andrea72 ha scritto:ma quando sei in pista fai 3/5 minuti inseguendo un altro pilota ? non è che in quel caso tu stai chiedendo al tuo fisico di dare più del 100%
mariocross ha scritto:Non so quanti anni hai, ma come è facile capire un conto avere 18 anni un conto 45 come il sottoscritto.
Piccola premessa: non sono un preparatore, ho fatto e faccio sport da quando ne ho ricordo, prima come classica tradizione italiana, calcio e poi atletica, un paio di anni di Basket, una vita di BMX e poi Motocross a livello hobby.
….oddio ultimamente dovrei dire, tento di fare sport…
Quindi è una mia riflessione che parte anche da quanto imparato sulla mia pelle.
Non sempre una eccellente preparazione atletica si traduce in prestazione sicura, specialmente li dove il gesto atletico è estremamente specifico come appunto il Motocross o per me all'epoca il BMX. Avere una buona preparazione consente di avere un tonicità muscolare, essere quindi reattivi e capaci di sopportare carichi di lavoro, ma per migliorare la prestazione in sport come il nostro serve tanto allenamento specifico.
In sostanza; tanto footing/bicicletta = resistenza di pista, non è proprio una equazione garantita, anzi avvolte se si eccede si può avere un effetto contrario.
Per aumentare la durata in moto serve la pista. Il nostro è uno sport che impegna molto mentalmente e questo dovuto allo stress anche emotivo che il cervello deve sopportare: concentrazione dovuta alla consapevolezza del rischio, rapidità di esecuzione, coordinamento motorio etc etc. Pensa solo a quante operazioni deve fare la tua testa nel breve tratto compreso tra l'entrata in una curva e l'uscita: utilizzi in modo "dissociato e asimmetrico" tutte le parti del tuo corpo. A questo mettici la concitazione di una gara.
Questo stress consuma energia, e se ci metti pure che (come nel mio caso) certi tecnicismi non sempre sono così automatizzati e quindi c’è ancora pià necessità di concentrazione, che si traduce in tensione muscolare e quindi stanchezza.
Rimanere in moto più possibile è l’unica soluzione, si migliora la tecnica e quindi gli automatismi, la posizione etc etc e questo a vantaggio di maggiore fluidità e minore stress.
Cercare di trovare il proprio ritmo, quello che ti permette una migliore costanza di rendimento. Anche se sul giro secco non sei il più veloce, ma magari lo sei intera gara.
mariocross ha scritto:Non so quanti anni hai, ma come è facile capire un conto avere 18 anni un conto 45 come il sottoscritto.
Piccola premessa: non sono un preparatore, ho fatto e faccio sport da quando ne ho ricordo, prima come classica tradizione italiana, calcio e poi atletica, un paio di anni di Basket, una vita di BMX e poi Motocross a livello hobby.
….oddio ultimamente dovrei dire, tento di fare sport…
Quindi è una mia riflessione che parte anche da quanto imparato sulla mia pelle.
Non sempre una eccellente preparazione atletica si traduce in prestazione sicura, specialmente li dove il gesto atletico è estremamente specifico come appunto il Motocross o per me all'epoca il BMX. Avere una buona preparazione consente di avere un tonicità muscolare, essere quindi reattivi e capaci di sopportare carichi di lavoro, ma per migliorare la prestazione in sport come il nostro serve tanto allenamento specifico.
In sostanza; tanto footing/bicicletta = resistenza di pista, non è proprio una equazione garantita, anzi avvolte se si eccede si può avere un effetto contrario.
Per aumentare la durata in moto serve la pista. Il nostro è uno sport che impegna molto mentalmente e questo dovuto allo stress anche emotivo che il cervello deve sopportare: concentrazione dovuta alla consapevolezza del rischio, rapidità di esecuzione, coordinamento motorio etc etc. Pensa solo a quante operazioni deve fare la tua testa nel breve tratto compreso tra l'entrata in una curva e l'uscita: utilizzi in modo "dissociato e asimmetrico" tutte le parti del tuo corpo. A questo mettici la concitazione di una gara.
Questo stress consuma energia, e se ci metti pure che (come nel mio caso) certi tecnicismi non sempre sono così automatizzati e quindi c’è ancora pià necessità di concentrazione, che si traduce in tensione muscolare e quindi stanchezza.
Rimanere in moto più possibile è l’unica soluzione, si migliora la tecnica e quindi gli automatismi, la posizione etc etc e questo a vantaggio di maggiore fluidità e minore stress.
Cercare di trovare il proprio ritmo, quello che ti permette una migliore costanza di rendimento. Anche se sul giro secco non sei il più veloce, ma magari lo sei intera gara.
mariocross ha scritto:Non so quanti anni hai, ma come è facile capire un conto avere 18 anni un conto 45 come il sottoscritto.
Piccola premessa: non sono un preparatore, ho fatto e faccio sport da quando ne ho ricordo, prima come classica tradizione italiana, calcio e poi atletica, un paio di anni di Basket, una vita di BMX e poi Motocross a livello hobby.
….oddio ultimamente dovrei dire, tento di fare sport…
Quindi è una mia riflessione che parte anche da quanto imparato sulla mia pelle.
Non sempre una eccellente preparazione atletica si traduce in prestazione sicura, specialmente li dove il gesto atletico è estremamente specifico come appunto il Motocross o per me all'epoca il BMX. Avere una buona preparazione consente di avere un tonicità muscolare, essere quindi reattivi e capaci di sopportare carichi di lavoro, ma per migliorare la prestazione in sport come il nostro serve tanto allenamento specifico.
In sostanza; tanto footing/bicicletta = resistenza di pista, non è proprio una equazione garantita, anzi avvolte se si eccede si può avere un effetto contrario.
Per aumentare la durata in moto serve la pista. Il nostro è uno sport che impegna molto mentalmente e questo dovuto allo stress anche emotivo che il cervello deve sopportare: concentrazione dovuta alla consapevolezza del rischio, rapidità di esecuzione, coordinamento motorio etc etc. Pensa solo a quante operazioni deve fare la tua testa nel breve tratto compreso tra l'entrata in una curva e l'uscita: utilizzi in modo "dissociato e asimmetrico" tutte le parti del tuo corpo. A questo mettici la concitazione di una gara.
Questo stress consuma energia, e se ci metti pure che (come nel mio caso) certi tecnicismi non sempre sono così automatizzati e quindi c’è ancora pià necessità di concentrazione, che si traduce in tensione muscolare e quindi stanchezza.
Rimanere in moto più possibile è l’unica soluzione, si migliora la tecnica e quindi gli automatismi, la posizione etc etc e questo a vantaggio di maggiore fluidità e minore stress.
Cercare di trovare il proprio ritmo, quello che ti permette una migliore costanza di rendimento. Anche se sul giro secco non sei il più veloce, ma magari lo sei intera gara.
gigi rex13 ha scritto:Ciao,non sono un medico... non è che magari hai un alimentazione sbagliata, non adeguata per te? Magari hai qualche carenza di vitamine o sali minerali.....
ProBuggyRace ha scritto:Potrebbe essere la cosi detta "ansia da prestazione"...che subentra a molti atleti (amatori e non) ...però in genere colpisce solo durante la competizione/gara mentre durante gli allenamenti non si viene condizionati...sembra un paradosso ma durante la performance dove c'è in palio qualcosa a livello emotivo succede un vero e proprio caos che ti condiziona tutto... ( respirazione, rilassamento....tutte cose che SE FATTE bene e seguiti, aiutano nel lungo termine ).
pole ha scritto:cercare di rimanere il più possibile in pista è una cosa che faccio da sempre ma purtroppo non aiuta la soluzione .... ho appurato che è inutile stare 30 minuti in pista se si gira a 5 all'ora ....ora quando vado a girare uso un altra tecnica.. sto di meno ma cerco di andare più che posso ...e soprattutto mi fermo molte più volte ...faccio dei turni brevi ma intensi e poi mi riposo,questo metodo seppur poco qualcosa fa
per assurdo noto lo stesso problema suonando la chitarra ...se faccio dei pezzi tipo metallica dopo neanche 1 o 2 minuti mi inizia a fare male l'avambraccio destro ovvero quello con cui tengo il plettro...questa è la cosa che mi fa pensare...non c'entra un ghezz suonare la chitarra con la moto eppure anche li mi vengono i crampi
Crimas ha scritto:strano, di solito è la mano sinistra quella più sollecitata nella chitarra, e che quindi senza un riscaldamento iniziale dopo poco ti si irrigidisce l'avambraccio e ti blocchi... da quello che ho capito è solo la mano destra ad aver problemi o sbaglio?
pole ha scritto:Crimas ha scritto:strano, di solito è la mano sinistra quella più sollecitata nella chitarra, e che quindi senza un riscaldamento iniziale dopo poco ti si irrigidisce l'avambraccio e ti blocchi... da quello che ho capito è solo la mano destra ad aver problemi o sbaglio?
be se il pezzo è veloce e c'è da muovere molto il plettro ...è come segarsi a tutto foo ...della sinistra mi spacco le dita al massimo..
il problema è qualsiasi muscolo sia particolarmente sollecitato...
pole ha scritto:
per assurdo noto lo stesso problema suonando la chitarra ...se faccio dei pezzi tipo metallica dopo neanche 1 o 2 minuti mi inizia a fare male l'avambraccio destro ovvero quello con cui tengo il plettro..
pole ha scritto:salve vorrei togliermi una curiosità ...il mio problema è il solito di tanti...schianto dopo poco e arrivo a non riuscire più a guidare e intendo che i muscoli non rispondono più fino a dover rallentare per via dei dolori muscolari,generalmente quando mi fermo dopo aver raggiunto il limite fisico non sono particolarmente affannato,sudato,stanco e in certi casi sembra quasi che non ho nemmeno girato e dopo un breve riposo anche di soli 2/3 minuti torno come nuovo pronto e voglioso di rientrare
...direte voi "fatti il fiato"..."corri 7/8 km al giorno"...fai "40 km di bici"...fai "100 vasche a settimana"...
già fatte tutte in passato..."fai palestra allora"...è quello che faccio ... 4 volte a settimana,corsi vari come all.funzionale,total body,propriocettivo ecc ecc ho fatto anche kettenbell e fly(si scrivono così?) per quasi un anno ho fatto una scheda incentrata sulla forza...scheda resistenza ....scheda massa....
circuiti ...ho veramente fatto di tutto e di più ve lo assicuro
ma il problema non è sparito,...si ci sono stati molti miglioramenti in altri settori ma sono poco utili se non riesco a girare 5 minuti a tutta ...ora se giro un pò più piano riesco a stare in pista un bel pò di tempo,ma in gara al 2 max 3 giro sono già un cadavere e tutto perchè guido a più non posso
evitiamo il classico "vai in moto il più possibile" che per me purtroppo è impossibile
....non capisco a livello fisico su cosa devo lavorare per migliorare la mia situazione in moto,ho fatto quasi tutto e oggi come oggi non ho mai avuto una forma fisica così eppure a 17 anni se stavo 4 ore in moto non sentivo nulla di nulla....
ora andando per esclusione sto provando a lavorare sul lattacido sperando che magari i dolori muscolari siano causati da una scarsa capacità del mio corpo di smaltire l'acido lattico
vorrei sapere come posso capire se il mio problema è l'acido lattico?...escludendo visite o test a pagamento
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