ste144 ha scritto:Ma secondo voi...testosterone lo escluderei perché controproducente..ma trasfusioni o sostanze per aumemtare la durata siamo proprio sicuri che non le assumano? Che controlli fanno a livello del mondiale? Io non me ho mai sentito parlare!
ste144 ha scritto:Ma secondo voi...testosterone lo escluderei perché controproducente..ma trasfusioni o sostanze per aumemtare la durata siamo proprio sicuri che non le assumano? Che controlli fanno a livello del mondiale? Io non me ho mai sentito parlare!
jury_550 ha scritto:si dopano per forza a certi livelli,in tutti gli sport ed il motocross non penso ne sia escluso..visto che fralatro è uno dei più dispendiosi..
cmq ora il doping è davvero dappertutto..mi ricordo che nelle palestre 10 anni fà era un tabù...nessuno ne parlava e nessuno sapeva niente....ora ci sono ragazzini di 16 anni che ne fanno uso e ne parlano tranquillamente come se ormai fosse la normalità
jury_550 ha scritto:si dopano per forza a certi livelli,in tutti gli sport ed il motocross non penso ne sia escluso..visto che fralatro è uno dei più dispendiosi..
cmq ora il doping è davvero dappertutto..mi ricordo che nelle palestre 10 anni fà era un tabù...nessuno ne parlava e nessuno sapeva niente....ora ci sono ragazzini di 16 anni che ne fanno uso e ne parlano tranquillamente come se ormai fosse la normalità
giustino ha scritto:A prescindere dal fatto che usare sostanze che mi avvantaggino sugli altri a casa mia si chiama "barare", e che non assumerle quando tutti lo fanno, in modo da essere onesto e svantaggiato, sempre a casa mia si chiama "masochismo", sono fermamente convinto che l' uso di sostanze "non lecite" andrebbe perseguito in modo più deciso (a trovarne il sistema.. ) e che i medici che le consigliano-le tollerano- non le denunciano vadano radiati. Rimane però la considerazione successiva:
Da buon "bastian contrario" vado quindi controcorrente... Secondo mè, nel motocross ed a livello professionisti il doping in gara non esiste. Spiego anche perchè (a parte l'ovvio anche se remoto rischio di venir pizzicati). Torniamo al concetto di allenamento: costante-intenso-progressivo= crea una modificazione dei parametri e dei valori muscolari, neuronali, respiratori. Coclusione: più riesco a "spingere in alto" le soglie allenanti, più sarò "forte" in gara (parlo anche di allenamento mentale alla velocità in pista). Quindi, se in allenamento, dove non rischio controlli, assumo sostanze.."non lecite", che mi permettano una intensità maggiore ed una più alta soglia di rischio, i risultati (muscoli, fiato, velocità...) rimangono poi tali anche quando il giorno di gara (e per evitare grane, magari anche i 2 precedenti..) non assumo più nulla. Ovvio che questo funziona in sport tipo motocross, nuoto, atletica...dove lo sforzo, anche se intensissimo, è limitato nel tempo. Se devo competere per lunghi periodi (ciclismo, tornei di tennis..) ho necessità di "qualcosa" che sostenga il recupero e tamponi il catabolismo: ergo, "devo" doparmi anche durante la prestazione. Se il mio ragionamento è corretto, spiegherebbe sia la scarsità di casi conclamati nel motocross, sia la frequenza e la gravità degli infortuni (non solo mine fotoniche, ma anche infortuni muscolo-scheletrici) che si stanno verificandi in allenamento negli ultimi anni. PS= non ho prove a sostegno di quanto scrivo, sono solo considerazioni da ex professionista (non motocrossaro)
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