È ben il cortisone che è aggressivo nelle articolazioni
Effetti Collaterali
Sebbene solo una piccola quota del farmaco iniettato raggiunge il circolo sistemico, limitando così gli effetti collaterali delle classiche terapie cortisoniche,
anche a livello intra-articolare l'abuso di questi farmaci può causare pesanti conseguenze.
Effetti Collaterali Cronici
Un eccessivo numero d'infiltrazioni di cortisone può indebolire tendini, legamenti, ossa ed altre strutture che partecipano all'articolazione. Inoltre, la piccola quota di farmaco che entra in circolo può risultare importante per alcune categorie di pazienti.
Effetti Collaterali Acuti
Se effettuate nel rispetto delle regole di asepsi (rimozione dei peli, accurata detersione e disinfezione della cute, sostituzione dell'ago dopo aspirazione del farmaco), le infiltrazioni di cortisonici in genere non causano alcun effetto locale di rilievo. Tra gli effetti collaterali più comuni spicca il rischio di reazione infiammatoria, con dolore e rossore locali che tendono a risolversi nell'arco di 24 ore, spontaneamente o tramite l'ausilio di farmaci antinfiammatori non steroidei. L'atrofia cutanea e la depigmentazione della parte trattata rappresentano la possibile conseguenza dello stravaso di cortisone attraverso il tragitto dell'ago nella pelle circostante
Controindicazioni
Possibili controindicazioni alle infiltrazioni di cortisone:
terapia anti-trombotica con warfarin (Coumadin) o acenocumarolo (Sintrom): rischio di sanguinamento all'interno dell'articolazione
atleti agonisti: rischio di positività ai controlli antidoping
diabete: aumento della glicemia dopo l'infiltrazione
ipertensione: aumento della pressione dopo l'infiltrazione
immunodepressione: aumentato rischio di infezione locale
osteoporosi severa: aggravamento dell'osteoporosi dell'articolazione trattata
Per questo motivo è bene circoscrivere l'impiego delle infiltrazioni di cortisone alle fasi acute delle artropatie, quando il dolore e l'infiammazione sono importanti e limitano fortemente la mobilità articolare. Superata questa fase è preferibile il ricorso a specifiche infiltrazioni di acido ialuronico che hanno dimostrato un'efficacia antalgica sovrapponibile a quella delle iniezioni intra-articolari di cortisone. Inoltre, l'acido ialuronico è un componente naturale dell'articolazione ed è scevro dagli importanti effetti collaterali ascritti alle terapie cortisoniche prolungate. Le infiltrazioni di ialuronato sodico sono da preferire a quelle di cortisone soprattutto in caso di artrosi.