto e averlo pieno ad andare a sera poi domani si vedrà... :D

Bisogna vedere gli incentivi.....e comunque il pubblico non sono 5000 persone paganti....ma almeno il triplo... :)

Il triplo pagante bisogna vedere cosa paga... Dubito in Indonesia chiedano 60 euro a cranio, e quelli non vanno comunque in tasca ai team che fanno trasferta.
Gli incentivi saranno proporzionali alle spese, immagino.
Se non ci sono cosa si svenano a fare? A far vedere il logo dell'edil camilfiore dall'altra parte del mondo?
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda fabrell94 » ven giu 24, 2022 12:30 pm

Yamaha ha appena pubblicato il post su Instagram, loro hanno speso 83 k € per l'Indonesia :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda kawarossi » ven giu 24, 2022 12:57 pm

…quelli di standing construct sono molto sparagnini…. :D :D :D :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda L109 » ven giu 24, 2022 9:07 pm

E' il solito discorso. La teoria di fare GP in mercati emergenti dove le case costruttrici hanno interesse a farsi vedere è buona.
La pratica però è che tutti i team sono europei e andare in culonia a fare le gare ha dei costi enormi che nessuno gli ripaga.
Se le case costruttrici e il promoter hanno i loro interessi a fare li i GP, allora devono contribuire.
Diversamente i team hanno ragione a restare a casa.
Che poi , diciamocela tutta, se il prodotto fosse mediaticamente ben fatto ( non come adesso) non servirebbe nemmeno andare la a correre. Internet, televisore e telefonino li hanno anche la e di sicuro anche per un appassionato locale è più facile e più bello guardare il National che non il mondiale.
Se poi il promoter fosse stato un pò più lungimirante avrebbe capito già diversi mesi fa che aria tirava. Soldi non ce ne sono.
Inutile fare una gare di MONDIALE in Tailandia con 10 piloti. E' uno spettacolo indegno. Roba da vergognarsi.
E' una evidente incapacità di gestione da parte del promoter.
Ora mi aspetto che si svegli anche la federazione ( colpevole quanto il promoter....) e che per farsi bella scarichi tutte le colpe sul promoter togliendogli il mandato a fine anno.
Poi si formerà una nuova società con dentro un paio di prestanome, faranno dei bei discorsoni, paventeranno un nuovo corso, una svolta per il motocross ecc. ecc.
Dopo di che il carrozzone riparte tutto contento e gioioso. Quanto durerà? Lascio a voi ogni considerazione.
Questa sera sono ottimista :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Max_250_2t » dom giu 26, 2022 8:44 am

Non conosco il calendario (ormai non guardò più nemmeno gli highlight, entro solo nel forum a leggervi :lol: )
Se facessero anche quattro gare in Asia ma tutte 4 di fila i costi sarebbero solo una volta A/R…
Possono concentrare le gare in America e le gare in Asia e i costi si riducono al posto di continui A/R… se fanno già così non considerate il mio messaggio :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda right_revenge » mar giu 28, 2022 6:20 pm

La vicecampionessa del mondo di motocross deve fare l'estetista durante la settimana per campare.
E' contenta di venire a correre il campionato italiano perché almeno qui si becca qualche soldo, a differenza del mondiale.
E, ciliegina sulla torta, guadagna più in una sola gara di monopattini elettrici che in una stagione intera di motocross (anche se il motocross elettrico le fa schifo).
Nancy Van de Ven è una che parla senza filtri.

Castellarano – Olandese, 25 anni il prossimo novembre, Nancy Van de Ven è una delle crossiste più forti di sempre. Forse la più forte in assoluto a non aver ancora vinto un titolo mondiale.

Cresciuta a pane e motocross (il fratello Rinus correva già quando lei è nata), da tre stagioni Nancy difende i colori di team italiani e dal 2021 è con il Ceres71, che le mette a disposizione una Yamaha e la guida tecnica di Chicco Chiodi. Van de Ven, quindi, partecipa anche al campionato italiano Prestige femminile e lo fa volentieri, perché, usando le sue stesse parole: “qui è bello e si può anche vincere qualche soldo”.

Nancy, come hai scoperto la passione per il motocross?
“Mio fratello Rinus è un ex pilota dei GP. Lui ha 10 anni più di me e correva già quando sono nata. Quando vieni su in un contesto del genere, tutto quello che vuoi fare è salire su una moto”.

Quando hai iniziato a correre?
“A 7 anni ho avuto la mia prima moto, ma all’inizio la famiglia era concentrata su mio fratello, che correva ad alti livelli, e io andavo in moto più o meno una volta al mese. Poi nel 2010 Rinus ha avuto un brutto infortunio e si è ritirato e io ho iniziato a correre il campionato olandese, che ho vinto nel 2011”.

Ed è stato lì che hai capito che potevi diventare una professionista?
“Una professionista è una persona che viene pagata per correre. Io nel 2011 avevo 13 anni, a quell’età correvo ancora solo per divertimento. Quando ho iniziato a fare il mondiale, allora ho capito che il motocross poteva essere il mio futuro”.


Nella tua carriera hai vinto molto, ma ti manca ancora il titolo mondiale. E in almeno un paio di occasioni ti è sfuggito veramente per un soffio, un po’ come un calciatore che perde per due volte ai rigori la finale di coppa del mondo. Come hai superato delle delusioni così forti?
“Io dico sempre che è meglio arrivare quarti piuttosto che secondi come è successo a me. Intendiamoci, sono stata vice campionessa cinque volte e in alcuni casi sono stata contenta, perché erano secondi posti di cui andare fieri. Ma quando arrivi così vicina a vincere, la sconfitta fa veramente male. Ricordo che nel 2017, quando ho perso il campionato all’ultimo giro dell’ultima manche, sono rimasta chiusa in casa a piangere per tipo un mese. Però, se il tuo sogno è essere campionessa del mondo, alla fine riparti, cambi qualcosa e ci riprovi. Ormai sono arrivata seconda tante volte, ma dentro di me so di poter vincere un titolo mondiale. Non ne voglio cinque, me ne basta uno solo. E continuerò a lavorare finché non ci riuscirò”.

Quando arrivi così vicina alla vittoria, sono i particolari che fanno la differenza. Chissà quante volte avrai pensato a quella piccola cosa che ha cambiato completamente la storia…
“Sì, ma ci sono delle cose che non puoi cambiare da sola. Oggi sono in un grande team, mentre prima facevo tutto in famiglia: oltre alle gare e agli allenamenti, bisognava pensare alla moto, alle trasferte, al budget per affrontare la stagione. Ed eravamo solo io, i miei genitori e mio fratello. Era dura, veramente dura. Adesso invece c’è il team Ceres71 che organizza tutto al 100%, mi toglie tanto stress e mi permette di concentrare le energie solo sul lavoro in pista. È stato un grande passo avanti per me, anche perché forse non tutti sanno che durante la settimana io faccio anche un altro lavoro”.

Ah, sì?
“Ho un salone di bellezza e in particolare mi occupo di ciglia e sopracciglia. Incastro gli impegni di lavoro con gli allenamenti e spesso devo rinunciare a fare delle cose che mi piacerebbero perché devo lavorare. Col motocross non guadagno abbastanza per vivere”.

E questo dovrebbe far riflettere su tante cose. Anche se il motocross femminile in questi ultimi anni è cresciuto veramente tanto. Sei d’accordo?
“Sì, il motocross femminile sta diventando sempre più conosciuto. Spesso incontro ragazze che mi seguono e mi dicono che vorrebbero correre anche loro. Forse è perché oggi è più facile trovare notizie, foto o video di motocross e quindi le ragazze lo vedono e pensano ‘ok, voglio provare anch’io’”.


Hai già parlato del team Ceres71 e hai detto che ti aiuta molto. Come ti trovi con la tua compagna Giorgia Blasigh?
“Molto bene, è una brava ragazza e anche la sua famiglia è molto amichevole. C’è un bell’ambiente nel team perché stiamo bene tutti insieme, mentre l’anno scorso era un po’ diverso. Quest’inverno sono venuta un po’ di giorni in Italia per dei test, lo farò di nuovo a luglio e quando vengo qui sto con Giorgia. Abbiamo un appartamento che ci mette a disposizione il team, andiamo in pista insieme e lavoriamo insieme con Chicco (Chiodi ndr) e con i meccanici”.

Qual è la tua pista preferita in Italia?
“Penso Mantova”.

È molto diverso l’allenamento di una crossista donna rispetto a un uomo?
“Sì. Quando ho iniziato a correre seriamente in moto, la prima cosa che hanno fatto i miei genitori è stata mandarmi da un dottore per fare un piano d’allenamento mirato. Lui mi ha spiegato che una donna non deve allenarsi come un uomo, altrimenti non fa altro che indebolirsi. Così ho il dottore che mi segue e un preparatore atletico che ogni giorno mi chiede come mi sento e, in base a quello, fissa il piano d’allenamento. Mi alleno sei o sette giorni a settimana, ma vado in moto solo due volte: di solito il mercoledì e un giorno del weekend”.

In Olanda ci sono tanti crossisti fortissimi, sia nel maschile che nel femminile, e un ex pilota come Marc De Reuver ha pubblicato addirittura una sua biografia. Qui in Italia una cosa del genere la puoi fare solo se ti chiami Antonio Cairoli. Significa che il motocross è uno sport molto popolare da voi.
“Non sono d’accordo. Da quello che vedo io, in Italia Tony è una leggenda, tutti lo conoscono, se va al supermercato di sicuro trova gente che lo ferma. Invece in Olanda se chiedi a dieci persone chi è Jeffrey Herlings, forse ti rispondono in due. Però se metti Max Verstappen in uno stadio con 100mila persone, non c’è uno che non lo conosce”.


Pensa che invece in Italia la gente dice che in Olanda il motocross è uno sport molto seguito e che Jeffrey Herlings è una vera star.
“Quando Jeffrey vince un gran premio, la tv nazionale o i giornali pubblicano due parole tipo ‘Jeffrey Herlings ha vinto il gran premio’ e basta. Quando vinco io, non ne parlano proprio. Quindi no, il motocross in Olanda non è così famoso come pensate”.

Allora siete sulla stessa barca di noi italiani… E a proposito, che ne pensi del campionato italiano femminile?
“Mi piace, è un bel campionato. C’è molta differenza tra le prime e le ultime della classifica, ma il cancelletto è sempre pieno e ci sono tante ragazze che vengono a correre tutte le gare. E un altro aspetto importante è che c’è il montepremi. Non sono molti soldi, ma è già qualcosa. Soprattutto se pensi che al mondiale quando vinci un gran premio non ti danno niente”.

Quest’anno stai partecipando anche al campionato Eskootr, cioè una specie di mondiale per monopattini elettrici. Di cosa si tratta?
“Sono dei mezzi preparati apposta per le gare, hanno una batteria molto potente e superano i 100 all’ora di velocità. È un vero campionato del mondo, è il primo anno che esiste e stanno provando a fare una competizione che metta sullo stesso piano gli uomini e le donne, perché ovviamente l’Eskootr non richiede lo stesso sforzo fisico di una moto da cross. Finora ho fatto solo dei test ed è stato super divertente, correrò la mia prima gara a metà luglio a Genova”.

E forse ti pagheranno di più che nel motocross…
“Molto di più. Mi pagano per partecipare e in più ci sono dei bonus se ottengo un buon risultato. Probabilmente guadagnerò di più in un weekend di Eskootr che in un’intera stagione di motocross, tra l’altro rischiando molto meno”.

E allora che ne pensi del motocross elettrico?
“No, quello non fa per me. Quando si correrà col motocross elettrico, io smetterò di correre”.

Alessandro Castellani
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda j-axl » mar giu 28, 2022 8:12 pm

Veramente brava e veloce.
E avere Chicco come insegnante.....le ha portate in giro per la pista, gli spiegava, ha girato lui in pista(a piedi)tra le manche per verificare lo stato dopo il ripristino, insomma, un bell'aiuto ed un ottimo mentore.
E devo dire che era l'unico a farlo(sennò solo un paio di ragazzi), passione ed esperienza.
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda scoiattolo » mar giu 28, 2022 10:45 pm

Sul motocross elettrico vedo che concorda che è una mmerda :D :mrgreen: evidentemente è una vera appassionata di motori anche lei :mrgreen:
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Erik » mer giu 29, 2022 9:29 am

Dai se la seconda al mondo non riesce non dico ad arricchirsi, ma nemmeno a campare, ma che senso ha ?

Che desolazione
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Cruscone » mer giu 29, 2022 9:50 am

Be ragazzi Reneux 2 stagioni fà in testa al mondiale mx2 doveva pagarsi l'albergo, nel mondiale femminile cosa vi aspettavate? :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Dobermann » mer giu 29, 2022 10:22 am

Si ma.....chi lo guarda il mondiale femminile?
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda anubi86 » mer giu 29, 2022 10:28 am

Dobermann ha scritto:Si ma.....chi lo guarda il mondiale femminile?


tutti gli spettattori presenti in pista a guardare quello maschile.
Chi guarda il nuoto? Eppure la Pellegrini potrebbe mantenere un team cross per anni ad alti livelli...

Ma come dicevano sopra se un Renaux deve pagarsi l'albergo di cosa stiamo parlando?
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Erik » mer giu 29, 2022 10:51 am

Parliamo del fatto che fare questo sport a livello professionistico al momento è una follia, un suicidio economico, tanto vale fare il regionale e qualche garetta nazionale sulle piste che “piacciono”
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda kimi416 » mer giu 29, 2022 11:08 am

Dobermann ha scritto:Si ma.....chi lo guarda il mondiale femminile?


in effetti sono abbastanza d'accordo con la provocazione del dober.

bisogna anche essere un pò onesti e realisti, non è che per forza tutti debbano campare di sport, ci sono sport (tra cui il motocross femminile) che ancora hanno interesse limitato, quindi non per forza devono essere sport "professionistici".
Considerando anche che lei è la dimostrazione che si possa competere al top pur facendo altro nella vita, quindi che il livello di quella serie non può essere considerato "professionistico".
Magari un giorno lo diventerà e allora è giusto che un atleta possa campare facendo quello, ma dipende sempre dall'interesse che lo spettacolo porta.

C'è gente che lavora anche se va alle olimpiadi, donne e uomini.
Ciò, secondo me, non toglie dignità ad uno sport.

Poi se vuoi far sembrare uno sport quello che non è, mettendo in difficoltà tutto il settore, allora puoi gestire un campionato del mondo di motocross. :D
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Retsov192 » mer giu 29, 2022 11:19 am

kimi416 ha scritto:
Dobermann ha scritto:Si ma.....chi lo guarda il mondiale femminile?


in effetti sono abbastanza d'accordo con la provocazione del dober.

bisogna anche essere un pò onesti e realisti, non è che per forza tutti debbano campare di sport, ci sono sport (tra cui il motocross femminile) che ancora hanno interesse limitato, quindi non per forza devono essere sport "professionistici".
Considerando anche che lei è la dimostrazione che si possa competere al top pur facendo altro nella vita, quindi che il livello di quella serie non può essere considerato "professionistico".
Magari un giorno lo diventerà e allora è giusto che un atleta possa campare facendo quello, ma dipende sempre dall'interesse che lo spettacolo porta.

C'è gente che lavora anche se va alle olimpiadi, donne e uomini.
Ciò, secondo me, non toglie dignità ad uno sport.

Poi se vuoi far sembrare uno sport quello che non è, mettendo in difficoltà tutto il settore, allora puoi gestire un campionato del mondo di motocross. :D


Poi se vuoi far sembrare uno sport quello che non è, mettendo in difficoltà tutto il settore, allora puoi gestire un campionato del mondo di motocross. :D[/quote]

In quest’ultima frase,secondo me hai riassunto tutto il succo del discorso
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda giustino » mer giu 29, 2022 12:05 pm

Dobermann ha scritto:Si ma.....chi lo guarda il mondiale femminile?

Si, e chi guarda il curling? eppure da professionista ci campi. Ci sono sport per cui l'interesse intrinseco sarebbe minimo, ma sono promossi, proposti, spettacolarizzati, viene creato un format appetibile, un mercato di contorno, merchandising, immagini vendibili, interesse quindi di sponsor e quindi denaro. Guarda come sono promossi in USA cose come il wrestling o i Monster Truck e quanto denaro ci gira intorno. Col motocross femminile basterebbe creare dei "personaggi", un immagine, proporre immagini decenti, costruire insomma intorno alla gara qualcosa che attiri. In fondo, sarebbe più facile creare un prodotto commercialmente appetibile con il motocross femminile piuttosto che con quello maschile, magari non entusiasmerebbe gli appassionati, ma sarebbe seguito da gran parte del pubblico occasionale. Guarda proprio l' esempio USA: il National è il "motocross vero", è seguito però solo o quasi solo dagli appassionati, e quindi denaro ne gira poco. Nel Supercross il pubblico di appassionati è marginale, ma una marea di occasionali lo segue per lo spettacolo, non per il lato agonistico, e gli occasionali, che sono tantissimi, interessano a chi vende auto, trattori, bibite, abbigliamento...agli sponsor fuori settore insomma, e sono loro che portano i soldi. Poi tanto pubblico vuol dire tanto incasso per l'organizzatore, che può reinvestire, migliorare le strutture, accogliere più pubblico ancora. Solo che per farlo bisogna essere Imprenditori, con la I maiuscola, e non mungitori della vacca altrui.
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Aledei » mer giu 29, 2022 12:17 pm

ecco un articolo del 2009 della rinomata MXA, la quale si era presa la briga di aiutare noi europei... dobbiamo ammettere che son passati 12 anni non é cambiato niente :e404:

COSA C'È CHE NON VA NEI GP (GRAND PRIX) DEL CAMPIONATO DEL MONDO MX FMI? LA STORIA DEL 2010 CHE GIUSEPPE LUONGO NON VUOLE FARVI LEGGERE.
Quando la FIM ha ceduto i diritti dei GP a Giuseppe Luongo, la sua nomina sembrava una notizia incoraggiante. L'idea di un promotore professionista che coordinasse la serie e portasse i GP di motocross al livello successivo sembrava proprio quello di cui lo sport aveva bisogno.

Non è un segreto che non tutto vada bene all'interno del FIM World Motocross Championships. Il malcontento serpeggia tra le squadre, i piloti, i promotori delle gare e i tifosi. Un tempo i GP erano la serie più prestigiosa del pianeta e il campionato a cui aspiravano i piloti di tutto il mondo (anche quelli americani). Purtroppo, da quando la FIM ha venduto i diritti del Campionato del Mondo a Giuseppe Luongo alla fine degli anni '90, la direzione che la serie ha preso è stata ampiamente controversa.

L'elenco delle politiche attuate da Luongo sotto le sue due società (Action Group e Youthstream) è una lettura inquietante per gli appassionati di motocross.

(1) Eliminazione dei fondi per i Rimborsi, le partenze e le trasferte dei piloti.
(2) Introduzione di ingenti tasse di iscrizione (circa 1400 dollari a gara).
(3) Tasse di omologazione delle gare di centinaia di migliaia di dollari.(+400mila?)
(4) Piste scadenti (scelte per privilegiare le infrastrutture dei box rispetto alla pista e alla sua tradizione).
(5) diminuzione delle iscrizioni dei piloti (incredibilmente, un obiettivo dichiarato del promotore della serie!!!). Sembra ovvio che le iscrizioni siano diminuite rispetto ai bei tempi andati, perché la capacità di permettersi l'iscrizione è più importante del talento del pilota.
(6) Si dice che Youthstream ricorra a tattiche punitive contro chiunque osi criticarla (gli esempi più significativi sono Stefan Everts, Mickael Pichon e Mark Eastwood).
(7) A un osservatore esterno sembra che le decisioni che riguardano lo sport siano prese con scarso riguardo per i corridori e le squadre. Più volte le decisioni di Luongo sembrano favorire gli sponsor aziendali e la copertura televisiva rispetto alle tradizioni e ai valori dello sport.
A nostro modesto parere, il motocross GP, così come lo conosciamo oggi, è una dittatura governata con il pugno di ferro. Chi parla rischia rappresaglie. Si dice che ai giornalisti sia stato ritirato l'accredito per aver pubblicato materiale sfavorevole a Luongo. E, cosa più grave, Mark Eastwood, il team manager del Motocross delle Nazioni britannico 2009, ha perso il posto di team manager dopo che gli è stato detto che Youthstream lo considerava "persona non grata" dopo che aveva espresso la sua opinione personale sullo stato dei Gran Premi nella rivista British Moto. Il redattore di quella pubblicazione ha successivamente descritto come un collaboratore di Luongo, interrogandolo sull'intervista, abbia aperto la conversazione con la battuta: "Non vogliamo spaventarla, ma...?".

Per la stesura di questo articolo, MXA ha parlato con proprietari di team, manager di team, attuali ed ex piloti di GP, personale del settore, dipendenti di Luongo, promotori di gare e giornalisti di moto. È stato strano per una rivista americana trovare persone che avevano letteralmente paura di parlare. Questo non è certo un problema negli Stati Uniti. I piloti, i manager e gli addetti ai lavori europei si sono sentiti abbastanza coinvolti nell'argomento da parlare onestamente, ma solo a condizione di completo anonimato. Li ringraziamo per il loro coinvolgimento e proteggeremo la loro identità.
QUELLA CHE SEGUE È L'OPINIONE PERSONALE DI MXA SU QUELLO CHE CONSIDERIAMO IL SACCHEGGIO DEL MOTOCROSS GRAND PRIX. NON È ALTRO CHE LA NOSTRA OPINIONE E POCO ALTRO.
QUESTA È LA STORIA CHE GIUSEPPE LUONGO
NON VUOLE CHE TU LEGGA.
Va notato che MXA non ha alcun interesse in questa corsa. MXA non si occupa più di motocross da Gran Premio (anche se un tempo dedicavamo ampie sezioni della rivista ai GP). Quindi, perché siamo interessati ora? È semplice. Nessuno nella stampa europea o nell'industria motociclistica ha il coraggio di farlo, ma la situazione deve essere portata alla luce. MXA non lo fa per il consumo americano (siamo sicuri che la maggior parte dei piloti di motocross americani sa poco e si preoccupa ancora meno dei Gran Premi gestiti da Luongo). Lo facciamo per aiutare lo sport in Europa.
PRIMA DI INIZIARE, UN PO' DI STORIA
COME FUNZIONAVANO I GP IN PASSATO?

I Campionati Mondiali di Motocross della FIM si svolgevano in tre serie separate per 125, 250 e 500. Ognuno dei circa 12 GP di ogni classe era organizzato da singoli promotori o club di ogni paese e sanzionato dalla FIM (l'organo di governo mondiale a cui è affiliata anche l'AMA).

Il promotore della gara organizzava la gara, pagava una tassa di omologazione nominale (circa 15.000-25.000 dollari) alla propria federazione nazionale e forniva il denaro per la partenza e la borsa di circa 70.000 dollari per ogni GP. In cambio, l'organizzatore si tiene i soldi del pubblico pagante, le tasse di concessione e qualsiasi sponsorizzazione che possa attirare.

CHI PUÒ CORRERE UN GP?
Le iscrizioni erano aperte a otto corridori per ogni Paese (questi corridori si erano qualificati per presentare le loro iscrizioni ai GP attraverso i Campionati nazionali del loro Paese). Non c'erano tasse d'iscrizione e si presentavano dai 90 ai 120 corridori per avere la possibilità di gareggiare in una prova del Campionato del Mondo.

COME È STATO SELEZIONATO IL GRUPPO DEI 40?

Le qualifiche cronometrate si sono svolte sabato per ridurre il campo a 40 corridori per le gare di domenica (più due riserve). Tutti i 42 piloti qualificati hanno ricevuto una partenza e un premio in denaro fino al 25° posto in entrambe le manche. La somma di partenza è stata di circa 1160 dollari per pilota.

QUESTO SISTEMA DELLA VECCHIA SCUOLA HA FUNZIONATO?

Sì. Questo sistema era equo. Assicurava che i 40 piloti più veloci della giornata fossero in linea, e due riserve significavano che i cancelli erano sempre pieni per entrambe le gare. Due piazzamenti nei primi 25 posti facevano guadagnare circa 1560 dollari, più che sufficienti per portare un pilota privato alla gara successiva, mettere qualcosa in tavola e mantenere vivo il sogno di un contratto con la fabbrica. Naturalmente, i piloti ufficiali dell'epoca guadagnavano molto di più.

COSA È SUCCESSO QUANDO LUONGO È ENTRATO IN SCENA?

Quando la FIM cedette i diritti del GP a Giuseppe Luongo, la sua nomina sembrò una notizia incoraggiante. L'idea di un promotore professionista che coordinasse la serie e portasse i GP di motocross a un livello superiore sembrava proprio quello di cui lo sport aveva bisogno. Luongo ha esposto il suo piano, che consiste nell’investire per il futuro". Ha parlato di come sia necessario investire denaro in questo sport per aumentarne il profilo, migliorare la professionalità e aumentare l'esposizione. Sostenne che avrebbe creato le condizioni per la ricchezza e fece previsioni azzardate sul fatto che in breve tempo tutti i piloti avrebbero raccolto i benefici finanziari. Tuttavia, all'epoca nessuno si rese conto di chi fosse il denaro che sarebbe stato investito e in che misura.

COSA È SUCCESSO QUANDO LUONGO SE N'È ANDATO?

Luongo, con il suo Action Group, ha gestito i GP fino al 2000, prima di vendere i diritti alla società televisiva spagnola Dorna (i promotori della MotoGP). La Dorna sapeva poco di motocross e durante il suo mandato ha fatto tentativi e modifiche risultate disastrose (come il formato a una sola gara) fino a quando non ha mollato alla fine del 2003. La Dorna ha rivenduto i diritti del GP a Luongo (a quanto si dice per pochi spiccioli). Ora, sotto il nome di Youthstream (invece di Action Group), Luongo ha acquistato i diritti del Campionato del Mondo di Motocross fino al 2026.

COSA È SUCCESSO QUANDO LUONGO È TORNATO SULLA SCENA?

Una delle prime politiche di Luongo è stata quella di aumentare le tasse di iscrizione alle gare. All'inizio le tasse erano modeste (circa 25.000 dollari a gara), ma presto aumentarono drasticamente. In breve tempo, i club che volevano organizzare un GP si trovarono a dover pagare tasse di autorizzazione per centinaia di migliaia di dollari, oltre ai costi di organizzazione della gara. Con il solo guadagno delle entrate, divenne sempre più impossibile per molti dei leggendari circuiti da GP, come Payerne, Sittendorf e Hawkstone Park, permettersi di organizzare gare. Tuttavia, nonostante le tariffe sempre più alte, sembra che non mancassero altri club più ricchi o promotori sostenuti da governi e federazioni desiderosi di intervenire.

QUAL È OGGI LA TASSA DI OMOLOGAZIONE PER UN GRAN PREMIO?

Secondo fonti attendibili, la tassa di autorizzazione per un promotore per organizzare un GP sotto Youthstream è di circa 435.000 dollari. È difficile stabilire l'importo esatto perché varia a seconda della situazione. I promotori di gare ci dicono che l'importo esatto dipende dal fatto che si tratti di un promotore privato o di un ente governativo. Si dice che i promotori privati nei paesi dove si svolgono i GP tradizionali ottengano una tariffa migliore, mentre i luoghi più lontani (come Turchia e Bulgaria) e gli eventi gestiti dal governo paghino tariffe molto più alte. Si stima che nel calendario attuale ci siano solo due o tre promotori privati che non hanno il sostegno del governo o della federazione. Non sorprende che Youthstream privilegi i Paesi lontani e gli eventi finanziati dal governo, indipendentemente dal fatto che in quel Paese esista un mercato significativo del motociclismo fuoristrada.

COSA OTTENGONO I PROMOTORI DELLE GARE IN CAMBIO DI DENARO?
I promotori ci dicono che per la tassa di autorizzazione, Youthstream fornisce i piloti del GP, l'attrezzatura per il cronometraggio e quelle che un promotore ha definito le "cose belle" (intendendo il podio, le tende della pit-lane, gli uffici Youthstream, le tende dell'ospitalità e le aree di ristorazione). Luongo allestisce anche gli archi Red Bull, gli striscioni e gli altri oggetti degli sponsor. Youthstream inoltre filma, monta e confeziona la copertura televisiva dell'evento e la distribuisce alle emittenti televisive di tutto il mondo.

COSA FORNISCONO I PROMOTORI DI GARA LOCALI?
L'organizzatore della gara si fa carico di tutti gli altri costi di realizzazione della corsa, tra cui la costruzione della pista, gli edifici, la manutenzione, le recinzioni, l'irrigazione, il cancello di partenza, gli addetti alla pista, gli sbandieratori, l'impianto di amplificazione, le ambulanze, i servizi igienici, i bidoni dell'immondizia, la sicurezza, le forze dell'ordine, l'assicurazione, l'intrattenimento fuori pista, le concessioni di cibo, la pubblicità, la promozione e la miriade di altre cose che servono per organizzare una gara.
In base a un sondaggio non scientifico condotto tra gli appassionati medi, i tracciati artificiali, le piste semplici e le gare scadenti sembrano essere i motivi più comuni per cui si rinuncia a partecipare e seguire lo sport.

QUALI SONO I COSTI NASCOSTI?
Inoltre, gli organizzatori ci hanno detto che devono anche fornire camere d'albergo e pasti per ben 150 persone dello staff e degli ospiti di Youthstream; se queste persone scelgono di consumare i pasti nella struttura di ospitalità di Youthstream, l'organizzatore deve pagare a Youthstream 22 dollari a pasto. Un promotore di GP ci ha detto che il suo conto per i soli alberghi di Youthstream era di quasi 50.000 dollari.

L'ORGANIZZATORE DELLA GARA LOCALE RICEVE I SOLDI DEGLI SPETTATORI?

Sì. In effetti, il reddito principale dell'organizzatore è costituito dai soldi del pubblico presente. Qualsiasi sponsorizzazione ottenuta dall'organizzatore deve essere divisa al 50% con Youthstream ed è limitata al 50% dell'area della segnaletica sul circuito. (Tutte le posizioni migliori per i banner sono già occupate dagli sponsor di Youthstream).

QUALI CIRCUITI POSSONO PERMETTERSI TUTTI I COSTI E LE TASSE?
Pochi tra i circuiti GP tradizionali sono in grado di risolvere questo problema. Inoltre, poiché Youthstream dà molta importanza alle strutture dei box, si prediligono sempre più i circuiti automobilistici (anche se non c'è una pista di motocross). Di conseguenza, in molti GP le piste sono temporanee e gran parte delle infrastrutture devono essere portate in loco, a spese dell'organizzatore della gara. L'organizzatore della gara fornisce anche tutte le strutture per l'evento, compresi telefoni, fax, internet, elettricità, acqua, docce, ecc.
Youthstream ha rinunciato a molti dei tradizionali circuiti da Gran Premio a favore di quelli per auto da corsa. Foto di Ray Archer

COME FANNO I CIRCUITI A TROVARE I SOLDI?
I promotori delle gare ci dicono che senza il sostegno del governo o della federazione (di fatto un'elemosina, senza alcun ritorno commerciale previsto) l'economia di un GP con questo accordo finanziario non regge.

Prendiamo ad esempio la Gran Bretagna. Nel paese che è forse la patria spirituale del motocross GP, c'è stata una serie di promotori che hanno cercato, senza riuscirci, di rendere il GP di Gran Bretagna un successo finanziario. Nonostante la buona affluenza di pubblico - pari, se non superiore, a quella che ci si potrebbe aspettare - la successione di fallimenti finanziari suggerisce che il modello di business di Luongo è difettoso. Se i costi per la realizzazione di un GP sono così elevati che, anche in caso di bel tempo e di una buona affluenza di pubblico, l'evento risulta in perdita, come è possibile che ciò sia sostenibile? E mentre il promotore si assume tutti i rischi (e la minaccia di rovina finanziaria in caso di pioggia), Youthstream ottiene il suo compenso a prescindere. Si dice che alcuni promotori di GP britannici del passato stiano ancora pagando i debiti a Youthstream a rate, a distanza di anni.
Un team manager con cui abbiamo parlato ha stimato che la situazione reale è che pochi corridori nei GP ha un qualche tipo di stipendio o bonus, mentre altri gareggiano per niente, e il resto probabilmente paga per partecipare.

QUANTO È MIGLIORATA L'AFFLUENZA DEGLI SPETTATORI SOTTO IL REGIME DI LUONGO?
La maggiore professionalità e il profilo più alto a cui Youthstream ambisce potrebbero far pensare a un aumento del numero di spettatori. In un sondaggio tra i promotori di gare, la maggior parte di essi ha ritenuto che ciò non stesse accadendo. E come se non bastasse, Youthstream gonfia le cifre delle presenze in modo così sfacciato da dare credito alla teoria della "Grande Bugia". I numeri ottimistici di Luongo sugli spettatori sembrano in contrasto con le cifre reali. Ad esempio, in occasione dell'MXDN di Budds Creek del 2007, il numero ufficiale di spettatori è stato stimato in 80.000 persone. Il promotore di Budds Creek, Jonathan Beasley, ha dichiarato che gli spettatori erano 24.000. Si scopre che Youthstream ricava le sue cifre contando gli stessi fan ogni volta che attraversano il cancello in un fine settimana. Quindi, un tifoso che viene al campo, assiste alle prove, va alla sua auto per prendere il cappello e alle gare di venerdì, sabato e domenica, potrebbe essere contato più volte. Inoltre, si dice che vengano conteggiati anche tutti i pass gratuiti che Youthstream distribuisce agli sponsor aziendali, siano essi utilizzati o meno.

PERCHÉ L'AFFLUENZA NON È AUMENTATA?
In base a un sondaggio non scientifico condotto tra i tifosi medi, le piste artificiali, i campi deboli e le gare scadenti sembrano essere i motivi più comuni per cui si rinuncia a partecipare. Un secondo motivo è il prezzo dei biglietti. Al Motocross delle Nazioni 2009, organizzato da Luongo in Italia, un biglietto e un pit pass costavano quasi 150 dollari. Il terzo motivo è che la copertura televisiva allontana i possibili spettatori. Perché andare alla gara quando si può guardare in diretta in TV?

COME SE LA PASSANO I CORRIDORI CON LA POLITICA DI CONDIVISIONE DELLA RICCHEZZA DI LUONGO?
Youthstream sostiene che il cancelletto è pieno di corridori stipendiati e si vanta regolarmente della prosperità delle squadre, indicando i loro grandi paddock, i camion dell'ospitalità e il grande numero di dipendenti. Luongo ha recentemente dichiarato pubblicamente che gli stipendi dei GP vanno da 29.000 dollari a 1,1 milioni di dollari, e ha anche delineato il suo obiettivo di uno stipendio minimo di 35.000 dollari per tutti i piloti presenti nell'elenco delle "Squadre Ufficialmente Approvate". Tuttavia, la vera salute finanziaria della serie non può essere giudicata dall'agiatezza di pochi (e le affermazioni sulla prosperità dell'intero paddock non sono vere). Un team manager con cui abbiamo parlato ha stimato che la situazione reale è che solo la metà dei piloti nei GP ha un qualche tipo di stipendio o bonus, il resto corre per niente o probabilmente paga per partecipare. Quindi, se è vero che ci sono più corse di squadra di alto profilo rispetto al passato, il fatto triste è che alcune di queste corse non sono retribuite.
I GP hanno smesso da tempo di rappresentare il motocross o addirittura di essere un Campionato del Mondo legittimo. Il prodotto è ormai un programma televisivo.

E I SOLDI DEI RIMBORSI?
Le mosse più controverse di Youthstream sono state l'eliminazione dei rimborsi e dei premi di partenza. Per non parlare dell'introduzione di quote di iscrizione di 1470 dollari per GP (o 14.700 dollari per la stagione in anticipo). Secondo Chuck Sun, anche la classe dei Veterani richiede una tassa d'iscrizione fino a 750 dollari. Queste mosse, ha detto Luongo, erano necessarie perché il denaro doveva essere investito nuovamente nello sport, in modo che i piloti potessero guadagnare di più in futuro.

QUANTO COSTA CORRERE IL GRAN PREMIO?
I costi reali sono notevoli. Nel 1998, un pilota che si fosse piazzato in media al decimo posto durante la stagione avrebbe guadagnato un premio di partenza e un premio in denaro di poco meno di 30.000 dollari per la stagione. Luongo ha fatto sparire tutto questo da un giorno all'altro. Per i GP nel loro complesso, si tratta di un enorme flusso di denaro che esce dalle mani del corridore per entrare nel conto bancario di Youthstream. Se si sommano le quote d'iscrizione, la borsa cancellata, i soldi per le partenze eliminati e si considera la perdita dei sussidi di viaggio per le gare in aereo (un altro accordo finanziario di lunga data che Youthstream ha annullato), si capisce che in un colpo solo Luongo ha sottratto quasi 2,5 milioni di dollari a stagione direttamente ai corridori e alle squadre.

COME GIUSTIFICA LUONGO IL FATTO DI NON PAGARE AI CORRIDORI UN SALARIO ADEGUATO?
In breve, dice che è compito di qualcun altro. Luongo ha sempre sostenuto che è responsabilità della squadra pagare i propri dipendenti. Forse c'è una certa logica in questa posizione, ma il suo obiettivo è troppo ristretto. Per un pilota ufficiale che guadagna 350.000 dollari o più all'anno, i portavoce di Youthstream sostengono che perdere 40.000 dollari in premi e partenze nel corso della stagione non è un fattore importante (anche se dobbiamo ancora trovare un pilota che consideri insignificante una riduzione di stipendio di oltre dieci punti percentuali). Come prova, Luongo deve allestire tutte quelle tende di lusso per l'ospitalità e vedere quanti tifosi paganti vengono a vederle senza che i corridori siano presenti. I piloti sono le star. Sono loro che i tifosi, gli spettatori televisivi e i lettori delle riviste pagano per vederli.

CHE DIRE DELLA STORIA DI MARVIN MUSQUIN?
Prendiamo la storia di Marvin Musquin come esempio di vita sul circuito GP. Nel corso della stagione 2009, il pilota francese Marvin Musquin si è trovato in testa al Campionato del Mondo MX2 (250). Con una mossa molto pubblicizzata, è passato al Team KTM a metà stagione, sostenendo di non essere stato pagato dal team francese Honda. In seguito, le voci hanno suggerito che la vera storia era che il suo contratto con la Honda, che aveva firmato dopo il rispettabile 14° posto nella serie 2008, prevedeva un piccolo stipendio, ma con le alte tasse d'iscrizione di Youthstream, il suo team in difficoltà non aveva altra scelta se non quella di finanziare lui stesso le iscrizioni o non correre. Musquin, dopo molte lotte, si è finalmente liberato dal contratto con la Honda (forse grazie alla generosità della KTM) e ha vinto il Campionato del Mondo.

E I PRIVATI?
James Noble, un pilota 450 GP di qualità e regolarmente nella top ten, era al 16° posto nella serie 2009, ma ha abbandonato i GP a metà della stagione 2009. Noble ha dichiarato che non era possibile continuare a correre con l'attuale struttura finanziaria. Nonostante il suo solido curriculum e il suo posto in una squadra di alto profilo, James non guadagnava nulla e doveva pagarsi le iscrizioni. Complessivamente, Noble si ritrovava con un esborso di quasi 50.000 dollari a stagione rispetto all'era pre-Youthstream.

Anche il connazionale britannico di Noble, Brad Anderson, 23° nella classe 450 nel 2008, ha abbandonato i GP, non riuscendo a finanziare le spese di iscrizione (e non guadagnando nemmeno i premi). Anderson è tornato alle gare britanniche, meglio retribuite, e ha vinto il campionato nazionale, battendo molti degli attuali piloti dei GP. Questa fu la prima volta in più di 30 anni che il campione nazionale britannico non partecipò ai GP. Noble e Anderson non sono casi isolati. Ci sono molti altri piloti in grado di ottenere buoni punti nei GP che non corrono per niente o quasi.


Dov'è l'integrità della serie quando piloti veloci, con un curriculum comprovato, non possono permettersi di gareggiare?

È IMPORTANTE CHE QUESTI PILOTI GP NON POSSANO GAREGGIARE?

Assolutamente sì! Perché un campionato abbia un qualche peso, dovrebbe essere una gara tra i 40 piloti più veloci. Come si può considerare equo l'attuale sistema se un buon numero di questi piloti viene escluso perché non ha un pilota di serie o un ricco finanziatore? È vero che nessun corridore ha il diritto automatico a un contratto di lavoro con grosse somme di denaro. Sicuramente un Campionato del Mondo così ricco come quello che Youthstream sostiene di essere dovrebbe essere strutturato in modo da permettere a corridori professionisti del calibro di Noble e Anderson di continuare a correre i GP come privati autofinanziandosi finché sono abbastanza veloci.

COSA DICE GIUSEPPE LUONGO DI TUTTO QUESTO?
Nella sua "intervista" autografata alla fine della stagione 2009, Luongo ha parlato del fatto che il Campionato del Mondo è una "serie esclusiva, a cui non molti possono accedere". Ha scritto: "È così che dovrebbe essere. Il Campionato del Mondo è il vertice della piramide, con una base di campionati continentali". (I campionati continentali a cui si riferisce sono le serie MX3 (450cc+) e EMX2 (250cc), entrambe gestite da Youthstream, con ingenti costi di sanzione, alte quote di iscrizione per i piloti e nessun premio in denaro). Giuseppe ha poi descritto il Campionato del Mondo come "per l'élite, per i migliori; non è per tutti. Il Campionato del Mondo deve essere solo per la creme de la creme".

È DAVVERO SOLO PER LA CREME DE LA CREME?
Se una mazzetta di denaro è creme, allora la mazzetta più grande è la creme de la creme. Avete bisogno di esempi? Al Gran Premio di Turchia del 2009, il lettone Alojzij Fortuna ha pagato i suoi 1470 dollari e ha corso nella classe 450. Ha completato la seconda manche al 26° posto (e ha mancato di poco una posizione a punti per sei posizioni). Questo pilota della creme de la creme ha una particolarità. Il miglior tempo di Alojzij è stato di 36,5 secondi al giro più lento del leader. Luongo vuole farci credere che un pilota che viene doppiato ogni tre giri sia il migliore al mondo?
Il campionato di motocross più prestigioso del mondo ha dovuto essere sostenuto da piloti sudamericani locali, tra cui Mariana Balbi.

SERVE UN ALTRO ESEMPIO?
Al GP del Brasile, solo 16 piloti della 450 GP si sono presi la briga di venire in Brasile. Il campionato di motocross più prestigioso del mondo ha dovuto essere sostenuto da piloti sudamericani locali, tra cui Mariana Balbi. Mariana è diventata la prima donna a conquistare punti nel Campionato del Mondo quando si è classificata al 20° posto nella seconda manche della 450. La signorina Balbi era a tre giri di distacco e il suo miglior tempo è stato di 19 secondi al giro più lento rispetto al leader.

COME PUÒ IL CAMPIONATO DEL MONDO FINGERE DI ESSERE CREDIBILE QUANDO L'UNICA CONDIZIONE DI ACCESSO È IL DENARO?
Dov'è l'integrità della serie quando i piloti più veloci, con un curriculum comprovato, non possono permettersi di gareggiare, ma i novizi ricchi (e siamo onesti, 36 secondi al giro sono la velocità dei novizi) possono iscriversi e sbarrare loro la strada in una gara del campionato del mondo?

COME SONO LE PRESENZE DEI PILOTI AI GP?
Le iscrizioni ai GP sono ancora ai minimi storici. In teoria, le iscrizioni sono aperte a 40 piloti per ogni classe, ma dopo la stagione 2009, Luongo ha dichiarato (come aveva fatto 12 mesi prima) di voler ridurre le iscrizioni in MX1 a 30 piloti "per motivi di sicurezza". Tuttavia, non appena un maggior numero di squadre ha chiesto di partecipare alla serie 2010, la sicurezza è passata in secondo piano e il limite massimo è stato nuovamente portato a 40. Luongo afferma che il suo obiettivo a lungo termine è quello di ridurre ulteriormente il numero di piloti nella classe 450 a soli 24 "per aumentare la qualità delle gare". Questa affermazione non ha senso. In alcuni GP del 2009, addirittura 26 piloti si sono schierati in gara: una situazione che ha penalizzato i fan che avevano pagato per assistere alla gara e che non si sarebbe mai verificata con il vecchio sistema di qualifiche.

COME SI PUÒ MIGLIORARE LA GARA RIDUCENDO ULTERIORMENTE IL NUMERO DI PILOTI?
E senza privati che sostituiscano i piloti di serie infortunati, alcuni GP potrebbero ridursi a 15 o 20 piloti. A nostro avviso, l'idea di ridurre il campo di gara non è altro che un'operazione politica per sostenere la domanda di iscrizioni a prezzi ancora più alti. È anche una comoda cortina fumogena per nascondere il fatto che, a causa dei costi imposti da Youthstream, non si riescono a trovare abbastanza corridori ricchi da riempire un cancello di 40 persone. Inoltre, alcuni ritengono che la nuova età massima di 23 anni per la classe 250 nel 2010 sia solo un altro modo per costringere i piloti della classe 250, che ha un numero eccessivo di iscritti, a passare alla classe 450, in difficoltà.
Al Motocross delle Nazioni 2009 promosso da Luongo in Italia, il biglietto e il pit pass costavano quasi 150 dollari.

COSA PENSANO I TEAM UFFICIALI DELLA SITUAZIONE?
Le squadre ufficiali hanno grandi sponsor, quindi la loro opinione generale è che il modello Youthstream funziona. I team hanno ricevuto finanziamenti dagli sponsor, che credono siano in parte dovuti alla promozione e alla copertura televisiva di Youthstream. Sebbene non siano d'accordo con l'addebito delle tasse d'iscrizione e l'assenza di premi in denaro, per loro questo problema specifico è acqua passata. A loro non interessa la ripartizione dei costi.

COSA INTERESSA AI FACTORY TEAM?
Le principali lamentele dei team si concentrano su ciò che ritengono sia un processo decisionale unilaterale, senza alcuna considerazione per le loro opinioni o i loro contributi. Si sentono delusi dal totale abbandono da parte della FIM del dovere di rappresentare i punti di vista, gli interessi e le preoccupazioni dei membri - le squadre e i piloti. Sebbene ai GP ci sia un comitato che prende decisioni chiamato "commissione MX/SM GP", questo comprende solo Luongo, il suo omologo della FIM Wolfgang Srb e un rappresentante dei costruttori (al momento è il signor Tsubouchi della Yamaha). Si può intuire da che parte andranno le votazioni di questa commissione di tre persone.

QUAL È LA SITUAZIONE PER I TEAM PIÙ PICCOLI, NON APPARTENENTI ALLA FABBRICA?
Per molti dei team più piccoli la situazione finanziaria è disastrosa. Anche se i grandi camion possono sembrare impressionanti, i costi di gara sono molto alti e probabilmente lo saranno sempre di più. Le tasse di iscrizione e la mancanza di premi in denaro contribuiscono allo stress finanziario. Poiché i budget sono ridotti, molte squadre non hanno altra alternativa che cercare piloti che corrano solo per i bonus, che corrano gratis o, incredibilmente, che paghino la squadra per avere la possibilità di correre.

SE LA SITUAZIONE È COSÌ NEGATIVA PER LE SQUADRE NON UFFICIALI, PERCHÉ CONTINUANO A PARTECIPARE?
Molte squadre sono "ego trip". Sono di proprietà di ricchi (o non abbastanza ricchi, in alcuni casi) appassionati di questo sport, e sono in gran parte finanziati dal proprietario della squadra. Questi uomini hanno una passione per questo sport e vogliono partecipare al campionato del mondo (si pensi alla MDK in America). La maggior parte di loro lo fa da molti anni e si sente fedele a questo sport, alla squadra che ha creato e al personale che impiega. Continuano a gareggiare (e a pagare) nella speranza che il loro pilota possa sfondare e che un giorno possano attirare i grandi sponsor promessi da Luongo.

Per la maggior parte di loro, questo non è accaduto, e quindi molti si affidano a forti iniezioni di denaro privato per rimanere a galla. Nessuna delle piccole squadre con cui abbiamo parlato era contenta della struttura dei costi, ma quando esprimono il loro punto di vista a Youthstream, viene semplicemente detto loro che se non vogliono (o non possono permettersi di) partecipare, ci sono molte altre squadre pronte a prendere il loro posto.

A nostro avviso, Youthstream si è dimostrata molto abile nel reprimere il dissenso (e questi costanti aggiustamenti del numero di corridori e squadre consentiti nella serie assicurano che la domanda superi sempre di poco l'offerta). Questo mette rapidamente a tacere le squadre e i singoli ribelli, che temono di perdere il loro posto nel paddock. Le ribellioni sono già state proposte in passato, ma la solidarietà non regge mai e le squadre più piccole, quelle con una presa più fragile sulla loro posizione all'interno dei GP, sono di solito quelle che rompono per prime le righe.

QUALCUNO SI È RIBELLATO ALLA DITTATURA DI LUONGO?
Sì, e sarete sorpresi, o forse no, dal fatto che sono state le donne ad alzarsi per prime. Secondo le stesse atlete, erano incavolate per l'introduzione di una tassa d'iscrizione. Sono rimaste ferme e si sono rifiutate di pagare. Youthstream si è tirata indietro, distorcendo in seguito i fatti per affermare di aver rinunciato alle quote come gesto di buona volontà. Tuttavia, ha dimostrato che se i partecipanti sono uniti, le cose possono cambiare. Per il 2010 Youthstream ha annunciato che le donne dovranno pagare quasi 750 dollari a gara se vogliono essere incluse. Le donne tracceranno un'altra linea nella sabbia?

E I CIRCUITI DI GRAN PREMIO?
A parte alcune eccezioni, come i profondi circuiti sabbiosi del Benelux, molti tracciati dei Gran Premi sono ormai circuiti infestati da salti, tagliati a misura di Supercross, con pochi terreni naturali o dislivelli. Lungi dall'essere "tecnici", sono spesso troppo facili. Per soddisfare i programmatori televisivi, i tracciati hanno tempi sul giro inferiori ai due minuti, perché è più facile e meno costoso trasmetterli (questo approccio sta arrivando anche per i campionati nazionali AMA). Le moderne piste da GP sono a volte molto monotematiche e, dato che praticamente ogni rettilineo è caratterizzato da un piano o da un doppio, ci sono poche opportunità di impostare un sorpasso e di farlo passare prima di attraversare un qualche ostacolo a velocità fissa. Secondo molti, sono l'ombra di ciò che dovrebbe essere una pista da GP (e anche l'AMA si sta orientando in questo senso).

QUALI SONO GLI ASPETTI POSITIVI DELLA VISIONE DI YOUTHSTREAM?
Ci sono due aspetti positivi nella gestione della Youthstream da parte di Luongo:

(1) Non c'è dubbio che la professionalità e la presentazione delle gare siano migliorate e che le strutture nel paddock e nella sala stampa siano migliori.

(2) Ogni GP è trasmesso in televisione, quindi le gare sono viste da un vasto pubblico. Questa copertura televisiva è generalmente ben prodotta e spesso trasmessa in diretta. Youthstream sostiene che questo ha portato grandi sponsor nello sport, ma molti osservatori ritengono che il principale beneficiario di questi investimenti televisivi sia proprio Youthstream, i cui sponsor della serie (Braun, Teka, Hyundai, Red Bull e altri) pagano profumatamente per la massiccia copertura televisiva attraverso la collocazione di banner pubblicitari.

QUESTI DUE VANTAGGI VALGONO IL COMPROMESSO?

Come ci ha detto un giornalista europeo, "quello che hanno tolto è tutto ciò che definisce il motocross". E qui sta il problema. I GP hanno smesso da tempo di essere motocross o addirittura un Campionato del Mondo legittimo. Il prodotto è ora un programma televisivo - dove i partecipanti, siano essi piloti, squadre, tifosi o promotori di gare, pagano tutti Youthstream per il privilegio di partecipare.

A NOSTRO MODESTO PARERE, IL MOTOCROSS GRAND PRIX MODERNO È...

...uno sport in cui il promotore non retribuisce le star dello spettacolo e le fa pagare per partecipare.

... Uno sport in cui l'unico criterio di inclusione è il denaro, e molti piloti veloci restano a casa mentre alcuni ricchi novizi pagano per vivere le loro fantasie.

...Uno sport in cui è quasi impossibile per un GP realizzare un profitto senza l'aiuto del governo o della federazione.

...Uno sport in cui Giuseppe Luongo, apparentemente a braccetto con il suo omologo della FIM Wolfgang Srb, agisce a suo piacimento senza tenere in debito conto l'impatto sullo sport, sulle tradizioni, sui piloti e sulle squadre.

...Uno sport che bandisce i suoi critici e minaccia subdolamente coloro che potrebbero sostenerli.

...Uno sport in cui i custodi ufficiali del motociclismo, la FIM e il suo presidente Vito Ippolito, non hanno fatto alcun tentativo visibile di intervenire per il bene dei piloti, delle squadre, dei tifosi e dello sport.

...Uno sport che sarà governato nello stesso modo o peggio per i prossimi 17 anni.

...Uno sport che è una mucca da mungere per quasi ogni centesimo da un solo individuo.

In poche parole, secondo noi, l'attuale sistema di gestione dei GP puzza dalla testa
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Re: primi subbugli in Mxgp..

Messaggio da leggereda Cruscone » mer giu 29, 2022 12:20 pm

Be è il succo di quello che viene detto da anni.
Questo sport non è la motogp ne la f1, puoi mettere tutte le pitlane di sto cazzo a 3 piani ma agli appassionati non glie ne fraga nulla...che conta è lo spettacolo e il servizio televisivo ma pure li ci sono enormi lacune e di fatto gli anni buoni dove creare pubblico in chiaro sono stati sprecati con canali che facevano vedere il curling invece delle gare...
Ma avete visto quanto gente c'era a vedere il mondiale enduro?
Ok che è gratis ma ci vuole veramente passione per andare su una collina in culo al mondo per vedere passare una moto ogni 2 minuti per 30 secondi, idem i rally...
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