Yamaha yz 125 1988

La sezione per i "vecchietti" del tassello!!!

Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda riki89 » mer nov 02, 2016 10:55 am

iron_rizzo ha scritto:Un consiglio.. come si fa a sbiancare il serbatoio? :D

io ho usato un po di paglietta e del cif abbastanza aggressivo...non è diventato bianco come nuovo, ma il risultato è decente :wink:
ah...ci ho speso una settimana di tempo :D
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda michael 471 » mer nov 02, 2016 3:58 pm

iron_rizzo ha scritto:Un consiglio.. come si fa a sbiancare il serbatoio? :D

IN RETE HO TROVATO QUESTO ARTICOLO: http://www.vecchicomputer.com/retr0bright/
Retr0Bright: come ripristinare le plastiche ingiallite
Premessa
La ricetta del gel è completamente open source. Se volete copiare e incollare la mia traduzione della ricetta, fate pure; un link a questa pagina e una notifica sono comunque molto graditi. Ho aggiunto alla ricetta originale alcune considerazioni personali e una spiegazione su come ho convertito le unità di misura.

Evitate però, come è già successo più volte, di fare copia e incolla di tutto (o quasi) il mio articolo, che è, come si dice, tutta farina del mio sacco. Io non ho fatto copia e incolla da altri siti. Le foto le ho fatte io. I successi e gli sbagli sono esperienza diretta.

E’ davvero spiacevole per me trovare il mio articolo riportato pari pari in siti o forum da qualcuno che lascia la narrazione in prima persona, come se portasse la propria esperienza.

L’articolo è stato pubblicato originariamente il 5 aprile 2010. Questa sezione introduttiva è stata aggiunta l’8 agosto 2012.

1 maggio 2013: un amico mi ha segnalato un annuncio online di una persona che offre servizi di “restauro console e sbiancamento plastiche ingiallite”. Questa persona ha usato le foto di questo articolo, ma non sono io. Per rispetto verso chi mi dona i computer, non ho mai venduto e mai venderò i miei pezzi, e non offro alcun servizio a pagamento.

Plastica ingiallita: cos’è Retr0Bright?
E’ un gel che permette di invertire il processo di ingiallimento della plastica, riportandola al colore originale. Lo uso per computer e console, ma nulla vieta di usarlo su mattoncini del Lego, giocattoli, o tutto ciò che è in plastica ABS.

Ecco cosa può fare:



Introduzione
Uso il gel Retr0Bright (a volte scritto Retrobright o Retrobrite) dall’estate del 2009, penso di aver maturato un’esperienza sufficiente per parlarne nel blog aggiungendo qualche consiglio personale. Inoltre – a oggi – non è facile trovare pagine in italiano sull’argomento: la maggior parte danno un accenno al prodotto o una veloce traduzione. Spesso le immagini sono le stesse del sito in inglese: pochi di quelli che hanno riportato la scoperta hanno effettivamente provato il prodotto, e in questo caso dovete cercare nei newsgroup o nei forum informazioni piuttosto frammentate.

Dato che l’intero progetto è stato rilasciato al pubblico senza fini commerciali, spero di contribuire a diffondere la notizia nella comunità italiana di retrocomputing e collezionisti; qualcuno offre online il trattamento a pagamento: se non vi sentite in grado di utilizzare il processo, può essere una soluzione. A scanso di equivoci, non sono io e non so chi sia.

Il mio articolo dovrebbe essere sufficientemente esaustivo sull’argomento, il riferimento rimane ovviamente il sito del progetto (in inglese). Non ho le competenze per spiegare in dettaglio il processo chimico del restauro o dei possibili danni, se masticate un po’ d’inglese leggete anche l’articolo originale.

In ogni caso non ritenetemi responsabile se rovinate il pezzo più importante della vostra collezione: iniziate con qualcosa di comune, un mouse o qualche pezzo di facile reperibilità. A volte un ingiallimento uniforme può essere accettabile, se è un pezzo unico è meglio tenerlo così o rischiare di rovinarlo? Abbiate pazienza e fate pratica.

Come funziona?
La scoperta più importante è stata che non è la plastica a ingiallire, ma un composto aggiunto alla plastica stessa come ritardante di fiamma, il bromo. I produttori di computer usavano una plastica economica, l’ABS, aggiungendo il ritardante per rendere più sicuro il prodotto; il bromo in natura è marrone, e l’esposizione ai raggi UV del sole spezza un legame chimico riportando il bromo al suo colore originale.

Questa scoperta è stata in realtà la conseguenza di un esperimento in Germania: alcune persone hanno notato che lasciando alcuni giorni le plastiche in immersione in acqua ossigenata (perossido di idrogeno) sotto il sole, queste ritornavano al colore originale.

Il chimico del progetto Retr0Bright – questo il nome assegnato al “prodotto” – ha indagato sul processo e ha trovato un modo per accelerarlo: bisogna aggiungere un catalizzatore, che però si trova puro in commercio solo per le industrie. Fortunatamente questo elemento è l’ossigeno attivo dei vari prodotti “Oxi” che troviamo al supermercato: basta quindi un po’ di Vanish o simili. Farà un po’ di schiuma ma non contiene prodotti dannosi per le plastiche.

Con questo catalizzatore, il processo di ridare la molecola di ossigeno al bromo (l’ingiallimento è comunque solo in superficie) accade in qualche ora piuttosto che qualche giorno; ironicamente, ciò che attiva il processo sono gli stessi raggi UV colpevoli dell’ingiallimento.

Il problema è che se dobbiamo “sbiancare” plastiche piuttosto voluminose, servono grandi quantità di acqua ossigenata, che nelle concentrazioni necessarie non è facile da trovare. La soluzione è stata quella di rendere il prodotto spalmabile (e più economico): diamo il benvenuto al gel Retr0Bright!

La ricetta
Attenzione! L’acqua ossigenata in alte concentrazioni è pericolosa! Può danneggiare la pelle e rendervi ciechi se arriva negli occhi. L’acqua ossigenata per disinfettare le ferite ha una concentrazione del 3%-6%; quella usata dai parruchieri del 12%; quella usata per sbiancare il legno arriva al 40% (130 volumi). Usate sempre i guanti e occhiali protettivi.

Per convertire da volumi a percentuale, dividete per 3,3.
Ad esempio, 130 volumi / 3,3 = circa 40%.

Nota: “tablespoon” e “teaspoon” sono vere e proprie unità di misura, non sono un cucchiaio o un cucchiaino. Inoltre c’è differenza tra USA e Gran Bretagna…
La ricetta è inglese, per cui:
1 tablespoon = ~18ml
1 teaspoon = ~6ml

Ingredienti per produrre circa mezzo litro di gel (ricetta originale)
500 ml di acqua ossigenata 10% – 15% (circa 40 volumi)
2 tablespoon (36ml) di gomma di Xantano (è un addensante alimentare che potete ordinare in farmacia o online)
1 teaspoon (6ml) di glicerina (anche questo in farmacia o online)
1/4 teaspoon (2ml) di Vanish o simile in polvere (cercate i vari “Oxi” al supermercato, cambiano le percentuali di ossigeno attivo, in genere attorno al 30%)

Mescolate l’acqua ossigenata e la gomma di Xantano in una ciotola con una frusta elettrica (quella per montare la panna). Aggiungete la glicerina e mescolate ancora. Lasciate riposare e date un’ultima mescolata. Il composto può essere conservato in un contenitore, di plastica e non trasparente. Non aggiungete il Vanish, va usato solo quando dovete applicare il gel. Il composto senza il Vanish può essere conservato per qualche settimana senza problemi. Una volta attivato, deve essere utilizzato entro 48 ore, poi risulta inefficace.

Il mio consiglio: mantenete percentuali basse di acqua ossigenata. Io ho provato varie concentrazioni, anche più del 15%. Sappiate che più alta è la percentuale, più aumenta la probabilità di danneggiare la plastica. Io ora uso acqua ossigenata all’8%.

Utilizzo
Smontate e pulite i pezzi da restaurare. Aggiungete una punta di cucchiaino di Vanish al composto e mescolate in modo che si sciolga. In alternativa, sciogliete il Vanish in un po’ di acqua calda (non bollente) e aggiungetela al composto.

Spalmate il composto in maniera uniforme sulla plastica e mettetelo al sole. Il sito dice di lasciare agire per un giorno, ma vi posso assicurare che se fate così ci sarà un’alta probabilità di rovinare la plastica. Dovete controllare ogni due-tre ore che il gel non si asciughi: dato che sicuramente si sarà seccato, date una pennellata con un po’ d’acqua e spalmate altro gel.

Le serigrafie non vengono rovinate, ma le parti in metallo potrebbero ossidarsi. La vernice su alcune parti metalliche (es. vecchi loghi Apple) sbiadisce o si scrosta. Usate solo sulla plastica.

A parte qualche pezzo particolarmente ingiallito, qualche ora potrebbe già bastare a ripristinare le plastiche. Sciacquate bene togliendo qualsiasi residuo del gel. Non valutate il risultato di sera con la luce di una lampadina: aspettate il giorno dopo e guardate il pezzo alla luce del giorno. Come per qualsiasi restauro, non insistete, non esagerate. Se volete ottenere il risultato “perfetto”, finirete per rovinare la plastica in maniera irreversibile. Accontentatevi del risultato ottenuto.

Effetti collaterali
Se usate una concentrazione troppo alta di acqua ossigenata, o se lasciate il pezzo troppo a lungo sotto il sole, la plastica potrebbe sbiancarsi in maniera irreversibile. A me è successo nei primi esperimenti, per cui ripeto: perossido di idrogeno al massimo al 10% e controllate spesso che il gel non si asciughi, altrimenti appariranno macchie o striature bianche. Sul sito Retr0Bright ci sono vari esempi di esperimenti andati male.

La mia esperienza
Oltre a mettere i pezzi al sole, ho provato anche con lampade UV di ogni tipo. I raggi UV sono di tre tipi, alcuni arrivano naturalmente sulla terra mentre altri devono essere riprodotti artificialmente e sono molto pericolosi (soprattutto gli UVC). Ho provato con una lampada UVA da 25W, una lampada UVA+UVB da terrario, una pericolosa lampada UVC che accendevo in una scatola completamente chiusa, in cantina.
Le lampade che vanno bene sono le “Black light” o “luce di wood”: sono quelle che si usano anche in discoteca e fanno risaltare tutto quello che contiene fluoro (occhi, denti, magliette bianche).
Il problema è che in genere queste lampade sono poco potenti, vanno bene per pezzi piccoli ma è difficile illuminare il case di un computer su tutti i lati, perché l’effetto della lampada cala con la distanza. Meglio una giornata di sole.

Tante parole, ora finalmente qualche foto! Di seguito alcuni dei miei interventi.

Commodore VIC20: il mio primo esperimento
Ecco come si presentava il pezzo prima del restauro: aveva un ingiallimento molto evidente localizzato in basso a sinistra e lateralmente sulla parte superiore del case. Quella inferiore solo a lato.
Questa prima prova risale all’estate 2009, in una bella giornata di sole qui al nord.



Applicazione del gel (più che altro è una schiuma):



A fine mattinata, dopo qualche ora:



A fine giornata:



Tastiera Apple
Una tastiera molto ingiallita. Fino a dove può arrivare Retr0Bright? Eccola prima della cura:



E questo è il risultato finale:



Commodore 64G
Qui il computer prima di essere ancora pulito, così com’è arrivato:



In questo caso, oltre alla scocca, anche i tasti erano ingialliti. Ecco il risultato finale:



Altri pezzi
Il tag retr0bright vi mostra altri pezzi nel blog trattati con il gel.

Problemi
Preso dall’entusiasmo del primo successo, ho fatto un’altra prova; ma la concentrazione di acqua ossigenata era troppo alta e quando ho visto le prime macchie pensavo che anche tutto il resto dovesse diventare grigio chiaro, invece la plastica aveva iniziato a rovinarsi. Ho insistito utilizzando il gel due giorni di seguito, due giornate estive di sole che hanno solo peggiorato il problema.

Qui un’altra tastiera prima di essere smontata, pulita e restaurata:



Ecco come si presenta il difetto della plastica “macchiata” a striature:



Di seguito un dettaglio della plastica rovinata evidenziato in PhotoShop:



Non è possibile ripristinare in nessun modo la plastica una volta che si è sbiancata oltre al suo colore originale.

Conclusione
Retr0Bright, e le persone dietro al progetto, hanno reso possibile ciò che per molti anni ho ritenuto impossibile. Parecchi pezzi che ho recuperato sono ingialliti: alcuni in modo lieve e uniforme, e magari non dà neanche troppo fastidio. Altre plastiche sono invece ingiallite parzialmente perché esposte alla luce solo da un lato, o perché c’era un’etichetta o un monitor appoggiato sul computer che ha protetto parte della scocca.
In questo caso il restauro è un’ottima soluzione per ripristinare o rigenerare le plastiche riportandole al colore originale.

Mi sono posto il problema se sia corretto restaurare un vecchio computer. Ho pensato che ci sono varie categorie di oggetti, che condizionano il tipo di restauro da applicare: in alcuni casi è bello vedere i segni del tempo, altre volte è ovvio e scontato ripristinare le condizioni originali, come nelle auto d’epoca. Nessuno andrebbe orgoglioso di una vecchia Porsche con la carrozzeria arrugginita, le cromature scrostate e i sedili rovinati.

Il trattamento è definitivo?
Aggiornamento di febbraio 2014. E’ passato qualche anno e a quanto pare la risposta è “no”. Anche tenuti al buio o inscatolati, i pezzi tornano a ingiallire. Fate riferimento a questo articolo del blog di Tezza (uno dei primi a sperimentare il Retr0Bright).
:wink:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda berlusk » ven nov 04, 2016 8:39 am

un serbatoio non è un parafango,in quest ultimi,l ingiallimento è superficiale,mentre nel serbatoio è impregnato,tra benzina e sole,se ci fate caso il serbatoio,anche se non si nota trasuda (con gli adesivi si nota),inoltre sul serbatoio il risultato non è garantito,perchè la miscela,la metti sempre,esistono i vari kit,tipo la tankerite gum,è un liquido che và messo dentro il serbatoio,praticamente diventa una pellicola interna,ma non è eterna,consente di verniciare il serbatoio,ma non è molto bello esteticamente,se sommiamo che questi trattamenti hanno un costo,a questo punto ne prendo uno nuovo intonso della clarke o ims,con circa 270 euro lo compri ed è nuovo,altrimenti lo lasci così com è e gli metti l adesivo :)
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » ven nov 04, 2016 9:30 pm

berlusk ha scritto:un serbatoio non è un parafango,in quest ultimi,l ingiallimento è superficiale,mentre nel serbatoio è impregnato,tra benzina e sole,se ci fate caso il serbatoio,anche se non si nota trasuda (con gli adesivi si nota),inoltre sul serbatoio il risultato non è garantito,perchè la miscela,la metti sempre,esistono i vari kit,tipo la tankerite gum,è un liquido che và messo dentro il serbatoio,praticamente diventa una pellicola interna,ma non è eterna,consente di verniciare il serbatoio,ma non è molto bello esteticamente,se sommiamo che questi trattamenti hanno un costo,a questo punto ne prendo uno nuovo intonso della clarke o ims,con circa 270 euro lo compri ed è nuovo,altrimenti lo lasci così com è e gli metti l adesivo :)


Si infatti alla fine lo lascerò cosi! o come dici tu gli metto su un paio di adesivi bianchi per coprire il giallo!!
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » lun dic 05, 2016 4:47 pm

Immagine

I lavori procedono!! :D :e022: :e00f:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda Albee253 » lun dic 05, 2016 11:00 pm

E sta venendo bene direi... :e00e:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda riki89 » mar dic 06, 2016 9:17 am

Bel lavoro! :wink:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda gmarcogh » sab gen 14, 2017 12:38 pm

iron_rizzo ha scritto:Immagine

I lavori procedono!! :D :e022: :e00f:


:e410:
Abbiamo un amico in comune!
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda Andri4 » lun gen 16, 2017 12:29 pm

Come dice Shorty...confermo che Franco Picco può salvarti la vita ;) Può avere l'inaspettato pezzo che cerchi ed è una gran persona nel consigliarti ed aiutarti.
Motore rotto.....bhe prima apri e capisci ciò che ti serve.....i materiali di consumo (biella pistone cuscinetti ecc ecc) si trovano tutti..... i cilindri si riparano... Insomma non dovresti aver di che spaventarti nell inoltrarti nel restauro :)
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » ven gen 20, 2017 4:36 pm

gmarcogh ha scritto:
iron_rizzo ha scritto:Immagine

I lavori procedono!! :D :e022: :e00f:


:e410:
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A si vai pure tu li?? :e412: :e412:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » ven gen 20, 2017 4:38 pm

Andri4 ha scritto:Come dice Shorty...confermo che Franco Picco può salvarti la vita ;) Può avere l'inaspettato pezzo che cerchi ed è una gran persona nel consigliarti ed aiutarti.
Motore rotto.....bhe prima apri e capisci ciò che ti serve.....i materiali di consumo (biella pistone cuscinetti ecc ecc) si trovano tutti..... i cilindri si riparano... Insomma non dovresti aver di che spaventarti nell inoltrarti nel restauro :)


Si grazie Adri4 infati ho combinato con picco i pezzi mancanti!! :e011:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » ven gen 20, 2017 4:48 pm

Ora è cosi:
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Mi manca l espansione.. la sua era tutta storta.... Picco non cè l ha.. ora devo vedere se farla fare o farla arrivare dall America :roll:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda riki89 » ven gen 20, 2017 5:02 pm

gran risultato!!!
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda groig » dom gen 29, 2017 11:32 pm

che bella, complimenti!
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » mar gen 31, 2017 7:49 pm

Grazie ragazzi!! :D :e32a:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda naccio1979 » gio feb 02, 2017 3:25 pm

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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » mar feb 14, 2017 6:00 pm

naccio1979 ha scritto:http://www.pulpmx.com/stories/look-back-old-moto-mags/gps-classic-steel/gps-classic-steel-120-88-yz125



Grazie Naccio1979 non conoscevo l esistenza di questo sito! veramente interessante! :e00e:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda Braaap » sab feb 18, 2017 1:10 am

Bellissima complimenti!! Però toglimi una curiosità :mrgreen: gli avvitatori li hai messi apposta verso i calendari in quel modo di la verità :e412: :e412:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda iron_rizzo » mar feb 21, 2017 2:53 pm

Braaap ha scritto:Bellissima complimenti!! Però toglimi una curiosità :mrgreen: gli avvitatori li hai messi apposta verso i calendari in quel modo di la verità :e412: :e412:


ahahah :D :D che occhio!! :e411:
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Re: Yamaha yz 125 1988

Messaggio da leggereda gmarcogh » ven mag 05, 2017 1:43 am

Gli avvitatori appunto, e 3 /4 di quelle chiavi e attrezzature gliele ho date io..
In cambio mi tratta bene :D
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