Giovani speranze:Felice Compagnone

[Cruscone]

Vedo ieri un podio con il sempre verde felice....ma con tutto il rispetto ma possibile che uno che ha passato ormai qualche primavera sia ancora lì?
E lui che ha bevuto la pozione di gargamella o il livello basso?

Come mai felice non è mai arrivato dove meritava nonostante la manetta?

[ciopa]

vedo sicuramente meglio lui della tua padronanza con la grammatica crusca....

ma cos' erano i 125?......figa la moto propedeutica per i ragazzini....

[Dobermann]

Ma come mai si parla sempre delle solite cose?
Ma poi, che categoria è? con chi correva? cos'ha vinto?

Con tutto il rispetto per Felice, ma se continuiamo a parlare di ste cose nn so come si possa anche andare avanti, io nn credo che sia più forte dei giovanissimi che fanno l'europeo...

E poi, xkè nn parliamo di CAnella, Peverieri, ecc....su dai...

[Cruscone]

Non si può parlare di quello che non c'è....

[Dobermann]

Non si può parlare di quello che non c'è....

Si chiaro Cruscone, ma parlare di un livello, come dire, non basso, ma che cmq si ferma ai piloti che sono....questi non fanno nemmeno l'europeo per dire, sicuramente nn sfigurerebbero, ma sono sempre a casa loro e se noi le classifiche ti rispondi da solo....
Ah, considera poi che Compagnone nn è il primo pirla che corre in moto, ormai è una vita che corre e ha tanta esperienza...

[Husqvarna94]

E ho capito però come è possibile che uno come Pezzuto, che avrà 22-23 anni e che arriva tra i primi cinque dell'italiano ÉLITE mx2 le prenda di brutto da Compagnone??? Idem lo scorso anno Mercandino perse contro Felice,'e lo stesso vale per altro giovani che arrivano dietro di parecchio

[super duke]

Personalmente penso che i piloti nati negli anni ottanta hanno imparato il sacrificio, quello vero....forse è per questo che riescono a vincere nonostante l'età....un ragazzo di 20 anni cade subito in tentazioni e riesce facilemente a distrarsi, bastano un cappellino, degli occhiali specchiati e FB

[federico1979]

Personalmente penso che i piloti nati negli anni ottanta hanno imparato il sacrificio, quello vero....forse è per questo che riescono a vincere nonostante l'età....un ragazzo di 20 anni cade subito in tentazioni e riesce facilemente a distrarsi, bastano un cappellino, degli occhiali specchiati e FB

D'accordo con te!!!!!

[rudy460]

L'esperienza nel motocross è il 50% se non di più addirittura, puoi essere forte e veloce quanto vuoi, ma se poi non parti bene, fai troppe sbavature ,cadute, ti fai prendere dalla tensione e sopratutto non sfrutti al massimo il tuo fisico e la tecnica ciaooooo!!!
E poi son convinto anch'io che chi ha imparato negli anni 80-90 ha una magia in più

[rikymk]

L'esperienza nel motocross è il 50% se non di più addirittura, puoi essere forte e veloce quanto vuoi, ma se poi non parti bene, fai troppe sbavature ,cadute, ti fai prendere dalla tensione e sopratutto non sfrutti al massimo il tuo fisico e la tecnica ciaooooo!!!
E poi son convinto anch'io che chi ha imparato negli anni 80-90 ha una magia in più

Si...quella di tornare indietro di categoria invece che andare avanti...bella magia....

[rudy460]

[mariocross]

Ne parlai già diverso tempo fa. Felice Compagnone è ed è stato un pilota di enorme talento al quale però nessuno (almeno visto da fuori) ha mai dato una vera possibilità di competere nel mondiale.
Ma la riflessione non dovrebbe fermarsi alla nota di natura personale del pilota.

Lui come altri piloti ha avuto in più la fortuna di nascere (sportivamente parlando) in un momento unico della storia del nostro motocross.

Cioè l’epoca post Puzar e pre Tony, gli anni 90. Dove vuoi proprio per l’effetto di cioè che era successo negli anni 80 con il culmine con il grande Puzar, nel settore c’era una grande spinta e convinzione tale da far nascere una serie di grandi piloti che hanno portato molto in alto il livello nazionale.
Parlo di gente come lo stesso Puzar, e poi Chiodi, Bartolini A., Bartolini Max, Federici, Camerlengo, Cherubini, Girolami, Traversini, Dini, Bricca, Pretto, Ravaglia, Zanni, Lazzarini, Faimbinda, Caprioli, Belometti….e non so quanti ne dimentico.

Tutta gente che lottava nell'europeo prima e nel mondiale poi.

Insomma questi piloti hanno involontariamente fatto gruppo nel quale in confronto anche a livello nazionale era a livelli enormi. Ma del resto si sa, per andare forti bisogna stare con i più forti e all’epoca il meglio era in Italia. Come nel ciclismo questi ragazzi si tiravano al volata verso il top del nostro sport.
Un livello tale che oggi alcuni di questi piloti sono sempre li tra i primi, sono scesi dai 2t per salire sulle 4t, hanno cambiato i regolamenti, sono cambiate le piste e gli avversari ma questi piloti sono sempre li.
La cosa che deve far riflettere non è tanto il fatto personale di Felice, ma come in realtà non si è stati in grado di mantenere tale livello, come non si siano trovati giovani in grado di inserirsi nella scia ed essere tirati fino a livelli superiori.

O meglio ne abbiamo trovati solo tre: Tony, David e Davide……

Insomma.....come cavolo si è potuto dissolvere una capitale di esperienza e livello sportivo così importante?

[super duke]

La risposta potrebbe essere data dal fatto che l'italia vive una realta economico/finanziaria disastrosa e nessuno più è disposto ad investire o più cinicamente parlando, perchè il senso del reale sacrifico diminuisce sempre più.
Fatto è che il sacrifico di questi tempi non è pagato perchè soldi non ce ne sono...

[mariocross]

Beh in realtà la generazione di piloti degli anni 90 ha vissuto problemi analoghi. In quell'epoca eravamo in piena prima guerra del golfo e nel decennio di mani pulite che fece saltare molti meccanismi economici.
Io stesso presi la mia prima moto da cross nell'estate del 93, una ex Federici e quando la presi il negoziante pensava stessi scherzando....e nel parlare mi fece notare che in 7 mesi era la prima moto che rivendeva....tutto era fermo.

Certo il dato economico è importante, ma credo più perchè prima per poter tentare la strada del mondiale, anche per i team i valori di investimento erano molto più contenuti. Le strutture per quanto valide si muovevano ancora in stile anni 80, quindi con furgoni, camper e poco più.
Con due o tre moto facevi una stagione e forse alla fine tra entrate ed uscite alla fine ci si stava dentro bene.

A questo però credo ci si sommi, l'incapacità della federazione di fare sistema e quindi di fruttare al meglio i propri campioni per creare un substrato di giovani in grado di essere seguiti e portati al livello.
Negli anni 90, con Maddii ed il team italia qualcosa di valido si era fatto e risultati erano evidenti. Poi però non hanno dato continuità, a questo sommiamoci il drastico cambiamento di regole e campionati (mondiali soprattutto) e tutto si è sgretolato.

[RaspaMaxBart]

Beh in realtà la generazione di piloti degli anni 90 ha vissuto problemi analoghi. In quell'epoca eravamo in piena prima guerra del golfo e nel decennio di mani pulite che fece saltare molti meccanismi economici.
Io stesso presi la mia prima moto da cross nell'estate del 93, una ex Federici e quando la presi il negoziante pensava stessi scherzando....e nel parlare mi fece notare che in 7 mesi era la prima moto che rivendeva....tutto era fermo.

Certo il dato economico è importante, ma credo più perchè prima per poter tentare la strada del mondiale, anche per i team i valori di investimento erano molto più contenuti. Le strutture per quanto valide si muovevano ancora in stile anni 80, quindi con furgoni, camper e poco più.
Con due o tre moto facevi una stagione e forse alla fine tra entrate ed uscite alla fine ci si stava dentro bene.

A questo però credo ci si sommi, l'incapacità della federazione di fare sistema e quindi di fruttare al meglio i propri campioni per creare un substrato di giovani in grado di essere seguiti e portati al livello.
Negli anni 90, con Maddii ed il team italia qualcosa di valido si era fatto e risultati erano evidenti. Poi però non hanno dato continuità, a questo sommiamoci il drastico cambiamento di regole e campionati (mondiali soprattutto) e tutto si è sgretolato.

E sopratutto che,adesso,non c'è più la possibilità di farlo diventare un lavoro,e di questo sono colpevoli giuseppe luongo e la federazione,poi è vero che i soldi adesso mancano di più,ma se i Team devono pagare luongo e poi pagare un pilota di livello mi dite chi paga per far venire sù un giovane????E poi spiegatemi dov'è l'obbiettivo di sacrifici e spese se non frega niente a nessuno del risultato,tanto,anche se vinci un Italiano,se vuoi correre nell'europeo o nel mondiale devi pagare,poi anche se prendi un minuto a giro nn frega niente a nessuno ,hai già pagato e ciò basta!!!!!Felice nn ha colpa se nessuno lo batte,da che mondo è mondo vince chi và più forte il giorno della gara e,sopratutto,chi vede la bandiera a scacchi.
Ah,PS:Chiodi ha fatto 4°agli assoluti d'Italia di due anni fà.......a 40 anni!!!!E questo la dice lunghissima sul livello sia mondiale che italiano.........

[Rakuen]

E ho capito però come è possibile che uno come Pezzuto, che avrà 22-23 anni e che arriva tra i primi cinque dell'italiano ÉLITE mx2 le prenda di brutto da Compagnone??? Idem lo scorso anno Mercandino perse contro Felice,'e lo stesso vale per altro giovani che arrivano dietro di parecchio

Stesso pensiero.