mah.. I recuperi, in qualunque sport, sono tecnicamente funzione dell' obbiettivo finale e dell' obbiettivo parziale (poi, penso che dopo i 45, per chi non è un professionista, siano soprattutto funzione della propria capacità di sopravvivenza
). Per semplificare, immaginiamo di correre a piedi. Se si vuole sviluppare resistenza generalmente si corre mantenendo una FC medio-bassa (campo aerobico), per tempi prolungati, ed il tempo di recupero è anche lui dilatato Traslando al motocross, potrebbe essere una manche di 35/40 minuti, curando molto la tecnica, lasciando scorrere, senza mai andare in tachicardia compensativa o peggio in apnea involontaria, seguito da una pausa di circa il 150% del tempo di manche. La pausa sarebbe bene fosse attiva, tipo passeggiatina, qualche flessione, a voler fare i professionisti una decina di minuti di ciclette (o di bici per noi comuni mortali) in scioltezza a bassissimo carico. Come nell' allenamento per la corsa a piedi si inseriscono momenti anaerobici a massima FC (fuorisoglia), ossia le famose (famigerate..
) "ripetute in salita", nel motocross "andrebbe" fatta la stessa cosa: un giro di lancio, un giro "a tutta", un giro di rallentamento (da farsi SEMPRE!). In questo caso il tempo di recupero è circa pari al tempo totale dei tre giri. In entrambi i tipi di allenamento, è importante l' idratazione. Bere quando si rimane fermi quasi un ora è facile, ma bisogna riuscirci anche quando la pausa è solo di 7 od 8 minuti. Evitare beveroni strani, gatorade e simili: l' acqua naturale fresca và piu che bene. Si potrebbe le prime due/tre uscite fare :una manche lunga-pausa lunga-3 o 4 cicli di giri veloci- pausa lunga- manche lunga- A casa. L' obbiettivo sarebbe quello di arrivare tra la terza e la quinta uscita a fare 3 manche attorno alla mezz'ora ad un passo poco inferiore a quello dei giri veloci. La noia di questo sistema è anche di dover utilizzare sempre la stessa pista, in modo da avere riferimenti certi e costanti. Raggiunto questo primo obiettivo, l' allenamento con le "ripetute da cross" andrebbe inserito di routine almeno una volta ogni 5/8 uscite, in modo da incrementare sia la velocità in pista, sia la resistenza cardio-respiratoria in condizioni limite. Tutto questo in teoria, poi, nella pratica.... si fà quel che si può