Protocolli Amatoriali

Tutto quello che riguarda la preparazione fisica,acciacchi rimedi ecc...
con o senza moto!!!

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Messaggio da leggereda giustino » mer dic 30, 2015 2:56 pm

Stavo pensando....(vabbè, è una parola grossa, ma se non ne approfitto nel breve periodo che ancora mi separa dalla demenza senile.. :D .)Qui parliamo di preparazione atletica, di alimentazione, di tutto quanto è correlato, ma....in realtà nessuno di noi dispone (anche e soprattutto perchè NON ESISTONO :evil: ) di dati reali e testati relativi al nostro sport a livello amatoriale. Non mi interessa cosa e come mangia, dorme, cag@a e si allena un Cairoli o un Villocoso: oltre al fatto che ognuno è una entità unica e irripetibile, la stragrande maggioranza di noi non ha nè il tempo, nè il supporto costante di professionisti, nè la reale necessità di imitarli. Se anche un Personal Trainer "vero" ed esperto di motocross offrisse la sua collaborazione al Bars, non servirebbe comunque: dar consigli dietro una tastiera è un rischio grosso, oltre che essere poco utile, poi il poveraccio finirebbe subissato e seppellito da migliaia di domande "Ab Personam", importanti per chi le pone, ma magari non di interesse generale, dovrebbe dedicarci un infinità di tempo, e, insomma, il tempo dedicato "aggratisse" darà crediti per il paradiso, ma non paga nè l'affitto ne le bollette.... :? .Allora, torno all'inizio del mio discorso: NON ESISTONO protocolli medico-atletico-alimentari dedicati ai domenicali (o poco più)del motocross, quindi.....CREIAMOCELO NOI! Qui ci sono medici cardiologi e traumatologi appassionati della loro professione e del motocross, ci sono delle gran manette, ci sono ex-pilotoni, al di fuori del motocross ci sono agonisti, ex agonisti, a volte anche ex professionisti ( in altri sport, certo ma non cambia nulla: Aldone era preparatore di ciclisti!), ci sono appassionati e competenti in preparazione atletica, ci sono ragazzini e vecchiacci rincartapecoriti come il sottoscritto, ci sono etero e gay, insomma ci sono tutte le competenze professionali e tutti i tester (o cavie.. :oops: ) necessari. Dovremmo solo trovarci una settimana in un luogo dove ci sia una pista, una palestra, una struttura sanitaria che permetta ai medici di svolgere le loro indagini....Pensate che sia e rimanga un sogno, o che magari qualcosa si riesca ad organizzare ? Per quel che mi riguarda, mi dichiaro da subito disponibile come "soggetto cavia". (sezione= mummie del motocross.. :D )
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda vascular67 » gio dic 31, 2015 1:21 pm

giustino ha scritto:Stavo pensando....(vabbè, è una parola grossa, ma se non ne approfitto nel breve periodo che ancora mi separa dalla demenza senile.. :D .)Qui parliamo di preparazione atletica, di alimentazione, di tutto quanto è correlato, ma....in realtà nessuno di noi dispone (anche e soprattutto perchè NON ESISTONO :evil: ) di dati reali e testati relativi al nostro sport a livello amatoriale. Non mi interessa cosa e come mangia, dorme, cag@a e si allena un Cairoli o un Villocoso: oltre al fatto che ognuno è una entità unica e irripetibile, la stragrande maggioranza di noi non ha nè il tempo, nè il supporto costante di professionisti, nè la reale necessità di imitarli. Se anche un Personal Trainer "vero" ed esperto di motocross offrisse la sua collaborazione al Bars, non servirebbe comunque: dar consigli dietro una tastiera è un rischio grosso, oltre che essere poco utile, poi il poveraccio finirebbe subissato e seppellito da migliaia di domande "Ab Personam", importanti per chi le pone, ma magari non di interesse generale, dovrebbe dedicarci un infinità di tempo, e, insomma, il tempo dedicato "aggratisse" darà crediti per il paradiso, ma non paga nè l'affitto ne le bollette.... :? .Allora, torno all'inizio del mio discorso: NON ESISTONO protocolli medico-atletico-alimentari dedicati ai domenicali (o poco più)del motocross, quindi.....CREIAMOCELO NOI! Qui ci sono medici cardiologi e traumatologi appassionati della loro professione e del motocross, ci sono delle gran manette, ci sono ex-pilotoni, al di fuori del motocross ci sono agonisti, ex agonisti, a volte anche ex professionisti ( in altri sport, certo ma non cambia nulla: Aldone era preparatore di ciclisti!), ci sono appassionati e competenti in preparazione atletica, ci sono ragazzini e vecchiacci rincartapecoriti come il sottoscritto, ci sono etero e gay, insomma ci sono tutte le competenze professionali e tutti i tester (o cavie.. :oops: ) necessari. Dovremmo solo trovarci una settimana in un luogo dove ci sia una pista, una palestra, una struttura sanitaria che permetta ai medici di svolgere le loro indagini....Pensate che sia e rimanga un sogno, o che magari qualcosa si riesca ad organizzare ? Per quel che mi riguarda, mi dichiaro da subito disponibile come "soggetto cavia". (sezione= mummie del motocross.. :D )



la categoria AMATORE e' un raggruppamento molto ampio di tipologia di pilota x poter definire un protocollo adatto atutti. Io ritengo che l'importante e' attenersi ad un giusto "stile di vita" e cioe: alimentazione sana e regolare , ritmi sonno/veglia adeguati , non prendere peso , compiere attivita' fisica periodica a cadenza settimanale . Tutto questo serve a mantenere il proprio corpo ad uno standard "buono" x affrontare prestazione sportiva amatoriale .

Poi per salire in moto esistono degli esercizi specifici ( da fare sia in palestra che prima della seduta di allenamento ) al fine di garantire sicurezza e durata . Gli esercizi durante la settimana riguardano il rinforzo di determinati apparati muscolari / lavoro cardiorespiratorio ( corsa / bici / spinning ) e prima di salire in moto rscaldamento / allungamento.

Tutto quello che ho scritto sembra banale ma......se fosse realmente applicato da tutti i risultati sarebbero evidenti
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda ProBuggyRace » gio dic 31, 2015 1:44 pm

Approvo!!!!!! :e14c:
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda giustino » dom gen 03, 2016 11:36 am

Da buon vecchiaccio brontolone e polemico......Dissento !! :D :D Certamente la categoria amatori comprende tipologie ampie e variegate, sicuramente se almeno il 70% dei frequentatori di piste si attenesse alle poche e semplici indicazioni di Vascular67 si otterrebbe una significativa riduzione dei traumi, vero che esiste anche un problema di cultura (un paracarro che si riscalda prima di entrare in pista, anzichè essere ammirato ed imitato, o almeno ignorato... spesso viene deriso: a mè che ho 60 anni non fà ne caldo nè freddo, un ragazzino dopo un paio di volte desiste). Mi sono evidentemente spiegato male. Quel che intendevo dire, è che si discute e disquisisce spesso partendo dal "fondo" (esempio=quali esercizi fare e perchè), quando invece, ma se sbaglio dimostratemelo, per la nostra categoria mancano i dati da cui partire: consumo di ossigeno, andamento di pressione e battiti, tempi di recupero, ecc. Vero che abbiamo tutti fisico, età, allenamento velocità in pista spesso agli antipodi, ma.....gli uffici acquisti escludono sempre i preventivi troppo alti e quelli troppo bassi: cominciamo ad escludere dall'indagine gli hyron-Men e i campioni della tagliatella con lepre. Quelli che rimangono, otterranno livelli di impegno cardio-circolatorio, tempi di recupero, performance atletiche e tempi (durata e tempo sul giro) profondamente diversi. Ma se tutti si sono impegnati al loro 80% (ipotesi) del potenziale, i risultati ottenuti sono (credo... :oops: ) paragonabili tra loro, non in valore assoluto, ma in valore percentuale. Esempio, si potrebbe ottenere che mediamente in una manche i battiti raggiungono il tot percento del proprio limite, che dopo un x percento della durata della manche scendono del j %, per stabilizzarsi ad un valore percentuale k dopo un ulteriore percentuale di tempo. Con questi dati si può poi tentare delle simulazioni "a secco". Tutto questo ha un senso scientifico solo se fatto nello stesso luogo, nello stesso giorno, e con almeno una decina di persone. Dopo di chè, visto che non ero più intervenuto sul forum, ne approfitto per un " BUON ANNO" a tutti !!
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda Albee253 » dom gen 03, 2016 10:50 pm

In effetti la maggior parte degli amatori/dilettanti (me compreso) si "allenano" un po' come capita... quando lo fanno.
Avere un protocollo da seguire sarebbe ottimo, ma credo che richieda una competenza specifica per capire come valutare l'efficacia del proprio allenamento e quanto spingersi in base anche a peso, età e costituzione, cosa che non tutti (per lo meno io no di certo) penso abbiano.
Per esempio io ho trovato un certo beneficio sulla resistenza uscendo in MTB un paio di volte a settimana quando il tempo permette (sostituita dalla ciclette in inverno) e facendo il percorso casa ufficio (10km andata e 10 ritorno) in bicicletta nella bella stagione. Il tutto intervallato da un paio di sedute a settimana di ginnastica a corpo libero, elastici e un po' di pesi. Non so se l'allenamento che faccio è ben centrato per l'attività crossistica (un po' di esercizi li ho presi dagli articoli su MTB MAG scritti da Federico Frulloni che mi sembrano ben spiegati), però da quando ho iniziato con questo sistema le mie manche in pista durano mediamente dai 25 ai 40 minuti senza particolari problemi di resistenza (anzi spesso mi fermo per far riposare la moto...) e questo mi fa pensare che per me vada bene.
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda mariocross » lun gen 04, 2016 12:12 pm

Il doc ha sintetizzato in modo perfetto. Del resto anche nella tua introduzione già fissi una base di partenza e cioè ognuno di noi ha esigenze differenti quindi qualsiasi azione più mirata e specifica va fatta a "misura" personale. :wink:

Per quanto mi riguarda lo stile di vita che seguo è solo marginalmente volto al motocross.
Mi spiego meglio, per me il motocross è parte del mio stile di vita, quindi in parte condiziona le scelte ma in parte è strumento per tenere in equilibrio tutto il resto, mantenere concentrazione su qualcosa che sia lontano dalla quotidianità oltre che a motivazione per tenersi in forma.

Vado in moto 3/4 volte al mese ( e non tutti i mesi) e quando giro mi limito a 3/4 entrate da 15 minuti l'una. Quindi per un totale di attività specifica di un'ora a settimana. Quindi impostare una alimentazione ed una preparazione in funzione di un'attività che mi impegna per uno scarso 0,5% del tempo di una settimana sarebbe errato.
Quindi in realtà cerco di avere uno stile di vita sano in funzione di tutto quello che in realtà faccio nel corso di una settimana, quindi un occhio allo sport ma soprattutto anche al tipo di vita che faccio nei momenti "non sportivi" che sono sicuramente molti di più.
Questo vale sia per l'alimentazione che la "preparazione" se cosi vogliamo chiamarla che è fatta di palestra e bici.
Ad esempio, il lavoro fatto in palestra ammicca in modo deciso al motocross, ma comprende anche molto lavoro fatto per equilibrare una settimana di vita sedentaria.

In palestra (3 volte a settimana, non sempre) in genere lavoro con un circuito di durata media di 40/45 minuti durante il quale eseguo senza sosta esercizi volti ad attivare tutta la muscolatura, poco peso e molte ripetizioni per cercare di avere un lavoro aerobico e puntare alla resistenza. A questo ci aggiungo posturale 15/20 al giorno (in casa), e una volta a settimana, quando possibile un pò di bici.
Ma tutto questo è fatto soprattutto per questioni di "età" e quindi mantenersi efficienti e contrastare nel limite del possibile il tempo che passa. Ad esempio ultimamente ho iniziato una scheda mirata al lavoro eccentrico, questo per motivi generali e non specifici del motocross.
Il weekend di moto do spazio in modo ampio alla ginnastica posturale e quindi allungamenti di vario genere questo sia prima che dopo la moto.

Ma se togliessi la moto, molto di quanto fatto rimarrebbe invariato, questo solo per motivi di salute. :wink:
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda vascular67 » lun gen 04, 2016 3:49 pm

mariocross ha scritto:Il doc ha sintetizzato in modo perfetto. Del resto anche nella tua introduzione già fissi una base di partenza e cioè ognuno di noi ha esigenze differenti quindi qualsiasi azione più mirata e specifica va fatta a "misura" personale. :wink:

Per quanto mi riguarda lo stile di vita che seguo è solo marginalmente volto al motocross.
Mi spiego meglio, per me il motocross è parte del mio stile di vita, quindi in parte condiziona le scelte ma in parte è strumento per tenere in equilibrio tutto il resto, mantenere concentrazione su qualcosa che sia lontano dalla quotidianità oltre che a motivazione per tenersi in forma.

Vado in moto 3/4 volte al mese ( e non tutti i mesi) e quando giro mi limito a 3/4 entrate da 15 minuti l'una. Quindi per un totale di attività specifica di un'ora a settimana. Quindi impostare una alimentazione ed una preparazione in funzione di un'attività che mi impegna per uno scarso 0,5% del tempo di una settimana sarebbe errato.
Quindi in realtà cerco di avere uno stile di vita sano in funzione di tutto quello che in realtà faccio nel corso di una settimana, quindi un occhio allo sport ma soprattutto anche al tipo di vita che faccio nei momenti "non sportivi" che sono sicuramente molti di più.
Questo vale sia per l'alimentazione che la "preparazione" se cosi vogliamo chiamarla che è fatta di palestra e bici.
Ad esempio, il lavoro fatto in palestra ammicca in modo deciso al motocross, ma comprende anche molto lavoro fatto per equilibrare una settimana di vita sedentaria.

In palestra (3 volte a settimana, non sempre) in genere lavoro con un circuito di durata media di 40/45 minuti durante il quale eseguo senza sosta esercizi volti ad attivare tutta la muscolatura, poco peso e molte ripetizioni per cercare di avere un lavoro aerobico e puntare alla resistenza. A questo ci aggiungo posturale 15/20 al giorno (in casa), e una volta a settimana, quando possibile un pò di bici.
Ma tutto questo è fatto soprattutto per questioni di "età" e quindi mantenersi efficienti e contrastare nel limite del possibile il tempo che passa. Ad esempio ultimamente ho iniziato una scheda mirata al lavoro eccentrico, questo per motivi generali e non specifici del motocross.
Il weekend di moto do spazio in modo ampio alla ginnastica posturale e quindi allungamenti di vario genere questo sia prima che dopo la moto.

Ma se togliessi la moto, molto di quanto fatto rimarrebbe invariato, questo solo per motivi di salute. :wink:




APPUNTO: l'amatore x definizione e colui che pratica sport x solo divertimento e saltuariamete . GIUSTINO i protocolli importantoi da seguire sono fondamentali per la qualita' di vita di tutti i giorni . Il motocross ne avra' un beneficio. L'agonista che deve raggiungere un risultato DEVE modificare e determinare le varie fasi di preparazione. TU come me o come tutti glòi altri dobbiamo solo applicare protocollo di "SANA VITA" . Non prendere peso , fai attivita' sportiva 3 volte alla settimana ( palestra ma sopratutto bici / spinning ) , cura te stesso .........ed andrai piu' forte in moto e MOLTO piu' in sicurezza!
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda giustino » mar gen 05, 2016 8:43 am

Ok, post inutile il mio. Posto la richiesta di cancellazione. Si poteva però rispondere molto più semplicemente "non so!" Non stò attaccando nessuno, sia chiaro, semplicemente stiamo girando tutti attorno al nulla ed a una serie di banalità. Per rispondere a Vascular (ma poi chiudo, altrimenti finiamo in sterili polemiche), l'andare più forte è l'ultimo dei miei problemi. Odio parlare di mè stesso, secondo chi legge si rischia di passare dal "falso modesto" allo "sborrone", ma per chiarezza devo farlo. Cosa siano i protocolli per agonisti, lo so molto bene: dai 13 ai 25 anni ho fatto sport agonistico di livello medio-alto, soldi ne ho visti pochi, ma comunque ero da considerare "professionista", e come tale seguito da medici e preparatori (per inciso, l'agonismo ad alto livello FA MALE, sia per il sovraccarico fisico e mentale, sia perché l'alimentazione è finalizzata ad un risultato in cui la salute a lungo termine del soggetto è fattore secondario). Per l'alimentazione, ho continuato anche per i successivi 36 anni a studiare e tenermi informato. Per la preparazione atletica, dopo aver fatto poco o nulla fino a 6 anni fa, mi sono rimesso "quasi" a posto, ho smesso di fumare, sono in regola con gli indici di massa, mi preparo da solo le tabelle, sperimento sulla mia pelle (non sempre con risultati positivi), ma posso garantire che il 70% dei soggetti giovani, che si auto-definiscono "atleti" quando provano ad allenarsi con mè vanno in crisi fisico-cardio-respiratoria poco oltre la metà della mia serie di circuiti.(non per i carichi in peso, ma per l'impegno fisico + cardio) In moto sono lento, molto lento, ma il Motocross per mè è sempre stato un gioco, sia da ragazzo (ho smesso a 19 anni), sia quando ho ripreso da over 50. Sono lento al 10% per problemi di testa, al 20% per problemi di tecnica, al 70% perché SONO NEGATO geneticamente. Questo non toglie che io ami profondamente questo bellissimo sport. Come resistenza in pista credo di essere a posto: non ostante età (61), qualche deficit fisico (legamenti crociati e menischi distrutti, gamba sinistra più corta di 3 cm), non ostante 29 anni di tabagismo, non ostante una media di 10 uscite l'anno, se mi tengo attorno all' 80% riesco ad impostare la giornata (anche al caldo di luglio 2015) con 4 manche da 30 minuti, distanziate di 30 minuti una dall'altra, con un 450. Se trovo qualcuno abbastanza lento da ingarellarmi, arrivo attorno ai 40', poi perdo lucidità e reattività, ma non esco distrutto! Quindi...CHE COSA VUOLE QUESTO? mi sarebbero piaciuti dati tecnici e scientifici, valutazioni obiettive, test medici su "ciò che succede in pista al fisico di un amatore medio". Posso (l'ho già fatto..) auto-monitorarmi, ma un unico soggetto statisticamente vale zero, e comunque non ho le competenze mediche per estrapolare dati e conclusioni. Dire che bisogna "vivere sano" ed "allenarsi il giusto" mi pare più adatto a "Donna Moderna" pagina del fitness piuttosto che ad un forum di sport (motocross, bocce o pesistica concettualmente non cambia). Spero di non aver offeso nessuno, chiudo con un abbraccio di ringraziamento a coloro che hanno comunque avuto la gentilezza di rispondermi.
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda vascular67 » mar gen 05, 2016 9:58 am

giustino ha scritto:Ok, post inutile il mio. Posto la richiesta di cancellazione. Si poteva però rispondere molto più semplicemente "non so!" Non stò attaccando nessuno, sia chiaro, semplicemente stiamo girando tutti attorno al nulla ed a una serie di banalità. Per rispondere a Vascular (ma poi chiudo, altrimenti finiamo in sterili polemiche), l'andare più forte è l'ultimo dei miei problemi. Odio parlare di mè stesso, secondo chi legge si rischia di passare dal "falso modesto" allo "sborrone", ma per chiarezza devo farlo. Cosa siano i protocolli per agonisti, lo so molto bene: dai 13 ai 25 anni ho fatto sport agonistico di livello medio-alto, soldi ne ho visti pochi, ma comunque ero da considerare "professionista", e come tale seguito da medici e preparatori (per inciso, l'agonismo ad alto livello FA MALE, sia per il sovraccarico fisico e mentale, sia perché l'alimentazione è finalizzata ad un risultato in cui la salute a lungo termine del soggetto è fattore secondario). Per l'alimentazione, ho continuato anche per i successivi 36 anni a studiare e tenermi informato. Per la preparazione atletica, dopo aver fatto poco o nulla fino a 6 anni fa, mi sono rimesso "quasi" a posto, ho smesso di fumare, sono in regola con gli indici di massa, mi preparo da solo le tabelle, sperimento sulla mia pelle (non sempre con risultati positivi), ma posso garantire che il 70% dei soggetti giovani, che si auto-definiscono "atleti" quando provano ad allenarsi con mè vanno in crisi fisico-cardio-respiratoria poco oltre la metà della mia serie di circuiti.(non per i carichi in peso, ma per l'impegno fisico + cardio) In moto sono lento, molto lento, ma il Motocross per mè è sempre stato un gioco, sia da ragazzo (ho smesso a 19 anni), sia quando ho ripreso da over 50. Sono lento al 10% per problemi di testa, al 20% per problemi di tecnica, al 70% perché SONO NEGATO geneticamente. Questo non toglie che io ami profondamente questo bellissimo sport. Come resistenza in pista credo di essere a posto: non ostante età (61), qualche deficit fisico (legamenti crociati e menischi distrutti, gamba sinistra più corta di 3 cm), non ostante 29 anni di tabagismo, non ostante una media di 10 uscite l'anno, se mi tengo attorno all' 80% riesco ad impostare la giornata (anche al caldo di luglio 2015) con 4 manche da 30 minuti, distanziate di 30 minuti una dall'altra, con un 450. Se trovo qualcuno abbastanza lento da ingarellarmi, arrivo attorno ai 40', poi perdo lucidità e reattività, ma non esco distrutto! Quindi...CHE COSA VUOLE QUESTO? mi sarebbero piaciuti dati tecnici e scientifici, valutazioni obiettive, test medici su "ciò che succede in pista al fisico di un amatore medio". Posso (l'ho già fatto..) auto-monitorarmi, ma un unico soggetto statisticamente vale zero, e comunque non ho le competenze mediche per estrapolare dati e conclusioni. Dire che bisogna "vivere sano" ed "allenarsi il giusto" mi pare più adatto a "Donna Moderna" pagina del fitness piuttosto che ad un forum di sport (motocross, bocce o pesistica concettualmente non cambia). Spero di non aver offeso nessuno, chiudo con un abbraccio di ringraziamento a coloro che hanno comunque avuto la gentilezza di rispondermi.


Scusami Giustino. Ma secondo me hai frainteso . L'argomento è interessante ma difficile da trattare in questa sede a mio parere proprio perché trattasi di "amatore". X un atleta agonista si sono già fatti molti test ( tempo e costi ) X definire , conoscere e perfezionare allenamenti ). Il tuo spunto è assolutamente giusto ma è anche vero che non sempre chi è di fronte a te può condividere la necessità di "protocollo o schema" X il solo divertimento .

La mie risposte sono più legate al lvoro che svolgo che al motocross ovviamente ....e poi in fine importante è ' divertirsi e fuggire dallo stress attraverso il "nostro" sport .

Ps: io rimango disponibile a parlare con te di tutto compreso frequenze cardiache , ritmo respiratorio , tempi di recupero cardiorespiratori , allungamenti , esercizi postura li core stability ecc ecc ecc .......

Un abbraccio
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda Albee253 » mar gen 05, 2016 11:33 am

In effetti tutti questi argomenti sono al tempo stesso intriganti e noiosi. Dai 25 anni (quando iniziai) ai 36 (quando smisi dopo un politrauma importante) ho sempre girato in pista avendo come unica forma di allenamento le girate stesse e infatti pur con un'età quasi ottimale superare i 15min per manche era un'utopia. Da 3 anni a questa parte, a seguito della riabilitazione per intervento al menisco, ho preso a leggere un po' di cose in rete (sul sito di MTBMAG) riguardo alla preparazione e ad eseguire allenamenti in MTB e a fare altri esercizi per tonificazione generale così nel corso di qualche mese sono passato da un peso di circa 72kg con 23% di massa grassa a 63kg e 19% (effettuo la pesatura tutti i sabati mattina appena svegliato per avere condizioni costanti con una pesa persone che fa la rilevazione "impedenziometrica") con massa muscolare passata da 34% a 37% che rimane costante da un paio di anni in qua (leggermente in aumento la % muscolare). Non so quanto siano precisi questi dati ma essendo fatti sempre con lo stesso strumento danno per lo meno una tendenza attendibile. Come risultato di questa attività e mi sono ritrovato ad avere un netto miglioramento della sicurezza in moto proprio per via della maggior resistenza fisica che permette di rimanere reattivo il giusto in sella e conseguentemente di mantenere una tecnica di guida più efficace (cosa che quando si è sfiniti non si riesce a fare e si finisce in balia del mezzo) per quel che sono le mie capacità da amatore 45enne medio scarso. Non ci divento un campione ma fare le mie 3 manche da mezz'ora buona col duemmezzo ad un buon livello di sicurezza (e di conseguenza anche di divertimento) con un passo, per chi conosce la pista di Vercelli, intorno al minuto e 52 con, a volte, giri più veloce sul fine manche, mi rende già soddisfatto.
Discussioni come questa, comunque mi vedono sempre interessato, perché ampliano un po' le mie fonti di informazione riguardo il mantenersi in forma con risvolti in campo crossistico.
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda ProBuggyRace » mar gen 05, 2016 12:45 pm

Albee253 ha scritto:In effetti tutti questi argomenti sono al tempo stesso intriganti e noiosi. Dai 25 anni (quando iniziai) ai 36 (quando smisi dopo un politrauma importante) ho sempre girato in pista avendo come unica forma di allenamento le girate stesse e infatti pur con un'età quasi ottimale superare i 15min per manche era un'utopia. Da 3 anni a questa parte, a seguito della riabilitazione per intervento al menisco, ho preso a leggere un po' di cose in rete (sul sito di MTBMAG) riguardo alla preparazione e ad eseguire allenamenti in MTB e a fare altri esercizi per tonificazione generale così nel corso di qualche mese sono passato da un peso di circa 72kg con 23% di massa grassa a 63kg e 19% (effettuo la pesatura tutti i sabati mattina appena svegliato per avere condizioni costanti con una pesa persone che fa la rilevazione "impedenziometrica") con massa muscolare passata da 34% a 37% che rimane costante da un paio di anni in qua (leggermente in aumento la % muscolare). Non so quanto siano precisi questi dati ma essendo fatti sempre con lo stesso strumento danno per lo meno una tendenza attendibile. Come risultato di questa attività e mi sono ritrovato ad avere un netto miglioramento della sicurezza in moto proprio per via della maggior resistenza fisica che permette di rimanere reattivo il giusto in sella e conseguentemente di mantenere una tecnica di guida più efficace (cosa che quando si è sfiniti non si riesce a fare e si finisce in balia del mezzo) per quel che sono le mie capacità da amatore 45enne medio scarso. Non ci divento un campione ma fare le mie 3 manche da mezz'ora buona col duemmezzo ad un buon livello di sicurezza (e di conseguenza anche di divertimento) con un passo, per chi conosce la pista di Vercelli, intorno al minuto e 52 con, a volte, giri più veloce sul fine manche, mi rende già soddisfatto.
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda giustino » mar gen 05, 2016 3:00 pm

In effetti, qualcosa non mi torna. Spesso quando si spinge sulla perdita di peso, inevitabilmente si perde qualcosa anche in massa muscolare, ma il tuo delta peso/massa grassa mi sembra "poco corretto". Poi, in realtà, come dici tù, usando sempre lo stesso strumento di misura, i valori potranno anche essere sballati in assoluto, ma comunque il "prima" e il "dopo" rimangono paragonabili tra loro. Al di là di tutto, se così ti senti in forma e soprattutto a posto con te stesso, fregatene dei numeri: giuste o sbagliate che siano le misurazioni, la cosa più importante è stare bene!
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda Albee253 » mar gen 05, 2016 3:33 pm

Boh in effetti l'ho detto che non sono sicuro della precisione. Questi sono i valori che scrive l'apparecchio sul display ma il totale tra grasso muscolo e liquidi è più alto del 100%. Probabilmente non sono percentuali da sommare...
Ad ogni modo tralasciando questi dati il risultato è che complessivamente la sensazione è migliore in relazione allo stato di forma soprattutto in ottica di fiato e resistenza. Per ritornare al motivo di partenza della discussione, però , questi valori che ho riportato sono un ulteriore esempio di come la "scienificita" della raccolta di dati sia piuttosto difficile provenendo da strumenti, metodi e conoscenza troppo diversi da persona a persona.
È un mondo difficile... affascinante ma difficile.
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda mariocross » mar gen 05, 2016 4:09 pm

Si temo si siano fraintesi i termini delle varie risposte. :wink: L'argomento è utile e molto interessante, ma non credo siano disponibili analisi così analitiche specifiche. :wink:

Ma credo sia anche molto difficili da realizzare. Servirebbe qualcuno disposto monitorare le attività di più piloti amatori divisi per varie categorie date sia dall'età ma soprattutto considerando la quantità di moto fatta nell'arco di uno o più mesi.

Considerando che secondo me ragionare sulla reazione del nostro fisico in relazione esercizio dell’andare moto può essere poco utile.
Nel senso io quando va bene in un anno faccio un totale di 20/25 uscite l'anno. Con una media poco superiore alle 2 volte mese. Dove solo in alcuni mesi riesco a tenere un passo di tre uscite mese e altri sono proprio fermo (vedi agosto e gennaio).

Nell'insieme è una quantità di attività specifica praticamente irrilevante e incostante per una possibile analisi. La questione cambia se facciamo un ragionamento a 360 gradi e quindi includendo le eventuali altre attività come palestra, bici, corsa etc etc. Come se si trattasse di una unica sport.

Quando ho avuto problemi di schiena le varie visite da specialisti e periodi di fisioterapia fecero emergere un dato secondo me importante.
La moto da sola nella sua quantità di esercizio fatto non rappresentava una vera attività fisica, anzi senza eventuali attività collaterali diventava solo un fatto traumatico.
Il mio ortopedico mi fece fare una riflessione banale ma mai fatta. Mi chiese di analizzare la mia giornata per capire quale "attività" era predominante nell'arco di una settimana. Alla fine venne fuori che era "lo stare seduti o cmq fermi (vedi anche il dormire)", fatto questo mi chiese di cercare di quantificare anche il movimento fatto includendo il motocross e tutto quello che poteva considerasi muoversi, anche banali spostamenti a piedi. Come puoi facilmente capire venne fuori un dato scioccante :D
Il motocross aveva un’incidenza talmente minima che il problema alla schiena non era la moto (anche perché non era dovuto ad una caduta). Il problema era la poca attività.

L’assenza di una costante attività fisica generale rendeva il motocross non una attività fisica, ma uno sforzo rischioso, visto che passavo dallo stare fermo al suo eccesso, senza via di mezzo. Discorso applicabile anche se invece di fare motocross avessi fatto nella stessa modalità on-off altri sport.

Il consiglio di tutti fu quello di implementare l'attività con altro esercizio fisico che permettesse un costante impegno settimanale. :wink:
Dopo i primi mesi di "riattivazione" siamo passati ad attività che potessero migliorare l'esercizio specifico dell'andare in moto. Miglioramento più di tenuta fisica che però non prescinde dall'esercizio tecnico specifico di fare motocross. Nel senso per migliorare in moto bisogna andare in moto.

:) Se vogliamo andare nello specifico, quando giro faccio 3 o 4 entrate con intervallo di 20 minuti minimo tra un’entrata e l’altra. In genere la peggiore era la seconda, ultimamente è diventata la terza.
Non giro mai a tutta, penso di essere all’80% massimo. Limite non fisico ma più di natura tecnico/mentale (approccio). Ogni entrata dura in media 6/7 giri tirati quindi 14/18 minuti a seconda delle piste. Solo una delle entrate la prolungo di altri 2 giri lenti e tirando solo per brevi tratti.

Nella settimana vado 2/3 volte in palestra, dove faccio un circuito di 40/45 minuti (quando riesco ripetuto due volte, ma succedere raramente) Il circuito prevede un lavoro costante e l’impegno di tutti i gruppi muscolari, con un po’ più di attenzione alle gambe.
Quando riesco ci metto dentro anche una uscita in bici. Non tanto per fare fiato ma più per tecnica. Io arrivo dal BMX e quando pedalo cerco molto il salto, passaggio tecnico e il movimento che porti al lavorare di agilità ed equilibrio. Quando posso vado in pump-track, soprattutto per riattivare la testa e spingerla verso una maggiore velocità di esecuzione.
In fine la sera, quasi tutti i giorni, faccio 15/20 minuti di posturale/stretching.

Tutto questo però per me è una cosa unica, uno stile di vita. Tutta l’attività fisica fatta è per contrastare il tempo che passa (dimenticavo ho 46 anni) e gli acciacchi di mille cadute e botto prese nel corso della vita sportiva.
Sullo specifico del motocross è ovvio che un certo giovamento c’è, soprattutto post girata. Il fisico che accusa meno stanchezza e recupera meglio.
Ma tecnicamente trovo miglioramento solo quando riesco ad inanellare una serie di 4/5 uscite consecutive, magari inserendo una giornata di scuola, dove oltre alla tecnica si aggiunge un maggiore impegno fisico specifico, rimango in moto (pur se con piccole pause di teoria) non meno di due o tre ore complessive. :wink:
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda giustino » gio gen 07, 2016 8:48 am

)@Mariocross: quando scrivi che "trovi un miglioramento tecnico quando riesco ad inanellare..." dimostri quanto la correttezza del gesto tecnico influisca sulla prestazione atletica. Anche quando si fa palestra usando le macchine (secondo me sarebbero sempre da preferire gli esercizi a corpo libero, purchè eseguiti in modo corretto) quasi nessun assistente di sala pone attenzione a quanti gruppi muscolari "inutili" stiamo attivando per quel determinato esercizio. Ad esempio, vedo molta gente che alla Pectoral stinge spasmodicamente i palmi delle mani e preme con le gambe sulla pedana: così facendo consuma energie in modo "inutile" relativamente al risultato che vuol ottenere. Così in moto, quando non si riesce ad andare a girare in modo regolare, si perdono momentaneamente alcuni automatismi, e per almeno le prime due manche si attivano e mettono al lavoro gruppi muscolari non attinenti a ciò che dobbiamo fare, con il risultato di stanchezza precoce. Ripresi gli automatismi alla terza, quarta manche, il nostro fisico ormai stanco non risponde più come vorremmo. Inserisco un piccolo OT: per il Pump Track, hai un percorso privato o dalle tue parti ci sono percorsi a disposizione degli appassionati ?
Ritornando a "cosa succede in pista", minitorandomi ho "scoperto" (?? :D ??) una strana anomalia. Per non fare numeri specifici, che sarebbero da rapportare ad età e preparazione del singolo, facciamo Valore Zero i battiti cardiaci a riposo e Valore Cento la frequenza massima raggiungibile. Girando in pista i valori oscillano tra 85 e 92. Appena fermato salgono per un brevissimo istante ad un picco di 98. In massimo 2/3 minuti tornano a 20. Fin qui tutto normale. L'anomalia è che NON TORNANO al valore zero, se non dopo un tempo lunghissimo (parliamo di ore), questo sia alla prima manche, che alla quarta ed ultima della giornata. Come ulteriori informazioni: per abitudine il mio "tempo di pausa" tra due manche è pari al tempo di manche, ho provato a monitorare due "compagni di merende", molto più giovani di mè, (ci va poco... :evil:) uno con il mio passo, l'altro una discreta manetta: i risultati in percentuale sono stati quasi uguali, unica differenza i loro tempi per tornare al valore 20 più che doppi rispetto ai miei, ed una "rampa di salita" entrando in pista meno inclinata della mia (in altre parole, a mè i battiti salgono un poco più rapidamente rispetto a loro, ma scendono in modo notevolmente più rapido) Quando si legge che per i professionisti i battiti "tornano al livello minimo" entro 180/240 secondi si intende anche per loro che rimangono a +20 oppure a loro tornano realmente a Valore Zero ?
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda mariocross » gio gen 07, 2016 12:55 pm

Allora, occhio quando dico che miglioro tecnicamente solo se inanello 4/5 uscire consecutive, parlo di 4/5 uscite in moto. Il mio gesto tecnico migliora se vado in moto, se faccio 4/5 giornate di palestra e poi vado una volta al mese in moto tecnicamente non ho giovamento, miglioro la tenuta ma non la tecnica.
Mentre l'uscite in mtb quindi anche pump me le ritrovo anche in moto, miglioro la mobilità, rapidità e la leggerezza in moto.
Come pump track qui a Roma un amico ha messo su un buon bike park con diverse soluzioni. In precedenza mi limitavo ad un MTB molto Freeride style.
La bici io la utilizzo non tanto per fiato e gambe ma più per l'agilità.

Parlando di palestra, se non sei seguito meglio cambiare palestra. Io per questioni di schiena faccio solo pesi con macchine, il peso che uso è leggero e chi mi segue ha sempre fatto molta attenzione a come mio muovevo e soprattutto mi ha insegnato ad isolare il muscolo che lavora evitando che lo sforzo porti atteggiamenti di compensazione con altri muscoli e spesso deleteri.
Questa estate ho iniziato a fare più lavoro a corpo libero, per il momento sospeso, ma con la primavera conto di riprendere. Anche qui ho un microcircuito. Fatto di 4/5 esercizi di durata 30/40 secondi ogni ripetizione da eseguire 3 volte ognuno. Tempo di recupero 30/40 secondi, e 1 minuto tra un giro e il successivo. Il tutto anticipato da 15 minuti di corsa leggera. Devo dire la sensazione di benessere dopo la prima settimana era notevole.

Sulla questione cardio, le indicazioni migliori dovresti averle da un cardiologo, io non mi sono mai monitorato in moto, ma per quanto ne so io da passate esperienze, la reazione del cuore ad uno sforzo e quindi tempi di incremento battiti e tempo di ritorno al valore iniziale è strettamente legato al quanto si è allenati. Altro valore importante è anche la soglia di lavoro sotto sforzo quindi capire se il battito si stabilizza ad un livello e se questo valore migliora con l'allenamento.

Ma ripeto servirebbe un cardiologo e soprattutto monitorasi con attenzione.

Per curiosità uno di questi giorni mi metto il cardio-frequenzimetro e vediamo come si comporta il mio cuore. :wink:
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda giustino » gio gen 07, 2016 2:10 pm

Avevo capito che parlavi di "uscite in moto", per quello parlavo di automatismi. Per la palestra, probabilmente dalle tue parti sono più professionali: qui negli untimi 20 anni ne ho cambiate alcune, spesso per motivi logistici e/o di parcheggio, chiedo di essere seguito solo quando provo qualcosa di nuovo, per il resto non mi serve assistenza, ma posso garantirti che a volte quando mi guardo intorno (è raro, di solito sono concentrato su ciò che sto facendo) vedo da parte di alcuni posture e movimenti allucinanti ! per il Pump Track, fortunato anche qui !! (profonda invidia... :cry: :cry: ) Mi piacerebbe provare, ovviamente seguito da qualcuno, ma l'impianto più vicino di cui sono a conoscenza è a 90 Km dalla mia residenza. Anni orsono era stato realizzato un impianto vicino a mè, ma poi costi e (soprattutto) continui vandalismi ne hanno decretato la chiusura. :twisted: Per il cardio, attento che alcuni patiscono interferenze con l'impianto AT della moto, e danno indicazioni totalmente inattendibili. Se provi, sono curioso di sapere se anche a tè capita il fenomeno che ho descritto. (per ora, statisticamente siamo al 100%: tre su tre...)
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda Matteo_79 » gio gen 07, 2016 3:25 pm

mariocross ha scritto:Quando ho avuto problemi di schiena le varie visite da specialisti e periodi di fisioterapia fecero emergere un dato secondo me importante.
La moto da sola nella sua quantità di esercizio fatto non rappresentava una vera attività fisica, anzi senza eventuali attività collaterali diventava solo un fatto traumatico.
Il mio ortopedico mi fece fare una riflessione banale ma mai fatta. Mi chiese di analizzare la mia giornata per capire quale "attività" era predominante nell'arco di una settimana. Alla fine venne fuori che era "lo stare seduti o cmq fermi (vedi anche il dormire)", fatto questo mi chiese di cercare di quantificare anche il movimento fatto includendo il motocross e tutto quello che poteva considerasi muoversi, anche banali spostamenti a piedi. Come puoi facilmente capire venne fuori un dato scioccante :D
Il motocross aveva un’incidenza talmente minima che il problema alla schiena non era la moto (anche perché non era dovuto ad una caduta). Il problema era la poca attività.
L’assenza di una costante attività fisica generale rendeva il motocross non una attività fisica, ma uno sforzo rischioso, visto che passavo dallo stare fermo al suo eccesso, senza via di mezzo. Discorso applicabile anche se invece di fare motocross avessi fatto nella stessa modalità on-off altri sport.
Il consiglio di tutti fu quello di implementare l'attività con altro esercizio fisico che permettesse un costante impegno settimanale. :wink:
Dopo i primi mesi di "riattivazione" siamo passati ad attività che potessero migliorare l'esercizio specifico dell'andare in moto. Miglioramento più di tenuta fisica che però non prescinde dall'esercizio tecnico specifico di fare motocross. Nel senso per migliorare in moto bisogna andare in moto.


Secondo me hai centrato esattamente il concetto di amatore. Persone che fanno motocross per divertimento senza poter gestire per ragioni diverse quello che servirebbe per farlo bene ed in sicurezza (di fisico). Quando hai 20 anni sali in moto e te ne freghi della dieta, degli allenamenti in palestra e tutto il resto. Dai semplicemente tutto il gas che riesci. Quando gli anni però passano fare allenamenti diversi diventa indispensabile per non farsi male e per durare più di 2 giri...... Per molti di noi il motocross rappresenta una piccola parte del nostro tempo (nel mio caso 1 ora a settimana quando riesco e circa 25/35 ore annuali di contaore) ma richiede moltissimo in cambio. Non è possibile fare l'uscita settimanale chiedendo al corpo il 120% quando nel resto della settimana lo sfrutti al 2%. La prima regola base sarebbe fare molta attività e "vivere sano". Con il passare degli anni però gli impegni personali e lavorativi normalmente aumentano :e401: Alla fine cerchi di fare quello che riesci
Non credo si possa fare un protocollo amatoriale generico. E' veramente un discorso vastissimo che va personalizzato alla persona per età, caratteristiche fisiche, etc.... Credo si possa discutere solo per chi intende amatoriale un concetto che ha un obiettivo chiaro da raggiungere a scapito di tutto il resto. In sostanza per chi può e vuole permettersi di mettere il motocross come priorità 1 nella vita di tutti i giorni
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda Elvio210 » gio gen 07, 2016 3:59 pm

Matteo_79 ha scritto:
mariocross ha scritto:Quando ho avuto problemi di schiena le varie visite da specialisti e periodi di fisioterapia fecero emergere un dato secondo me importante.
La moto da sola nella sua quantità di esercizio fatto non rappresentava una vera attività fisica, anzi senza eventuali attività collaterali diventava solo un fatto traumatico.
Il mio ortopedico mi fece fare una riflessione banale ma mai fatta. Mi chiese di analizzare la mia giornata per capire quale "attività" era predominante nell'arco di una settimana. Alla fine venne fuori che era "lo stare seduti o cmq fermi (vedi anche il dormire)", fatto questo mi chiese di cercare di quantificare anche il movimento fatto includendo il motocross e tutto quello che poteva considerasi muoversi, anche banali spostamenti a piedi. Come puoi facilmente capire venne fuori un dato scioccante :D
Il motocross aveva un’incidenza talmente minima che il problema alla schiena non era la moto (anche perché non era dovuto ad una caduta). Il problema era la poca attività.
L’assenza di una costante attività fisica generale rendeva il motocross non una attività fisica, ma uno sforzo rischioso, visto che passavo dallo stare fermo al suo eccesso, senza via di mezzo. Discorso applicabile anche se invece di fare motocross avessi fatto nella stessa modalità on-off altri sport.
Il consiglio di tutti fu quello di implementare l'attività con altro esercizio fisico che permettesse un costante impegno settimanale. :wink:
Dopo i primi mesi di "riattivazione" siamo passati ad attività che potessero migliorare l'esercizio specifico dell'andare in moto. Miglioramento più di tenuta fisica che però non prescinde dall'esercizio tecnico specifico di fare motocross. Nel senso per migliorare in moto bisogna andare in moto.


Secondo me hai centrato esattamente il concetto di amatore. Persone che fanno motocross per divertimento senza poter gestire per ragioni diverse quello che servirebbe per farlo bene ed in sicurezza (di fisico). Quando hai 20 anni sali in moto e te ne freghi della dieta, degli allenamenti in palestra e tutto il resto. Dai semplicemente tutto il gas che riesci. Quando gli anni però passano fare allenamenti diversi diventa indispensabile per non farsi male e per durare più di 2 giri...... Per molti di noi il motocross rappresenta una piccola parte del nostro tempo (nel mio caso 1 ora a settimana quando riesco e circa 25/35 ore annuali di contaore) ma richiede moltissimo in cambio. Non è possibile fare l'uscita settimanale chiedendo al corpo il 120% quando nel resto della settimana lo sfrutti al 2%. La prima regola base sarebbe fare molta attività e "vivere sano". Con il passare degli anni però gli impegni personali e lavorativi normalmente aumentano :e401: Alla fine cerchi di fare quello che riesci
Non credo si possa fare un protocollo amatoriale generico. E' veramente un discorso vastissimo che va personalizzato alla persona per età, caratteristiche fisiche, etc.... Credo si possa discutere solo per chi intende amatoriale un concetto che ha un obiettivo chiaro da raggiungere a scapito di tutto il resto. In sostanza per chi può e vuole permettersi di mettere il motocross come priorità 1 nella vita di tutti i giorni


Condivido, io sono prossimo ai 60 e faccio 60 - 70 ore l' anno girando un giorno a settimana (sabato o festivi)
nel mio caso ho visto che fare o no ginnastica tra una girata e l'altra non mi fa alcuna differenza
sempre parlando di me stesso, la grande differenza la fa una alimentazione corretta per mantenere una buona forma, non seguo una particolare alimentazione dettata da qualche esperto ma mangio di tutto con buon senso
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Re: Protocolli Amatoriali

Messaggio da leggereda vascular67 » gio gen 07, 2016 7:48 pm

giustino ha scritto:Avevo capito che parlavi di "uscite in moto", per quello parlavo di automatismi. Per la palestra, probabilmente dalle tue parti sono più professionali: qui negli untimi 20 anni ne ho cambiate alcune, spesso per motivi logistici e/o di parcheggio, chiedo di essere seguito solo quando provo qualcosa di nuovo, per il resto non mi serve assistenza, ma posso garantirti che a volte quando mi guardo intorno (è raro, di solito sono concentrato su ciò che sto facendo) vedo da parte di alcuni posture e movimenti allucinanti ! per il Pump Track, fortunato anche qui !! (profonda invidia... :cry: :cry: ) Mi piacerebbe provare, ovviamente seguito da qualcuno, ma l'impianto più vicino di cui sono a conoscenza è a 90 Km dalla mia residenza. Anni orsono era stato realizzato un impianto vicino a mè, ma poi costi e (soprattutto) continui vandalismi ne hanno decretato la chiusura. :twisted: Per il cardio, attento che alcuni patiscono interferenze con l'impianto AT della moto, e danno indicazioni totalmente inattendibili. Se provi, sono curioso di sapere se anche a tè capita il fenomeno che ho descritto. (per ora, statisticamente siamo al 100%: tre su tre...)



X il cardio: nel motocross le frequenze oscillano da 170 a 200 durante allenamento / giri in pista . questo e' legato alla tipologia di sforzo , dalla componente adrenalina / riflessi e sopratutto perche' la maggior parte di noi "gira" in APNEA . Significa che moltii passaggi in pista vengono fatti con blocco del respiro involontario ovviamente. Il recupero della soglia minima ( in moto almeno 170 ) e' legata alla capacita' di respirare durante lo sforzo ( tutti insegnano a come fare una curva .....ma nessuno insegna a respirare durante la guida ) . Il compenso ad alta frequenza ed il recupero si COSTRUISCE facendo attivita cardio respiratorio FUORI DALLA PISTA ( bici , corsa , palestra / spinning ). E quindi si torna inevitabilmente alla mia prima risposta /intervento: x amatore e' fondamentale l' attivita' settimanale e lo stile di VITA .

GIUSTINO.........la tua " maniacalita'" nel cercare dati , protocolli e/ o riferimenti da seguire e' lodevole ( magari tutti fossero come te ) ma ........................divertiti in sicurezza e basta. Del resto FUTTITINNI!!!! :D
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