Erik ha scritto:secondo me l'enduro fatto "bene" ha anche un senso, penso a giri di enduro non necessariamente estremi, ma in spazi incontaminati, natura selvaggia, divertirsi ed "esplorare" con la moto ...
ma da quel che leggo, farlo in semi abusività negli ormai limitati spazi italici, scappando da GEV escursionisti polizia e chi ne ha più ne metta....mah ..
Anche , come vedo spesso fare, caricare il furgonne per giudare tre ore e trovare il "posto " giusto per fare enduro...mah 2
senza scomodare il discorso gare che è ancora un'altra cosa
Non sono mai scappato, sono stato avvicinato dalla Forestale un anno fa e mi hanno detto che "non potevo girare in quel luogo", non era un Parco, non c' erano divieti, loro erano Piemontesi e io ero su suolo lombardo, avevo la targa, le luci, l' assicurazione ed era tutto in ordine. Non mi hanno multato.
Non ci sono "spazi limitati", basta praticare quel tipo di sport senza rompere troppo i coglioni, senza andare in giro in mandrie di 20 moto, conoscendo i luoghi o facendosi accompagnare da qualcuno del posto, perchè in certe stagioni in certi posti non si deve andare, oppure può essere pericoloso.
Partire e fare mezz' ora di carrello o un' ora per me è accettabile, oltre no, così come non è accettabile per me girare come la merda nei tubi per ore solo per fare dei km. Ne ho discusso per anni con i colleghi di soloenduro, ridotti ormai ad un branco di vecchie cariatidi, con idee totalmente diverse dalle mie, ma se si divertono così......
Io sono sempre stato un endurista atipico, è vero e per quel che mi rimane da praticare continuerò ad esserlo. Non amo il cross, soprattutto quello moderno, tutto piatto, tutto uguale....... preferisco un bel torrentello, un sottobosco, qualcosa di non estremo e di non pericoloso, ma vario, da ripetere due-tre volte e poi via in un' altra zona.