Cruscone ha scritto:Si ma che senso ha correre in culo ai lupi quando sai benissimo che potrebbe piovere?
E come andare a venezia e meravigliarsi se c'è umidità...
Il nostro è uno sport dove purtroppo il meteo ha un ruolo fondamentale...ha senso organizzare container e far correre solo chi riesce economicamente (20 partenti) perchè in indonesia la honda vende 3 milioni di sh?
Per me no...
io non lo so per certo.. ma penso che più o meno funzioni così..
luongo ha un'azienda.. che deve fare utile.. a fine anno incontra gli sponsor e i team (quindi chi caccia la grana, emittenti tv, honda, yama, ktm, ufo, axo, motul, pirelli, red bull, monster, birra moretti, pannolini pampers, rotoloni regina ecc.. chiunque abbia scelto il motocross per promuovere il proprio marchio) e si parla di milioni di euro penso.. quindi un enormità rispetto a quello che può contare lo stipendio di un pilota o il trasferimento di un container con le moto o gli stipendi di qualche meccanico, che quindi contano niente..
Questi sponsor e case costruttrici cosa vogliono? .. vogliono che vinca il migliore? vogliono che si giri su piste perfette? tecniche? ecc.. NO. vogliono un immagine professionale in tv, e che i loro marchi facciano il giro del mondo per aumentare il prestigio e che si pubblicizzino il più possibile.
da quì le varie tappe in quatar, thai, indonesia, brasile, piste molte volte fatte sul momento, dentro parchi divertimenti o fiere si paese (come in svizzera anno scorso), da quì la doppia pit lane.. da quì la griglia di partenza, da quì l'iscrizione costosissima a tutto il campionato prima di iniziarlo che ti da diritto a correre sempre, da quì il limite di età a 23 anni ecc. ecc.. (evidentemente vedere un pilota di 30 anni guidare un mx2 non è abbastanza "professionale", o vedere un top rider non qualificato a una gara non è "professionale") è sport questo? no.
tutte queste cose che ho elencato secondo loro aumentano "la professionalità" del mondiale motocross.. e fanno tanto piacere agli sponsor e li attirano.. ma ormai di sport c'è poco niente.. questo è un circus, un teatrino itinerante.. ma ormai è così in tutti gli sport..