da mariocross » lun gen 16, 2017 3:10 pm
Se cerchi nel forum trovi la mia storia. Un mix di notizie raccolte durate un percorso durato un anno (per mia scelta).
Io ho avuto una Ernia L5 S1, Espulsa e migrata.
Io avevo iniziato con problemi alla schiena che si manifestavano una paio di volte l'anno e che mi costringevano ad intervenire con iniezioni di muscoril e voltaren. Peggiorando ogni volta di più, tanto che in certi periodi per me diventava impossibile stare seduto per più di 10 minuti.
Poi ad ottobre 2007 l'ernia è uscita e si è rotta bloccandomi completamente con una perdita evidente di mobilità e sensibilità a tutta la gamba sx e tutta la zona dei glutei.
Il prime tre/quattro mesi furono i più difficili, poi piano piano ho migliorato. La cosa che ha impiegato più tempo a recuperare è stata la totale sensibilità a piede sx, quasi un anno. E ancora oggi qualche fastidio ce l'ho.
Sono risalito in moto una anno esatto dopo, stando ai doc avrei potuto qualche mese prima.
Come affrontare la questione dovrebbe dirtelo un buon ortopedico e un buon neurologo.
I problemi ai dischi sono di competenza di un ortopedico, ma nel momento che erniano e vanno a dar fastidio al sistema nervoso il problema passa al neurologo.
Come prima cosa dovresti capire se l'ernia (L5/S1) e relativa protrusione (L4/L5) siano di natura traumatica, di sforzo, posturale o la somma di più fattori.
In teoria se non hai problemi neurologici irradiati alle gambe, quindi non hai formicolii o perdita di forza nelle gambe (ci sono tutta una serie di test/manovre fisici che sia un ortopedico che un neurologo sanno fare per determinare l'ordine del problema) potresti essere in una fase meno grave e più gestibile.
In genere se possibile si cerca sempre di evitare l'intervento chirurgico, ma ripeto questo lo dovrebbe decidere un esperto.
Per quello che ho capito, se l'ernia non pressa direttamente sui nervi e se non è verso l'interno della zona di midollo, si tende ad evitare la chirurgia.
Il dolore spesso eventuali problemi di sensibilità, come nel mio caso, possono essere dovuti "solo" al liquido che viene espulso dal disco erniato e che sono molto infiammanti.
Se sei in una condizione in cui non sei da operare, ti serve: tempo e ginnastica.
Il tempo per dare modo all'ernia di "seccarsi" e consolidarsi. In questa fase tende anche a perdere dimensione. A me avevano dato tempo fino alla primavera, quindi 6/7 mesi.
Una volta che si è stabilizzata serve ginnastica per evitare che il disco tenda a calcificare.
Anche un buon fisio ti servirà per impostare la ginnastica più adatta alle tue necessità. Ma mai farsi toccare la zona, le ernie per quanto mi hanno detto, se espulse e migrate come la mia non rientrano.
I doc da me incontrati hanno tutti escluso manipolazioni e ginnastica, almeno fino quando l'ernia non si sarebbe consolidata.
Muovendo troppo la zona c'è rischio di "pompare" sul disco che continuerebbe a far gonfiare l'ernia e nel mio caso a buttare liquidi.
In fine, non so se la usi, io notai e ne ho avuto riconferma che la fascia per i reni quella mi ha peggiorato la situazione.
Fatte varie verifiche con il fisio, fu evidente che non serve a sostenere la schiena in modo corretto, al massimo protegge da urti diretti.
Io non la usavo da anni, poi durante l'estate del 2007 mi feci suggestionare da varie situazioni e pensai di tornare a rimetterla.....da li in poi il delirio!
In fine, ovviamente la tua schiena non sarà più quella di una volta e per evitare problemi dovrai imparare ad evitare gesti apparentemente banali. Uno di questi evita di tirare su la moto per metterla sul cavalletto, quando fari sforzi usa le gambe e non la schiena, e comunque evitali.
Oggi ho qualche problema ma in moto vado, sono tornato a fare mtb e vado in palestra due/tre volte alla settimana.
Quello che ho totalmente escluso è la corsa a piedi.
Sul nuoto che molti danno ottimo per recuperare questo tipo di problemi, non è del tutto vero. Io nel mio caso avrei potuto fare solo dorso.