71alex111 ha scritto: Probabilmente mosse politiche.
71alex111 ha scritto:Il problema sorge anche negli allenamenti. Se succede un incidente grave fra piloti con licenze diverse, uno FMI e uno EPS cosa succede? L'assicurazione FMI copre danni a terzi non tesserati FMI essendo loro a girare in una pista omologata FMI? A quel punto bisogna fare allenamenti separati e diventa un casino.
Qui in veneto il presidente Sesti aveva fatto una convenzione molto valida con CSEN che opera qui da noi. In pratica le omologazioni erano valide per entrambi, i Direttori di gara facevano i corsi in comune e potevano dirigere gare di entrambi gli enti, si era iniziato a fare qualche gara con manche di contorno miste (fuori classifica). Stage per minicross con Istruttori un comune, calendari gare condivisi per evitare sovrapposizioni di date e altre cose valide. Poi il nuovo Presidente Copioli non l'ha rinnovata. Ha funzionato tutto bene solo per un anno. Il motivo del mancato rinnovo non lo so, visto che non c'era stato nessun tipo di problema. Probabilmente mosse politiche.
Cabro ha scritto:Intanto il 26 luglio la federazione ha approvato il codice etico e l'articolo 12.4 recita quanto segue: Gli Affiliati sono tenuti a svolgere la propria attività sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana; qualora venisse accertato che gli stessi svolgano anche attività sportiva agonistica riservata alla FMI con Enti di Promozione Sportiva, senza la sottoscrizione di apposita Convenzione FMI/EPS, l’affiliazione potrà essere sospesa, o, nei casi più gravi, revocata con apposita delibera di Consiglio Federale.
Se volete vederlo lo trovate a questo link: https://www.federmoto.it/wp-content/upl ... -Etico.pdf
arsankid47 ha scritto:bene, con le dovute precauzioni e cautele che giuridicamente parlando entriamo in un campo minato dove ogni caso è fine a se stesso, da quanto letto fin qui, tutti avete ragione ma nessuno ha torto.
allo stato attuale della vicenda, stando alle direttive e diffide emanate dalla federazione, i gestori di piste omologate dalla federazione hanno tutto l'interesse a rispettarle, parimenti chi ravisa nel comportamento/modi/tempistiche della FIM quanto meno una volontà intimidatoria non proprio ed eslusivamente finalizzata alla sola tutela dello sport/sportivo probabilmente (attenzione dico probabilmente) non sbaglia!!
come già detto in questa discussione, vi sono casi di altri sport ed altre federazioni coinvolte in questioni molto molto simili (ed altri stanno uscendo negli ultimi tempi), finiti in battaglie legali che ad oggi non hanno visto una fine e probabilmente non la vedranno in tempi brevi, ma il caso degli sport equestri è stato forse il primo a finire sotto le luci della ribalta con una battaglia legale tra federazione FISE ed enti amatoriali. proprio di questi giorni è la delibera del garante della concorrenza e del mercato (facilmente reperibile on line, non altrettanto di gustosa lettura), che in soldoni sanziona (parliamo di circa 500.000 mauri) la federazione in questione per le modalità scorrette con cui ha limitato l'attività degli eps smontandone l'apparato difensivo che giustificava tale comportamento finalizzato alla salvaguardi e tutela del cavallo/cavalliere.
di seguito un brevissimo stralcio
b) che la FISE - Federazione Italiana Sport Equestri ha posto in essere un abuso di posizione dominante consistente nell’attuazione di una strategia volta a restringere in maniera sostanziale gli ambiti di svolgimento dell'attività amatoriale, limitando fortemente l'ambito di operatività degli operatori concorrenti ed ampliando la propria sfera di attività, con specifico riferimento alle specialità Attacchi e Salto ad Ostacoli, almeno dal luglio 2017 ad oggi, in violazione dell’articolo 102 TFUE;
quanto detto, sottolineo e mi ripeto, vuol dire tutto e nulla: parliamo di un caso specifico e quindi fine a se stesso, ma è certo che visti da fuori i due casi paiono assomigliarsi e non poco. poi, chi sotto l'egida e l'etica della federazione lavora è chiaro che di questa debba rispettarne le indicazioni, poi se tali indicazioni violino o meno determinate leggi sarà l'autorità preposta a giudicare in caso ve ne fossero gli estremi.
ad aggiungersi la Corte Costituzionale con“il fenomeno sportivo, quale attività disciplinata, sia in astratto che in concreto, visto
indipendentemente dal suo inserimento nell’ordinamento statale, si presenta come
organizzazione a base plurisoggettiva per il conseguimento di un interesse generale. È un
complesso organizzato di persone che si struttura in organi cui è demandato il poteredovere, ciascuno nella sua sfera di competenza, di svolgere l’attività disciplinatrice, sia
concreta, che astratta, per il conseguimento dell’interesse generale. È, dunque,
ordinamento giuridico” (Cass., 11.2.1978, n. 625).
da cui si può capire che la materia è ostica e meno semplicistica di come la vogliamo descrivere con considerazioni limitate al business.La Corte costituzionale ha riconosciuto l’ordinamento sportivo come “uno dei più
significativi ordinamenti autonomi che vengono a contatto con quello statale”,
ricordando come “questo ordinamento autonomo costituisce l’articolazione italiana di un
più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale e che esso
risponde ad una struttura organizzativa extrastatale riconosciuta dall’ordinamento della
Repubblica” (Corte cost., sent. n. 49/2011).
Lo-KYB ha scritto:arsankid47 ha scritto:bene, con le dovute precauzioni e cautele che giuridicamente parlando entriamo in un campo minato dove ogni caso è fine a se stesso, da quanto letto fin qui, tutti avete ragione ma nessuno ha torto.
allo stato attuale della vicenda, stando alle direttive e diffide emanate dalla federazione, i gestori di piste omologate dalla federazione hanno tutto l'interesse a rispettarle, parimenti chi ravisa nel comportamento/modi/tempistiche della FIM quanto meno una volontà intimidatoria non proprio ed eslusivamente finalizzata alla sola tutela dello sport/sportivo probabilmente (attenzione dico probabilmente) non sbaglia!!
come già detto in questa discussione, vi sono casi di altri sport ed altre federazioni coinvolte in questioni molto molto simili (ed altri stanno uscendo negli ultimi tempi), finiti in battaglie legali che ad oggi non hanno visto una fine e probabilmente non la vedranno in tempi brevi, ma il caso degli sport equestri è stato forse il primo a finire sotto le luci della ribalta con una battaglia legale tra federazione FISE ed enti amatoriali. proprio di questi giorni è la delibera del garante della concorrenza e del mercato (facilmente reperibile on line, non altrettanto di gustosa lettura), che in soldoni sanziona (parliamo di circa 500.000 mauri) la federazione in questione per le modalità scorrette con cui ha limitato l'attività degli eps smontandone l'apparato difensivo che giustificava tale comportamento finalizzato alla salvaguardi e tutela del cavallo/cavalliere.
di seguito un brevissimo stralcio
b) che la FISE - Federazione Italiana Sport Equestri ha posto in essere un abuso di posizione dominante consistente nell’attuazione di una strategia volta a restringere in maniera sostanziale gli ambiti di svolgimento dell'attività amatoriale, limitando fortemente l'ambito di operatività degli operatori concorrenti ed ampliando la propria sfera di attività, con specifico riferimento alle specialità Attacchi e Salto ad Ostacoli, almeno dal luglio 2017 ad oggi, in violazione dell’articolo 102 TFUE;
quanto detto, sottolineo e mi ripeto, vuol dire tutto e nulla: parliamo di un caso specifico e quindi fine a se stesso, ma è certo che visti da fuori i due casi paiono assomigliarsi e non poco. poi, chi sotto l'egida e l'etica della federazione lavora è chiaro che di questa debba rispettarne le indicazioni, poi se tali indicazioni violino o meno determinate leggi sarà l'autorità preposta a giudicare in caso ve ne fossero gli estremi.
sono in completo accordo e saranno proprio l'autorità preposta a definire questa cosa, (tempi? l'unica incertezza) fermo restando che il motociclismo è considerato sport pericoloso con annessi e connessi, mentre nella situazione equestre si sono creati dei distinguo fra due sport > ostacoli e attacco che delimitano la diatriba tra istruttori e quant'altro, non c'entrano le omologazioni ma le gare differenziate nel concetto fini a se stesse, tra l'altro questa sentenza del Garante verrà impugnata come è dichiarato dal FISE, quindi non è finita, è solo dal 2007 che vanno avanti a carte bollate, mentre per i riconoscimenti a chi deve normare la Cassazione ha cassatoad aggiungersi la Corte Costituzionale con“il fenomeno sportivo, quale attività disciplinata, sia in astratto che in concreto, visto
indipendentemente dal suo inserimento nell’ordinamento statale, si presenta come
organizzazione a base plurisoggettiva per il conseguimento di un interesse generale. È un
complesso organizzato di persone che si struttura in organi cui è demandato il poteredovere, ciascuno nella sua sfera di competenza, di svolgere l’attività disciplinatrice, sia
concreta, che astratta, per il conseguimento dell’interesse generale. È, dunque,
ordinamento giuridico” (Cass., 11.2.1978, n. 625).da cui si può capire che la materia è ostica e meno semplicistica di come la vogliamo descrivere con considerazioni limitate al business.La Corte costituzionale ha riconosciuto l’ordinamento sportivo come “uno dei più
significativi ordinamenti autonomi che vengono a contatto con quello statale”,
ricordando come “questo ordinamento autonomo costituisce l’articolazione italiana di un
più ampio ordinamento autonomo avente una dimensione internazionale e che esso
risponde ad una struttura organizzativa extrastatale riconosciuta dall’ordinamento della
Repubblica” (Corte cost., sent. n. 49/2011).
Io non difendo nessuno, difendo questo sport il motocross che mi ha permesso di rinascere in un momento complicato della mia esistenza, che si chiamino come vogliono queste federazioni, l'importante che si faccia chiarezza e ci facciano CORRERE.
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